sabato, Febbraio 8, 2025

“Materia viva”, dare nuova vita alla vecchia tecnologia

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PRESENTATO A ROMA IL DOCUFILM “MATERIA VIVA” CHE VUOLE SENSIBILIZZARE I CITTADINI ALLA CORRETTA GESTIONE DI RAEE. TRA I PROTAGONISTI LA STAR AMERICANA SUSAN SARANDON. A BREVE SULLA RAI

Uomo, ambiente e tecnologia sono tre aspetti strettamente collegati, dove uno influenza l’altro. E mai questo è stato così chiaro come nel docufilm “Materia viva, presentato oggi al Teatro Ambra Jovinelli di Roma.

In una maniera semplice e diretta il documentario svolge l’importante compito di raccontare il nostro rapporto con i dispositivi elettrici ed elettronici al momento in cui questi giungono a fine vita. Vuole quindi sensibilizzare sulla corretta gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e sul loro ruolo strategico per l’economia circolare.

In questo ambito, infatti, spesso il concetto di riciclo è sottovalutato o, addirittura, non conosciuto. Lo dimostra una ricerca compiuta da Ipsos. Da qui emerge che un italiano su due ancora non conosce il significato della sigla RAEE. In più due su tre non sanno come conferire correttamente i propri rifiuti elettrici ed elettronici. Per esempio il 55% dei cittadini non conosce il ritiro uno contro zero da parte dei negozi. E solo il 36% si avvale dei servizi di ritiro previsti dalla legge.

«Questi dati rendono evidente che c’è un gap informativo da colmare al più presto – ha dichiarato Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE, che ha prodotto, insieme con Libero Produzioni, la pellicola -. Con questo docufilm e, più in generale, con l’intero programma di comunicazione “DireFareRAEE”, vogliamo cercare di spiegare ai cittadini, specialmente ai più giovani, l’importanza di cambiare i comportamenti quotidiani per rendere concreta quella transizione ecologica di cui il nostro Pianeta ha urgentemente bisogno».

Star unite per un futuro più sostenibile

A guidare lo spettatore alla scoperta delle buone pratiche del riciclo dei RAEE e dei piccoli gesti da compiere per costruire concretamente un futuro più sostenibile non sono solo le voci di esperti ma anche personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, sia nazionale sia internazionale. Star come Susan Sarandon e Shailene Woodley, insieme con Carlo Conti e Sonia Peronaci, hanno contribuito al progetto. L’idea condivisa è che la sostenibilità e la tutela ambientale debbano essere al centro non solo delle scelte politiche, ma anche di comportamenti e scelte quotidiane di ognuno di noi.

Bisogna avere sempre maggiore consapevolezza delle proprie azioni, come sostengono le stelle dello sport Alessandro Del Piero e Federica Pellegrini, la giornalista Francesca Fialdini e il rapper Tormento. Occorre poi fare i conti con i RAEE “dimenticati” nei cassetti, come mostrano la cantante Irene Grandi, gli attori Francesco Arca e Tamara Donà, e il content creator Marcello Ascani. Il rapporto con la tecnologia invade l’intera esistenza, compreso il mondo dell’arte, come evidenziano Vittorio Sgarbi e l’artista Jago.

L’importanza di riciclare i RAEE, parlano gli esperti

Ad accompagnare queste riflessioni anche i pareri di tanti esperti di diversi settori. Insieme sostengono perché il riciclo dei RAEE rappresenti non solo una necessità urgente, ma anche un vantaggio strategico e un’opportunità per l’economia. Sono infatti molti i materiali che si possono recuperare dal riciclo di RAEE, come spiegano la fisica climatologa Serena Giacomin e il partner di The European House-Ambrosetti Lorenzo Tavazzi.

«I prodotti elettrici ed elettronici che utilizziamo quotidianamente hanno prestazioni avanzatissime. Queste sono rese possibili dall’impiego di Materie Prime Critiche – conferma Danilo Bonato, membro del Comitato Materie Prime Critiche UE-. Se pensiamo che sia importante ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materiali critici da Paesi extraeuropei, rendendo più sicuro, sostenibile e competitivo il loro approvvigionamento, allora non ci resta che migliorare i tassi di raccolta dei RAEE e investire sul riciclo».

Il primo passo, sostengono gli esperti ambientali Emilio Cozzi e Mattia Teruzzi, è quello quindi di trasformare la nostra mentalità da una prospettiva “estraggo – produco – consumo – butto” a una “produco – uso – se posso riutilizzo altrimenti riciclo”.

«Nei prossimi cinquant’anni, se non cambia qualcosa – avverte l’attivista e giornalista Marica Di Pierriavremo bisogno di tre pianeti per soddisfare la nostra domanda di materie prime».

Materia viva: gestione RAEE e sicurezza ambientale

Infine, un altro aspetto importante riguarda la sicurezza ambientale. Secondo Francesco De Tommasi, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica al tribunale di Milano nella direzione distrettuale antimafia (DDA), imparare a gestire correttamente questo tipo di rifiuti permette di contrastare l’intercettazione dei RAEE da parte di soggetti non autorizzati che agiscono per mero profitto senza riguardo per l’ambiente.

Volti di “Materia viva” sono anche Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE, Alessandro Danesi, direttore commerciale della società specializzata nel trattamento di RAEE Seval Group, e l’astrofisico Luca Perri. Quest’ultimo sottolinea come «non bisogna essere catastrofisti, però bisogna sapere che siamo in debito con il nostro Pianeta».

“Materia viva”, prima in RAI poi in tutte le scuole

Il docufilm “Materia viva” è scritto da Andrea Frassoni e Marco Falorni. Insieme ne hanno curato la regia insieme a Stefania Vialetto. La pellicola ha ottenuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del ministero della Cultura.

Sarà trasmesso su RAI e disponibile sulla piattaforma RAIPlay. In seguito alla messa in onda, sarà a disposizione per tutti gli istituti scolastici italiani. Si cercherà così di coinvolgere anche le giovani generazioni su questa importante tematica.

«Abbiamo deciso di scegliere RAI, prima azienda culturale italiana, come partner editoriale. È infatti il modo più efficace per comunicare a una grande platea argomenti come il riciclo e la tutela dell’ambiente. Questi sono temi molto importanti per il presente e il futuro di tutti – ha dichiarato l’autore e regista Andrea Frassoni -. Grazie alla collaborazione con Erion WEEE abbiamo potuto esplorare tematiche fondamentali. Abbiamo così diffuso una reale cultura della sostenibilità che ci porti verso un’economia sempre più circolare».

Numero verde ONA

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