LA BASILICA DI AQUILEIA, NELL’OMONIMA CITTADINA IN PROVINCIA DI UDINE, IN FRIULI VENEZIA GIULIA, GIOIELLO DELLA STORIA PALEOCRISTIANA È SITO UNESCO DAL 1998. EDIFICATA POCO DOPO L’EDITTO DI COSTANTINO DEL 313 D.C., QUESTA BASILICA NON È SOLO UN MONUMENTO DI STRAORDINARIA BELLEZZA ARTISTICA E VALORE SPIRITUALE, MA ANCHE UN SIMBOLO DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA. DOPO DUE ANNI DI RICERCHE E INTERVENTI, GRAZIE AL PROGETTO “BASILICA DI AQUILEIA PER TUTTI”, QUESTO LUOGO SACRO DIVENTA UN MODELLO DI INCLUSIVITÀ E ACCESSIBILITÀ IN EUROPA, RENDENDOSI FRUIBILE A TUTTI, COMPRESI VISITATORI CON DISABILITÀ SENSORIALI, MOTORIE E COGNITIVE
La Basilica di Aquileia: emblema di storia e arte paleocristiana
La città di Aquileia, in Friuli Venezia Giulia nella provincia di Udine, è uno dei luoghi più ricchi di storia e spiritualità dell’Italia settentrionale. Fondata dai Romani nel 181 a.C., la città fu un centro di commercio strategico per l’Impero Romano e un punto cruciale per la diffusione del cristianesimo.
La sua posizione ne fece un crocevia di culture e influenze, e l’importanza religiosa crebbe al punto che, con il tempo, divenne sede di un patriarcato. Oggi, Aquileia conserva testimonianze straordinarie di questo passato, inclusa una vasta area archeologica che ospita resti del foro romano, le necropoli, e un antico porto fluviale.
Tuttavia, è la Basilica Patriarcale il cuore della città, un monumento eccezionale che rappresenta uno dei simboli più eloquenti della fede paleocristiana.
Edificata poco dopo l’Editto di Costantino del 313 d.C., che garantì libertà di culto ai cristiani, la Basilica di Aquileia venne costruita per celebrare e affermare il culto cristiano. Questo luogo, dichiarato sito UNESCO nel 1998, è oggi non solo un monumento di grande valore storico, ma un esempio di architettura e arte paleocristiana che ha resistito al tempo.
Arte e bellezza: il mosaico paleocristiano
Uno degli elementi più celebri della Basilica è la sua straordinaria pavimentazione paleocristiana, che si estende per oltre 760 metri quadrati. Questa superficie decorata rappresenta uno dei più grandi e complessi esempi di arte musiva (a mosaico) dell’epoca e ha pochi confronti in Europa.
Le raffigurazioni rappresentano scene bibliche e simboliche, con animali, piante e figure che rimandano alla vita spirituale e ai profondi significati del cristianesimo. Tra le immagini più note si trovano pesci, pavoni, agnelli e delfini, tutti simboli di rinascita e fede. La maestria tecnica e la profondità dei temi religiosi espressi in queste opere fanno di questa pavimentazione un patrimonio artistico e spirituale di valore inestimabile.
Curiosità e simbolismo della Basilica
Oltre al suo incomparabile valore artistico, la Basilica di Aquileia è un luogo intriso di simboli religiosi, storie misteriose e leggende che ne accentuano il fascino spirituale. Questo monumento, fondato alle origini del cristianesimo, rappresenta un autentico simbolo di fede, testimone di secoli di storia, preghiera e devozione.
Sin dalla sua costruzione, l’edificio ha affrontato distruzioni e rinascite, specialmente durante le invasioni barbariche, ma le comunità lo hanno sempre ricostruito e restaurato, preservandone il valore spirituale e culturale.
Le leggende legate alla Basilica narrano che i primi cristiani frequentarono questo luogo, utilizzandolo come rifugio segreto per pregare durante le persecuzioni. Un altro dettaglio che rende unica la Basilica è il Nodo di Salomone, un motivo decorativo dal profondo valore simbolico che rappresenta l’intreccio tra il divino e l’umano, un’immagine che evoca il concetto di eternità e continuità della fede.
Questo disegno è stato riprodotto anche su un pannello tiflodidattico donato dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna, una realizzazione speciale che permette ai visitatori non vedenti di esplorare tattilmente la stratificazione e i dettagli dell’originale decorazione musiva.
Grazie a questo pannello, i visitatori non vedenti possono percepire i rilievi e le forme del Nodo di Salomone, un’opportunità che va oltre l’osservazione visiva e offre una connessione sensoriale profonda con il patrimonio artistico della Basilica.
Ma approfondiamo la questione.
Un modello di inclusività
Questo edificio di culto è diventato uno dei quaranta siti culturali italiani inclusivi per persone con disabilità intellettiva e uno dei pochi a garantire un accesso completo a tutti i tipi di disabilità. Nello specifico, il progetto “Basilica di Aquileia per tutti”, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, è nato con l’intento di rendere questo luogo storico accessibile anche alle persone affette da disabilità sensoriali, motorie e cognitive, ampliando l’esperienza di visita.
Pannelli tattili, sedie a rotelle e video guide in lingua dei segni italiana (LIS), che saranno disponibili entro la fine del 2024, permettono a tutti di immergersi nelle meraviglie storiche e artistiche della Basilica. Inoltre, le video guide sottotitolate per non udenti e audiodescritte per non vedenti ampliano ulteriormente l’accessibilità.
Andrea Bellavite, direttore della Fondazione per la Conservazione della Basilica, ha dichiarato che l’iniziativa è nata per “dare a chiunque la possibilità di apprezzare il patrimonio straordinario della Basilica, senza barriere”.
Questo obiettivo ha coinvolto numerosi interventi. Sono state infatti rimosse le barriere architettoniche che impedivano l’accesso a varie aree della Basilica, ad eccezione della Cripta e del Battistero. Inoltre, per facilitare la visita a chi ne ha bisogno, sono state messe a disposizione sedie a rotelle.
Percorsi audio e video per persone con disabilità uditiva
Oltre al pannello tiflodidattico del “Nodo di Salomone”, gli esperti hanno creato un modellino tridimensionale tattile della Basilica in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, che consente ai visitatori di esplorare l’architettura dell’edificio attraverso il tatto.
Per migliorare l’esperienza visiva delle opere musive, gli esperti hanno trasposto i mosaici in disegni a rilievo utilizzando la tecnica PIAF (Picture in a Flash). Questa metodologia sintetizza le immagini originali, offrendo una rappresentazione chiara e accessibile anche a chi non può vedere. E non finisce qui.
Un’altra area del progetto ha riguardato l’accessibilità per persone con disabilità uditiva. Grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, sono state create delle video guide in Lingua dei Segni Italiana (LIS), complete di sottotitoli e descrizioni audio per non vedenti.
Disponibili entro la fine del 2024, le guide permetteranno una visita approfondita e coinvolgente anche a chi non può sentire le spiegazioni tradizionali. I visitatori possono accedere a questi contenuti digitali tramite QR code disseminati nella Basilica o scaricando un’app dedicata, progettata per essere completamente accessibile.
Guide inclusive per persone con disabilità cognitive
Una delle componenti più innovative del progetto è la realizzazione di guide destinate alle persone con disabilità cognitive, create in collaborazione con Il Museo per tutti – L’Abilità Onlus.
Queste, disponibili sia in formato cartaceo sia digitale, sono pensate per offrire una preparazione alla visita in linguaggi facilitati, come la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) e l’Easy Reading. Grazie a questi formati, i visitatori con disabilità cognitive potranno comprendere le storie e i simboli rappresentati nei mosaici paleocristiani.
Aquileia: un luogo di storia, arte e cultura
Aquileia non è solo un sito archeologico e religioso, ma anche una cittadina ricca di cultura e storia, con un passato che ha visto il susseguirsi di popoli e tradizioni. Oltre alla Basilica, l’area ospita numerose attrazioni, come il Museo Archeologico Nazionale, dove sono conservati reperti romani e paleocristiani di straordinaria bellezza.
Le rovine del foro romano e dell’antico porto fluviale testimoniano l’importanza storica di questa città, che in epoca romana era un crocevia di culture e commercio. La città stessa è immersa in un contesto naturale di grande fascino, tra le acque della laguna di Grado e le verdi pianure friulane: una meta ideale per chi cerca un’esperienza che unisca cultura e natura.