DAL 24 OTTOBRE AL 10 NOVEMBRE 2024, IL ROSETO DI ROMA CAPITALE RIAPRE LE SUE PORTE, ACCOGLIENDO I VISITATORI PER L’ATTESA FIORITURA AUTUNNALE. SITUATO NELL’AVENTINO, UNO DEGLI ANGOLI PIÙ SUGGESTIVI DELLA CITTÀ ETERNA, IL GIARDINO CELEBRA IL FASCINO SENZA TEMPO DELLE ROSE, TRASFORMANDOSI IN UN TRIPUDIO DI COLORI E PROFUMI CHE PERMEANO L’ARIA. I CANCELLI RESTERANNO APERTI GRATUITAMENTE OGNI GIORNO, DALLE 8 ALLE 17, INCLUSI I FESTIVI, PER CONSENTIRE A CITTADINI E TURISTI DI PASSEGGIARE TRA LE SPLENDIDE AIUOLE E IMMERGERSI IN UN’ATMOSFERA DI BELLEZZA E SERENITÀ
La storia del Roseto di Roma: dall’Antica “aiola” ai nostri giorni
Il Roseto di Roma custodisce una storia antica e affascinante. Situato sulle pendici dell’Aventino, si affaccia sul Circo Massimo e regala una vista suggestiva che abbraccia il Palatino e il cuore storico della città. Questo terreno, originariamente utilizzato come orto, fu trasformato in roseto ufficiale nel 1931, per iniziativa del Governatorato di Roma, presieduto da Francesco Boncompagni Ludovisi. Utile precisare che il Governatorato, istituito durante il regime fascista, amministrava la capitale come ente autonomo sotto il controllo del governo di Benito Mussolini.
Nel 1950, la posizione del roseto fu spostata definitivamente sul versante dell’Aventino, dove si trova ancora oggi.
A curare il progetto e la disposizione dei cespugli, l’architetto paesaggista Raffaele De Vico, che con maestria e sensibilità artistica disegnò le aiuole, dando vita a uno spazio verde dall’atmosfera unica e romantica, perfetto per celebrare il fascino eterno delle rose e il panorama incantevole dell’Urbe. Ma vediamo quali specie si trovano in questo meraviglioso giardino.
Una collezione unica di rose da tutto il mondo
Il Roseto di Roma ospita circa 1.200 varietà di rose, che provengono da ogni angolo del mondo, distribuite su un’estensione di 10mila metri quadrati. Questa collezione, tra le più prestigiose in Europa, racchiude tanto le varietà antiche quanto quelle moderne, ciascuna con peculiarità straordinarie.
Tra le varietà storiche spiccano le rose galliche, damascene e centifolie, celebri per la fragranza intensa e la stratificazione sontuosa dei petali, che evocano un’eleganza senza tempo. Le varietà moderne, invece, comprendono le famose rose inglesi di David Austin, rinomate per il fascino classico e la notevole resistenza alle malattie, e le rose ibride di tè, simboli di grazia e raffinatezza.
Quelle antiche, sviluppate e selezionate nei secoli scorsi, si contraddistinguono per profumi inebrianti e fioriture delicate; le varietà moderne, frutto di ibridazioni più recenti, eccellono per robustezza e longevità.
Le varietà asiatiche, portano con sé un’aura di eleganza esotica, mentre quelle americane, dai colori vibranti, incarnano la modernità e la vitalità. Nella collezione si possono ammirare persino rari esemplari verdi e blu, frutto di complessi incroci botanici, che aggiungono un tocco di singolarità e mistero a questo giardino straordinario.
Un evento stagionale da non perdere
La fioritura autunnale è un appuntamento molto atteso dagli amanti della natura e della botanica. A differenza di quella primaverile, che esplode con colori vivaci, quella autunnale si distingue per tonalità più morbide e profumi intensi. Questo evento è un’occasione unica per osservare come la “regina dei fiori” si adatti al cambiamento stagionale, offrendo una bellezza delicata e malinconica. Durante i giorni di apertura, il giardino accoglie visitatori di tutte le età, appassionati e curiosi, in un’atmosfera magica e serena. Ma passiamo a qualche curiosità.
Curiosità e leggende sul Roseto
Oltre alla sua bellezza naturale, il Roseto di Roma è anche avvolto da numerose leggende e curiosità. Una delle narrazioni più affascinanti è legata alla disposizione delle aiuole, che riprenderebbe la forma di una menorah, il candelabro ebraico a sette braccia, in omaggio al cimitero ebraico che sorgeva sul sito prima dell’allestimento del giardino. Questo simbolo, ancora visibile dall’alto, è un richiamo alla storia del luogo e alla memoria delle comunità che lo abitarono.
Inoltre, si narra che ogni anno, al momento della fioritura, i petali delle rose esalino un profumo così intenso da poter essere avvertito anche oltre le mura del giardino, arrivando fino al vicino Giardino degli Aranci. Si dice che le varietà bianche e rosa siano state coltivate per onorare Flora, la dea romana dei fiori e che gli esemplari di color rosso siano stati scelti come simbolo di protezione, poiché si credeva che tenessero lontani gli spiriti maligni.
Consigli per i visitatori
Visitare il Roseto durante la fioritura autunnale è un’esperienza sensoriale unica. Per godere appieno della bellezza delle rose, si consiglia di passeggiare tra le aiuole nelle prime ore del mattino, quando i petali sono ancora freschi e bagnati dalla rugiada, oppure nel tardo pomeriggio, quando il sole basso intensifica i colori e i profumi. Gli appassionati di fotografia troveranno in ogni angolo del giardino uno scorcio suggestivo, ideale per catturare la bellezza delle rose in tutto il loro splendore.