venerdì, Maggio 23, 2025

Il “Giardino dei semplici”, a Firenze, cuore verde nella culla del Rinascimento

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NEL CUORE PULSANTE DI FIRENZE, IL “GIARIDNO DEI SEMPLICI”, ORTO BOTANICO TRA I PIÙ ANTICHI AL MONDO, OFFRE AI VISITATORI UN VIAGGIO AFFASCINANTE ATTRAVERSO SECOLI DI BOTANICA, BELLEZZA E CURIOSITÀ

Il “Giardino dei Semplici”, di Firenze, un tuffo nella storia

Fondato nel 1545 per volontà di Cosimo I de’ Medici, il Giardino dei Semplici nacque come spazio di studio per gli studenti di medicina, dell’Università degli Studi di Firenze, destinato alla coltivazione delle piante officinali, conosciute allora come “i semplici”.

Oggi, passeggiando tra i suoi viali, si respira ancora l’atmosfera antica, immersi tra oltre 5mila specie di piante rare, fiori colorati e alberi monumentali. Le grandi serre ottocentesche, custodi di orchidee, rose, azalee, agrumi e piante tropicali, rendono il giardino una vera oasi di biodiversità nel cuore urbano.

Il Giardino dei Semplici di Firenze non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere: un invito a rallentare, osservare, respirare e lasciarsi incantare da una natura che racconta secoli di storia e si rinnova ogni primavera. Un tesoro nascosto nel cuore pulsante del Rinascimento.

Gli alberi che raccontano il tempo al Giardino dei Semplici

Tra le meraviglie botaniche spiccano veri giganti verdi che hanno attraversato i secoli. Primo fra tutti, il tasso (Taxus baccata) piantato nel 1720 da Pier Antonio Micheli, allora direttore dell’Orto.

Seguono il maestoso cedro dell’Himalaya e la quercia da sughero del 1805, che, mai privata della sua corteccia, rappresenta un raro esempio di crescita naturale. Ogni albero racconta una storia, intrecciando botanica e memoria collettiva della città.

Tasso (Taxus baccata), è uno degli alberi più longevi dell’Orto dei semplici di Firenze, piantato nel 1720 da Pier Antonio Micheli, direttore dell’Orto Botanico di allora

Un laboratorio a cielo aperto per grandi e piccini

Non è solo la storia a rendere speciale il Giardino dei Semplici: oggi l’orto botanico offre percorsi sensoriali e didattici pensati per tutte le età. Dai laboratori olfattivi alle cacce al tesoro botaniche, passando per attività che raccontano il legame tra piante e alimentazione, il giardino si conferma come uno spazio educativo dinamico.

In primavera, con l’esplosione di fiori e colori, le attività si moltiplicano, coinvolgendo famiglie e scuole in esperienze immersive e appassionanti.

Una casa per uccelli rari e insetti utili

Il Giardino dei Semplici non è solo un paradiso per le piante, ma anche un rifugio per la fauna urbana. Qui nidificano merli, pettirossi, upupe e il raro picchio rosso maggiore, che trovano casa nelle cavità dei grandi alberi.

E tra i fiori, si muovono farfalle, api solitarie e insetti xilofagi come il maestoso scarabeo rinoceronte. Un angolo particolarmente suggestivo è il “bug hotel”, un’installazione naturale che ospita insetti impollinatori e parassitoidi, protagonisti silenziosi ma fondamentali della salute dell’ecosistema.

Acque vive e piccoli miracoli: il tritone crestato italiano

Nelle vasche della Montagnola, dedicate alle piante acquatiche autoctone, si può avvistare il tritone crestato italiano, una presenza rara e preziosa che testimonia l’attenzione dell’orto alla conservazione della biodiversità locale. Un piccolo miracolo naturale da osservare con stupore e rispetto, che rende ancora più unica la visita.

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