martedì, Febbraio 11, 2025

“Fur Free Europe”: Basta allevamenti e commercio di pellicce

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SI È CONCLUSA CON SUCCESSO E CON DUE MESI E MEZZO DI ANTICIPO L’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI (ICE) “FUR FREE EUROPE” PER LA MESSA AL BANDO DEGLI ALLEVAMENTI E DEL COMMERCIO DELLE PELLICCE IN UE

Stop agli allevamenti e al commercio delle pellicce nei Paesi dell’Unione Europea. Si è conclusa in anticipo e con successo la campagna di raccolta firme “Fur Free Europe”, lanciata il 18 maggio 2022.

L’obiettivo era quello di vincolare la Commissione Europea ad avviare un’iniziativa legislativa per mettere al bando gli allevamenti di animali per la produzione di pellicce. E per coerenza anche del commercio e dell’import di prodotti di pellicceria in tutta l’Unione.

L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Fur Free Europe” ha beneficiato del supporto di oltre ottanta ONG europee. «Una grande vittoria. Ma il nostro impegno non termina qui, perché adesso porteremo 1.701.892 firme dei cittadini europei al tavolo della Commissione Europea per ottenere subito un divieto all’allevamento e al commercio di pellicce», ha dichiarato Simone Pavesi, Responsabile LAV Area Moda Animal Free. Ora la commissione UE dovrebbe dare inizio all’iter per il formale divieto.

L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Fur Free Europe”

Per avere successo una ICE deve raggiungere un milione di firme validate entro un anno e superare in almeno sette Stati membri la soglia nazionale assegnata.

La soglia è stabilita dal valore ottenuto moltiplicando il numero di eurodeputati del singolo Stato membro per il numero complessivo di membri del Parlamento UE. 

Oggi, “Fur Free Europe” ha totalizzato 1.701.892 firme e ventuno Stati membri hanno superato la soglia nazionale. La chiusura della ICE è stata anticipata per l’impatto che potrebbe avere sulla revisione della legislazione dell’UE sul Benessere degli Animali in allevamento.

Ciò per allinearla alle più recenti conoscenze scientifiche. Numerosi sono stati gli studi condotti nei decenni di sfruttamento degli animali per la produzione di pellicce. Questi hanno dimostrato che gli animali non perdono le loro caratteristiche etologiche di animali selvatici.

Una proposta per migliorare il Benessere degli Animali in allevamento

Entro la fine del 2023, la Commissione UE pubblicherà una proposta per migliorare la legislazione dell’Unione sul Benessere degli Animali in allevamento.

Nella proposta della Commissione, grazie all’istanza della ICE “Fur Free Europe”, dovrebbe essere incluso un divieto all’allevamento di animali per la produzione di pellicce.

Ciò per l’impossibilità di soddisfare le più basilari esigenze etologiche di questi animali nei sistemi di allevamento. Inoltre, poiché le importazioni di prodotti animali dovrebbero seguire gli standard dell’UE, l’ICE chiede anche il divieto di immettere sul mercato europeo prodotti di pellicceria.  

La soddisfazione di LAV

Come per gli altri partner promotori della ICE “Fur Free Europe”, LAV non vuole esportare la crudeltà degli allevamenti di pellicce in Paesi terzi.

Mira, dunque, a porre fine all’industria della pelliccia nell’Unione Europea. «Sono stati dieci mesi molto intensi, con tante iniziative in Italia ma anche presso le istituzioni UE a Bruxelles e Strasburgo. Ringraziamo le migliaia di italiani che ci hanno sostenuto per tutto questo tempo, le ONG nostre partner in Italia: Essere Animali, Humane Society Europe/Italia, Animal Law Italia. Non possiamo non ricordare l’impegno di aziende che si sono esposte per un più marcato e diretto supporto a questa Iniziativa, da LUSH Italia a Save the Duck, sino ad Elisabetta Franchi (la prima casa di moda in Italia a dotarsi di una policy fur-free, già nel 2012, per una moda più sostenibile ed etica) anche in occasione della recente Milan Fashion Week» ha concluso Pavesi. 

Le dichiarazioni di Reineke Hameleers, CEO, Eurogroup for Animals 

«Non potrei essere più orgogliosa dei nostri sforzi congiunti. Questa Iniziativa dei Cittadini ha acquisito slancio fin dal primo giorno. Dimostra che i cittadini europei, rappresentati da tutte le organizzazioni coinvolte, stanno inviando un messaggio cristallino alla Commissione europea. È giunto il momento per un’Europa Senza Pellicce. L’allevamento di animali “da pelliccia” rappresenta un enorme punto cieco morale. Con la nuova legislazione sul Benessere degli Animali in arrivo, l’UE ha l’opportunità di porre fine a questa inutile sofferenza una volta per tutte», ha puntualizzato Reineke Hameleers, CEO Eurogroup for Animals. 

Numero verde ONA

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