ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI VILLA SAN GIOVANNI (RC) SI FA “ECOSCUOLA”: SONO STATI, INFATTI, INAUGURATI, NELL’AMBITO DEL FESTIVAL DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, L’ECOSCUOLABUS E IL GIARDINO DELLA BIODIVERSITÀ
Con “Facciamo ecoscuola – Transizione ecologica e Biodiversità” l’IpalbTur, l’istituto alberghiero di Villa San Giovanni (RC), si è riconfermato scuola all’avanguardia nel campo della sostenibilità.
L’evento è la continuazione di un percorso avviato insieme all’associazione “Save Your Globe” per diffondere gli obiettivi di Sviluppo sostenibile di Agenda 2030.
L’istituto diffonde anche gli obiettivi del Green Deal tramite numerose iniziative e progetti rivolti agli studenti e ai docenti. L’evento si è svolto il 10 ottobre 2022 nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile italiano promosso dall’ASviS e dai ministeri competenti.
Nel corso della manifestazione è stato inaugurato un Ecoscuolabus, il bus inclusivo ed ecologico personalizzato con i temi della sostenibilità e di Agenda 2030. È stato possibile ottenerlo grazie al concorso nazionale “Facciamo Ecoscuola”, finanziato dalla restituzione di oltre 103 milioni di euro da parte dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle. È stato inaugurato anche il “Giardino della Biodiversità e della Legalità”.
Facciamo Ecoscuola – Transizione ecologica e Biodiversità
Oltre all’inaugurazione dell’Ecoscuolabus, la giornata prevedeva anche la cerimonia di apertura del “Giardino della Biodiversità e della Legalità” con piante forestali e l’albero di Falcone.
Ciò nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” promosso dal ministero della Transizione ecologica e dai Carabinieri Forestali – Gruppo della Biodiversità. Tra le piante, sono degne di menzione il bergamotto di Reggio Calabria, l’ulivo bianco del Crisma e altre essenze mediterranee del Progetto Kèpos.
Al progetto hanno collaborato Tiny Forest Italia e l’associazione di volontariato delle Guardie Faunistiche Ambientali. Il Giardino della Biodiversità sarà in continua evoluzione e verrà incrementato nel tempo per diventare una Urban Tiny Forest realizzata secondo il metodo giapponese Miyawaki.
Si tratta di piccole foreste compatte ad alto livello di biodiversità e di contrasto all’inquinamento, elemento importante in un’area sensibile come una scuola.
Tiny Forest e la biodiversità
La Tiny Forest è ampia circa 100 mq ed è ricca di vegetazione che attirerà altra biodiversità vegetale e animale. Le piante forestali presenti, soprattutto fagacee come ad esempio l’Orniello, sono utili per la cattura delle polveri sottili e l’assorbimento degli inquinanti.
Sono altresì importanti per l’emissione di sostanze volatili balsamiche e utili alla salute, per la mitigazione delle ondate di calore e per l’assorbimento dell’anidride carbonica.
Questo aspetto è fondamentale oggi per la compensazione delle emissioni carboniche contro il cambiamento climatico. Si stima che il boschetto possa assorbire mediamente quasi 3 tonnellate di anidride carbonica l’anno per i primi cinque anni. Ciò sarà favorito dalle ulteriori piante che verranno poste a dimora in base alla gestione del “sistema suolo”, anch’esso importante per diminuire le quantità di anidride carbonica