UN MODELLO RIVOLUZIONARIO CHE SEMPLIFICA L’ACCESSO ALLE RINNOVABILI E RIDUCE I COSTI ENERGETICI. GRAZIE A UN APPROCCIO INNOVATIVO, QUESTO PROGETTO PUNTA A ELIMINARE LE BARRIERE BUROCRATICHE E AD AMPLIARE L’ACCESSO AI BENEFICI DELLE ENERGIE RINNOVABILI, COINVOLGENDO CITTADINI E IMPRESE IN UN SISTEMA PIÙ EFFICIENTE E INCLUSIVO
Le comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e perché sono importanti
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono associazioni di cittadini, imprese ed enti locali che collaborano per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. Questo permette di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, abbattere le emissioni di CO₂ e generare un risparmio economico.
A oggi, in Italia esistono oltre 1.200 comunità energetiche attive o in fase di progettazione, con un trend in costante crescita. Tuttavia, molte di queste iniziative devono affrontare ostacoli burocratici e limitazioni tecniche che ne rallentano la diffusione.
Il progetto della Grande Comunità Energetica Nazionale di Fotovoltaico Semplice
Per colmare questo divario nasce la Grande Comunità Energetica Nazionale di Fotovoltaico Semplice, ideata da Daniele Iudicone, CEO di IMC Holding, azienda leader nel settore del fotovoltaico.
Sarà presentata ufficialmente oggi, 10 marzo 2025, a Roma. Obiettivo? Creare un network nazionale che consenta di accedere ai benefici delle comunità energetiche in modo semplice e senza complicazioni burocratiche.
Uno dei punti di forza di questo progetto è la sua accessibilità universale: non è necessario possedere un impianto fotovoltaico per farne parte. Infatti, chiunque, previa verifica dei requisiti, può aderire e ottenere vantaggi economici grazie a un sistema di energia virtualmente condivisa. In altre parole, si supera il concetto tradizionale di comunità energetica locale per abbracciare un modello nazionale che ottimizza la gestione dell’energia su larga scala.
L’evento di presentazione, in programma alle ore 18:00 all’Hotel Sheraton Golf – Parco dei Medici a Roma, vedrà la partecipazione, oltre che di Daniele Iudicone, anche dell’avvocato Alfonso Bonafede, ex ministro della Giustizia, il quale illustrerà le implicazioni giuridiche e regolatorie di questa iniziativa. Ma cerchiamo di capire meglio.
Come funziona la comunità energetica e quali sono i vantaggi per cittadini e imprese
Alla base di questo progetto vi è la possibilità per chi possiede un impianto fotovoltaico di condividere con la comunità l’energia prodotta in eccesso. In questo modo, i produttori non solo ottimizzano il rendimento del loro impianto, ma ricevono anche incentivi economici per l’energia immessa nella rete.
Parallelamente, il sistema permette a chi non dispone di un impianto fotovoltaico di accedere all’energia rinnovabile generata dalla comunità, usufruendo di costi più contenuti rispetto alle tradizionali forniture energetiche.
Ciò che distingue questo modello dalle comunità energetiche locali è la gestione centralizzata della produzione e distribuzione, che consente di superare le limitazioni tecniche tipiche dei progetti su scala ridotta. Spesso, infatti, le iniziative territoriali incontrano difficoltà nel bilanciare domanda e offerta, rischiando di non sfruttare al meglio le risorse disponibili.
Grazie a una rete estesa a livello nazionale, invece, l’energia in eccesso può essere redistribuita in modo più efficiente, evitando sprechi e garantendo un flusso stabile per tutti i membri della comunità.
Attivo ufficialmente da gennaio 2025 e pienamente operativo dalla fine di febbraio dello stesso anno, il progetto offre già la possibilità agli interessati di registrarsi e iniziare a beneficiare di un sistema di approvvigionamento più sostenibile, conveniente e inclusivo.
Un risparmio tangibile: riduzione fino al 23% dei costi in bolletta
Uno degli aspetti più significativi della Grande Comunità Energetica Nazionale di Fotovoltaico Semplice è la possibilità di alleggerire sensibilmente il peso delle bollette. Le prime analisi indicano che l’adesione al progetto potrebbe tradursi in un taglio delle spese fino al 23%, un vantaggio concreto per famiglie e imprese, soprattutto in un periodo in cui il costo dell’energia elettrica continua a essere una variabile critica per il bilancio domestico e aziendale.
Questo risparmio è reso possibile da una gestione intelligente della produzione e del consumo, che consente di ridurre la dipendenza dall’acquisto di elettricità dalla rete nazionale, il cui prezzo può essere influenzato da fattori speculativi e oscillazioni di mercato. La capacità di sfruttare al massimo l’energia generata all’interno della comunità, senza dover ricorrere all’approvvigionamento esterno nelle fasce orarie più costose, permette di abbattere una quota significativa della spesa mensile per l’elettricità.
Un altro elemento determinante è l’accesso agli incentivi riservati alle comunità energetiche, che si traducono in vantaggi economici diretti per gli utenti. Il modello di condivisione dell’energia permette di redistribuire non solo i kilowatt prodotti in eccesso, ma anche i benefici economici derivanti dalla produzione sostenibile, garantendo un sistema equo e conveniente per tutti i partecipanti.
Verso un futuro più sostenibile e accessibile a tutti
L’iniziativa rappresenta una svolta significativa nel panorama delle energie rinnovabili in Italia. Eliminando le barriere burocratiche e rendendo più semplice la partecipazione, il progetto della Grande Comunità Energetica Nazionale di Fotovoltaico Semplice potrebbe accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e democratico.
«Con il lancio della Grande Comunità Energetica Nazionale di Fotovoltaico Semplice vogliamo rendere l’energia pulita più inclusiva e alla portata di tutti – ha dichiarato Daniele Iudicone -. Abbattiamo le complessità burocratiche tradizionali, permettendo a cittadini e aziende di partecipare facilmente a un sistema energetico sostenibile e traendo beneficio diretto dagli incentivi, accelerando così la transizione verso un futuro più verde».