AQP, ACQUEDOTTO PUGLIESE, COOPERA AL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO-FOGNARIO NELLA MUNICIPALITÀ COSTIERA DI KHAN YOUNIS, A GAZA, CON IL PROGETTO COOP4WATERRIGHTS
L’esperienza e le conoscenze tecniche di Acquedotto Pugliese sono a servizio della comunità, non solo nel Mezzogiorno d’Italia, ma anche nella Striscia di Gaza, in Medioriente.
Grazie a COOP4WaterRights, programma che vede il Comune di Bari capofila, si sta migliorando il servizio idrico-fognario nella Municipalità di Khan Younis.
Questa è la seconda area urbana più grande della zona con 268mila abitanti. Tra le diverse iniziative vi è la realizzazione di una condotta fognaria di 33 chilometri e delle relative connessioni domestiche. Esse connetteranno quattro tra i più popolosi distretti della Municipalità all’impianto di depurazione di Khan Younis.
COOP4WaterRights, un progetto sostenuto da AQP
AQP ha fornito il proprio supporto di verifica tecnica della progettazione. Ciò per superare l’inadeguatezza del sistema fognario della municipalità e per rendere tale sistema più efficiente. Attualmente, l’area urbana è caratterizzata da un forte , sia in superficie sia nella falda acquifera sotterranea.
Inquinamento causato principalmente dal fatto che solo il 55% della popolazione della città è allacciato al sistema di raccolta delle acque fognarie.
Il restante 45% della popolazione utilizza pozzi neri quasi sempre permeabili, con conseguente percolazione e grave inquinamento della falda acquifera sotterranea.
Questa rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento idrico della città. Il progetto COOP4WaterRights aumenterà l’area di copertura del sistema fognario urbano e proteggerà al contempo la falda. Si eviterà, in questo modo, di avere acque reflue in superficie e, di conseguenza, rischi di natura sanitaria.
Gaza, acqua non adatta al consumo umano
Il problema dell’acqua a Gaza non è certamente nuovo, ma oggi ha raggiunto un livello critico. La falda acquifera sotterranea, unica fonte d’approvvigionamento idrico dell’area, non solo si sta rapidamente esaurendo, ma sta vedendo gravemente compromessa anche la sua qualità.
Decenni di pompaggio eccessivo, infiltrazioni di acque nere, prodotti agrochimici e intrusione di acqua di mare, hanno portato la falda a uno stato quasi irrecuperabile.
Di conseguenza, circa il 97% dell’acqua disponibile nella Striscia è inadatta al consumo umano secondo i parametri di qualità stabiliti dall’OMS. L’accesso ad acqua sicura è di conseguenza estremamente limitato.
Evitare rischi sanitari
La scarsità e la cattiva qualità dell’acqua, combinata a un trattamento insufficiente dei reflui, ha conseguenze estremamente pericolose per la salute pubblica.
Secondo i dati OMS, contribuisce a causare almeno un quarto di tutte le malattie segnalate a Gaza. Grazie al progetto COOP4WaterRights, i rischi sanitari potranno ridursi.
L’area di copertura del sistema fognario urbano raggiungerà, infatti, il 75% della popolazione. Inoltre, l’impianto di depurazione già esistente lavorerà in modo più efficiente, ricevendo un adeguato apporto di acque reflue da trattare.