giovedì, Dicembre 12, 2024

“Venezia è favolosa”: un viaggio nella sostenibilità

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IL CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ RICHIEDE CONSAPEVOLEZZA E IMPEGNO VERSO L’AMBIENTE E LA SOCIETÀ. I GIOVANI HANNO IL COMPITO DI SCOPRIRNE IL VERO SIGNIFICATO PER CONTRIBUIRE ALLA REALIZZAZIONE DI UN FUTURO MIGLIORE. PROPRIO A QUESTO TEMA È DEDICATO IL LIBRO “VENEZIA È FAVOLOSA, IN VIAGGIO VERSO LA SOSTENIBILITÀ”, PRESENTATO DI RECENTE A MESTRE

“Venezia è favolosa, in viaggio verso la sostenibilità”

Nella fumetteria Multiverse Comix di Mestre, è stato presentato il libro “Venezia è favolosa, in viaggio verso la sostenibilità” di Armando Curcio Editore, scritto da Vittorio Baroni e Nadia De Lazzari, con illustrazioni di Maurizio Amendola e Valerio Held. Questo volume è dedicato ai giovani lettori e spiega in modo semplice e diretto il concetto di sostenibilità, suddiviso in diciotto capitoli.

La protagonista, Gigeta, è una bambina curiosa che nel 1902 lanciò il primo mattone per la ricostruzione del Campanile di San Marco, crollato lo stesso anno. Attraverso le sue avventure, il libro esplora i temi della sostenibilità ambientale ed educativa.

Diciotto capitoli a sostegno dell’educazione e della sostenibilità

Durante la presentazione, Marco De Cassan, titolare di Multiverse Comix, ha sottolineato l’importanza di un’opera come questa per l’educazione dei più giovani. «Ci sembrava doveroso dare spazio a un volume indirizzato ai giovanissimi che parli non solo di Venezia, ma anche di educazione ambientale e sostenibilità – ha dichiarato De Cassan – e lo consigliamo alle scuole del territorio per lo studio dell’educazione civica, nell’ottica di una didattica innovativa e trasversale». Il libro, infatti, vuole essere anche uno strumento didattico per avvicinare i ragazzi al concetto di sostenibilità, attraverso un racconto storico e formativo.

Venezia, maestra di sostenibilità

“Venezia è favolosa”, non è solo un omaggio alla storia di Venezia, ma descrive anche il passato della Serenissima come esempio di sostenibilità, riprendendo alcuni obiettivi dell’Agenda 2030. Per esempio, per raggiungere il traguardo di “fame zero”, Venezia aveva ideato un sistema di approvvigionamento alimentare, prenotando e pagando i raccolti di cereali, come frumento e mais, con anni di anticipo. Questo permetteva alla città di garantire risorse sufficienti per tutti.

L’impegno per un consumo responsabile e la parità di genere

Anche in tema di consumo e produzione responsabili, Venezia ha un passato sostenibile. La Serenissima coltivava le foreste di San Marco in Cansiglio, in Cadore e in Istria, risorse rinnovabili che assicuravano la fornitura di legname senza impoverire il territorio.

Inoltre, per la parità di genere, la Serenissima rappresentava un esempio avanzato per l’epoca: la Dogaressa, moglie del Doge, godeva degli stessi onori riservati al marito e le donne veneziane avevano grande libertà di pensiero e spazi di autonomia, contribuendo attivamente alla vita pubblica e culturale.

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