DALL ‘8 APRILE AL 27 MAGGIO 2025, IL FRIULI VENEZIA GIULIA OSPITERÀ UNA SERIE DI EVENTI, INCONTRI E INIZIATIVE NELL’AMBITO DELLA SECONDA EDIZIONE DE “LA MEMORIA DEL LEGNO”, UN PROGETTO PER PROMUOVERE LA TUTELA AMBIENTALE E I DIRITTI UMANI. AL CENTRO GLI ALBERI TRA PASSATO E PRESENTE
La Memoria del legno impressa negli alberi
Curata da Damatrà Onlus e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Assessorato alla Cultura. Vede come capofila il Comune di Spilimbergo e altri otto comuni.
Questi sono: Udine, Aviano, Brugnera, Maniago, Mortegliano, Lignano Sabbiadoro, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento.
“La ricerca scientifica e l’arte della narrazione possono accrescere la consapevolezza della comunità sull’importanza della protezione dei nostri ecosistemi, a cominciare dagli alberi”. Ha dichiarato Mara Fabro, presidente di Damatrà. onlus.
Partner la Fondazione Gariwo – La Foresta dei giusti e di IIS Il Tagliamento, ReGeneration Hub Friuli APS, Wild Routes Associazione di Promozione Sociale, Itaca cooperativa sociale onlus con le Biblioteche dei Comuni.
Il progetto si propone di sensibilizzare la comunità sull’importanza della protezione degli ecosistemi. Attraverso la potenza simbolica degli alberi e la figura dei Giusti del nostro tempo.
Un’occasione unica per riflettere sul nostro ruolo nel presente e nel futuro, mettendo in luce come scienza e narrazione possano stimolare la consapevolezza civica e ambientale.
“La memoria del legno è un compendio di valori alti e profondi. Esprime il collegamento fra intelligenza ambientale e i contenuti di etica e filosofia morale che devono arrivare ai cittadini del nostro tempo”. ha affermato Enrico Sarcinelli, sindaco del Comune di Spilimbergo.
Gli Alberi tra etica e ambiente
Il percorso della rassegna, vedrà protagonisti grandi divulgatori scientifici, si articola in una serie di incontri rivolti alle scuole, ma anche al pubblico adulto. Il focus è in particolare sui temi della transizione ecologica e della giustizia sociale.
L’inaugurazione, martedì 8 aprile 2025, sarà affidata a Chiara Valentina Segré, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi ma anche biologa esperta del racconto della natura a bambini e ragazzi. Interverrà alle 8.30 a Mortegliano, nella Villa dei Conti di Varmo e alle 11.30 a Maniago, nella Biblioteca Civica, sul tema “I superpoteri del regno vegetale”.
Tema che ha ispirato il saggio scritto a quattro mani con Barbara Mazzolai dell’Istituto italiano di tecnologia, pubblicato da Editoriale Scienza. Sarà l’occasione per divulgare, su misura di giovani lettori, le nuove scoperte legate ai “plant-inspired robots” e ai “growing robots”. Ossia robot ispirati alle piante, per raccontare le incredibili capacità dei vegetali.
Alberi dedicati a personaggi illustri per la “Foresta dei giusti”
Perno centrale della seconda edizione de “La memoria del legno” sarà il percorso dedicato alla Foresta dei giusti in Friuli Venezia Giulia.
Un’occasione di educazione civica e ambientale che valorizza le connessioni fra natura e cultura, fra sostenibilità ambientale e impatto sociale. Qui ogni albero è dedicato alla memoria viva di uomini e donne capaci di scelte di giustizia e di pace.
La mappa della Foresta diffusa dei Giusti del Friuli Venezia Giulia è fruibile online.
La rassegna sarà impreziosita da eventi multimediali dal vivo, che si terranno ai piedi degli “Alberi della Memoria”. Le piante saranno intitolate a cittadine e cittadini esemplari del mondo.
Simbolo di memoria e speranza, saranno piantati in vari parchi e giardini del Friuli Venezia Giulia.
Tra questi personaggi esemplari come il dissidente iraniano Toomaj Salehi, la madre di Peppino Impastato, ossia Felicia Bartolotta Impastato, Lea Garofalo, il ciclista Gino Bartali, il medico e fondatore di Emergency Gino Strada, don Lorenzo Milani, il tennista e attivista anti apartheid Arthur Ashe, la studentessa martire del nazismo Sophie Scholl, l’avvocatessa e attivista indiana Flavia Agnes.
Sarà inoltre lanciato un podcast che raccoglierà le storie di questi personaggi e le renderà accessibili a un pubblico ancora più ampio. Il pubblico ascolterà le loro storie grazie all’uso di smartphone e cuffie audio e queste stesse storie saranno riascoltabili da tutti attraverso un podcast dedicato al progetto.
Il podcast è realizzato dai giovani artisti dell’associazione Invasioni Creative. Sarà a disposizione sul sito del progetto, a partire da giugno 2025.


Non solo commemorazione
“La memoria del legno”, quindi, non è solo un atto dedicato al ricordo. È un invito a riflettere sul nostro ruolo nella costruzione di un mondo più sostenibile e equo, a partire dalle scelte che compiamo ogni giorno.
“Voglio evidenziare la potenza evocativa e simbolica degli alberi. Rappresentano la vita, la crescita e il legame profondo tra l’uomo e la natura. Dedicare gli alberi a figure esemplari, scelte per il loro impegno e il loro coraggio nel promuovere valori di giustizia e responsabilità individuale, diventa un potente atto di memoria e di ispirazione“. Ha sottolineato il vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil.
Gino Strada e Gino Bartali, uomini uniti dal fil rouge del nome e dell’etica
Gino Strada con la moglie Teresa Sarti e un gruppo di colleghi fondò nel 1994 Emergency. Un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo. Dalla sua fondazione alla fine del 2021, ha fornito assistenza gratuita a oltre 10milioni di pazienti in sedici Paesi nel mondo.
A Maniago, giovedì 8 maggio 2025 alle ore 10, un albero Bagolaro sarà intitolato in sua memoria nella Biblioteca Civica.
Non tutti sanno che il ciclista Gino Bartali collaborò con la società clandestina “Delasem”. Questa fornì ospitalità e assistenza ai perseguitati politici e a coloro che sfuggirono ai rastrellamenti nazifascisti in Toscana. Contribuì quindi a salvare circa 800 ebrei. Lo fece compiendo numerosi viaggi trasportando documenti e fototessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta. Una stamperia segreta provvedeva a falsificare i documenti necessari alla fuga dei rifugiati. Per questo nel 2013 l’organizzazione Yad Vashem gli ha assegnato il titolo di “Giusto fra le Nazioni”.
Per Bartali sarà invece piantato e dedicato un ippocastano a Mortegliano, mercoledì 30 aprile, alle 10 in Largo Foro Boario.
Don Lorenzo Milani
A San Vito al Tagliamento, mercoledì 16 aprile, alle 10 nel Parco della Scuola secondaria di primo grado “Amalteo-Tommaseo”, un Ginkgo Biloba sarà intitolato a Don Lorenzo Milani, il sacerdote ed educatore noto per l’attività didattica rivolta in particolare ai bambini delle fasce sociali disagiate.
Donne che si sono opposte alla criminalità organizzata: Felicia Impastato e Lea Garofalo
Felicia Impastato è nota per essere stata la madre di Peppino Impastato e per il suo costante impegno al fine di far incriminare i responsabili della morte del figlio, giornalista ucciso dalla mafia in Sicilia. Presente un’altra donna che si è opposta alla criminalità organizzata, stavolta di stampo ‘ndranghetista, è la giovane Lea Garofalo, barbaramente uccisa.
L’albero per Felicia Impastato sarà piantato a Lignano Sabbiadoro martedì 15 aprile, alle ore 10 nel Parco della scuola primaria Ippolito Nievo.
Un faggio sarà invece dedicato a Lea Garofalo ad Aviano martedì 29 aprile, alle 10 nel Parco Larissa in piazzale Trento.

Spilimbergo, un albero per il dissidente Salehi e appuntamenti scientifici
L’11 Aprile a Spilimbergo, presso l’Istituto d’istruzione superiore “Il Tagliamento”, una “Firmiana Platanifolia Aogiri” sarà intitolata al rapper iraniano Toomaj Salehi. Scarcerato di recente, Toomaj Salehi è un sostenitore delle proteste antigovernative scoppiate dopo la morte di Mahsa Jina Amini, la 22enne che aveva perso la vita dopo essere stata posta in custodia perché non portava correttamente il velo. Nei suoi brani il rapper chiede la libertà per i detenuti ingiustamente imprigionati e la fine della repressione.
L’albero germinato dai semi di piante sopravvissute all’atomica
Il 17 maggio alle 10 presso l’Istituto d’istruzione superiore “Il Tagliamento” ci sarà un evento speciale dal titolo “Aspettando giardini aperti”. vedrà protagonisti gli studenti della classe 3AG dell’Istituto Tecnico Agrario, che sperimenteranno il ruolo di “divulgatore scientifico” con un focus specifico sul mondo degli alberi e dell’orto botanico dell’Istituto. Un’occasione per visitare l’Aiuola della Pace, dove è piantata un’altra Aoghiri, germinata da alcuni semi prodotti da piante sopravvissute al bombardamento atomico del Giappone.
Gli altri alberi: Flavia Agnes, Arthur Ashe, Sophie Scholl
A Brugnera, lunedì 28 aprile, alle 10.30 nel Parco di Villa Varda, un Cedro Californiano sarà dedicato a Flavia Agnes, avvocata e attivista indiana esperta in diritto matrimoniale e violenza contro le donne.
A San Giovanni al Natisone, martedì 6 maggio, alle 10 nel Parco giochi di Viale delle scuole, un Prunus Cerasifera sarà intitolato al tennista Arthur Ashe, primo uomo di colore ammesso in uno sport di bianchi. Il campione americano di tennis si è battuto contro l’apartheid e ha sensibilizzato il mondo sull’HIV.
Infine a Udine, martedì 27 maggio, alle 10 nel Giardino della Scuola secondaria di primo grado Valussi, un Bagolaro sarà per Sophie Scholl, la giovane attivista tedesca legata alla resistenza al nazismo, di ispirazione cristiana. Appartenente alla Rosa Bianca, scelse la ribellione non violenta al regime di Hitler e fu per questo torturata e poi ghigliottinata a soli 22 anni, nel 1943.
Ancora eventi
Un altro illustre divulgatore scientifico presente è Giorgio Vacchiano, nominato dalla rivista Nature tra gli undici migliori scienziati emergenti che tanno lasciando il segno nella scienza.
Professore dell’Università di Milano, è esperto di sistemi forestali, ecologia e selvicoltura.
Il 18 maggio a Spilimbergo, racconterà ai cittadini “I fili invisibili” che ci legano alla foresta. L’iniziativa si svolgerà alle 11, nel Palazzo di Sopra alla Sala Consiliare, nell’ambito dell’iniziativa Giardini aperti.
“Gli alberi”, ha affermato Vacchiano, “sono un esempio di armonia ed efficienza: comunicano tra loro attraverso le radici, le sostanze volatili emesse dalle foglie, i profumi e i colori dei fiori”.
Questo progetto dimostra che il rispetto per la memoria e per la natura possano camminare insieme verso un futuro più verde e migliore per tutti.



