SABATO 18 GENNAIO 2025, LA CITTADINA DI FORMIGINE, IN PROVINCIA DI MODENA, OSPITA L’INAUGURAZIONE DEL “KILOMETRO DELLA SALUTE”, UN INNOVATIVO PROGETTO DI RIFORESTAZIONE URBANA CHE AMBISCE A MIGLIORARE L’AMBIENTE E LA QUALITÀ DELLA VITA. GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI PUBBLICHE E PRIVATI, VERRANNO MESSE A DIMORA CINQUECENTO PIANTE
“Kilometro della Salute”. Il progetto per un futuro sostenibile
La cittadina di Formigine si prepara a un evento che segnerà un importante capitolo nella sua storia ambientale: l’inaugurazione del “Kilometro della Salute”. Il progetto, realizzato dal Consorzio Forestale no profit Mutina Arborea in sinergia con il Comune di Formigine e sostenuto da Opocrin S.p.A., si pone come modello virtuoso di riforestazione urbana. L’obiettivo? Combattere il cambiamento climatico, migliorare la qualità dell’aria e offrire un esempio tangibile di come il verde possa integrarsi nella vita quotidiana delle persone.
La rigenerazione di un’area marginale
L’area interessata dal progetto si sviluppa lungo il ciglio della tangenziale “Vittime di tutte le Mafie”, un tratto viario che collega la SS724 alla SP16. In questo spazio, fino a oggi destinato al semplice transito, nascerà una fascia verde composta da cinquecento alberi. Queste piante, disposte lungo i lati della carreggiata e in due rotatorie strategiche, trasformeranno un’area periferica in un vero e proprio corridoio ecologico, cosa da migliorare non solo l’estetica ma anche la funzionalità ecosistemica.
Il progetto include inoltre la vicinanza a una pista ciclopedonale, che offrirà a ciclisti e pedoni un ambiente più ombreggiato e salubre. La presenza di alberi contribuirà all’abbassamento delle temperature, particolarmente utile durante i mesi estivi e ridurrà le emissioni nocive prodotte dal traffico veicolare.
La visione del Comune di Formigine
«Sin dall’inizio della nostra legislatura, abbiamo creduto fermamente nella collaborazione tra pubblico e privato come strumento per migliorare il territorio – ha dichiarato il sindaco di Formigine, Elisa Parenti –. Il “Kilometro della Salute” è un esempio concreto di come l’unione di forze possa portare benefici tangibili alla comunità, favorendo la compensazione ambientale e valorizzando spazi altrimenti inutilizzati. Il nostro più sentito ringraziamento va a Opocrin S.p.A., che ha saputo interpretare i bisogni del territorio, e a Mutina Arborea, una realtà giovane e dinamica che sta facendo la differenza».
Il progetto, infatti, non è solo un’opera di riforestazione, ma un esempio di pianificazione territoriale che guarda al futuro, puntando sulla sostenibilità ambientale e sul benessere collettivo.
Il ruolo centrale di Opocrin S.p.A.
Opocrin S.p.A., leader nella produzione di principi attivi farmaceutici, ha giocato un ruolo chiave nel finanziamento e nella realizzazione del Kilometro della Salute. Questo intervento rientra nella filosofia aziendale dell’azienda, che coniuga l’attenzione per la salute umana con quella per l’ambiente.
Federico Saetti, vicepresidente e amministratore delegato della società, ha espresso grande soddisfazione per il progetto: «Siamo convinti che il benessere delle persone sia strettamente legato alla qualità dell’ambiente in cui viviamo. Sostenere il Kilometro della Salute significa investire nel futuro, migliorare il paesaggio urbano e creare un’eredità positiva per le generazioni che verranno. Ringrazio il Comune di Formigine e Mutina Arborea per averci permesso di contribuire a questa iniziativa, che rispecchia appieno i nostri valori». Ma cerchiamo di capire nel dettaglio quali benefici potrà apportare questa iniziativa.
I benefici ecosistemici: un polmone verde per Formigine
Gli alberi piantati lungo questa area non si limiteranno a trasformare il paesaggio urbano, ma contribuiranno significativamente al miglioramento delle condizioni climatiche e atmosferiche locali.
Uno dei vantaggi principali risiede nella capacità degli alberi di assorbire anidride carbonica (CO₂) attraverso il processo di fotosintesi. Questa funzione naturale contribuisce in modo diretto alla mitigazione dell’effetto serra, riducendo la concentrazione di gas serra nell’atmosfera. Parallelamente, la vegetazione funge da filtro naturale per l’aria. È infatti in grado di trattenere polveri sottili e altre particelle inquinanti, spesso originate dal traffico urbano, migliorando così la qualità dell’aria che respiriamo.
Oltre a purificare l’aria, gli alberi svolgono un ruolo essenziale nella regolazione del microclima. Grazie al fenomeno della traspirazione e all’ombreggiamento che producono, sono in grado di abbassare significativamente la temperatura dell’area circostante, contrastando il cosiddetto effetto “isola di calore” tipico degli ambienti urbani densamente costruiti.
Dal punto di vista ecologico, la riforestazione agisce anche come strumento di tutela della biodiversità. Gli alberi offriranno rifugio e nutrimento a numerose specie di insetti, uccelli e piccoli animali, ripristinando ecosistemi locali compromessi dalla cementificazione e dall’urbanizzazione. Questo arricchimento ecologico avrà ricadute positive anche sull’equilibrio naturale dell’area.
Infine, l’aspetto estetico non è da sottovalutare. La creazione di un corridoio verde trasformerà una zona marginale in un luogo accogliente, capace di ispirare un senso di benessere e serenità.
«Ogni albero piantato rappresenta un investimento nella nostra “casa comune”. Grazie a progetti come questo, possiamo seminare un futuro più verde e sostenibile. Il Kilometro della Salute è la prova che, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, possiamo affrontare le grandi sfide ambientali del nostro tempo». Questo il commento di Silvia Pini, presidente di Mutina Arborea.
Un impegno a lungo termine e replicabile
Il Kilometro della Salute non si esaurisce con l’evento inaugurale: nei prossimi quattro anni, Mutina Arborea si occuperà della manutenzione delle piante, garantendone la crescita e la salute. Questo impegno testimonia l’importanza di una visione a lungo termine, fondamentale per massimizzare i benefici della riforestazione. Ma c’è di più.
Il progetto, patrocinato dalla Provincia di Modena e da FIAB Modena, si configura come un modello replicabile per altre città. «La nostra speranza – conclude Silvia Pini – è che il Kilometro della Salute ispiri altre realtà a intraprendere iniziative simili, dimostrando che anche piccoli passi possono fare una grande differenza».
L’inaugurazione: un momento simbolico per tutta la comunità
La cerimonia di inaugurazione, prevista per le ore 11:00 di sabato 18 gennaio, si terrà in via Prampolini 30 e sarà aperta al pubblico. Oltre agli interventi delle autorità, l’evento culminerà con un gesto simbolico: la messa a dimora di una pianta da parte del sindaco Elisa Parenti e di Federico Saetti. Questo momento sarà il suggello di una collaborazione che unisce visione, responsabilità e impegno per il bene comune.
Insomma, il “Kilometro della Salute” è molto più di un intervento urbanistico: è una dichiarazione di intenti, un progetto che punta a coniugare progresso e sostenibilità. In un’epoca in cui il cambiamento climatico mette a dura prova l’ambiente e la qualità della vita, questa iniziativa rappresenta una speranza concreta e un invito all’azione. Perché il futuro si costruisce, un albero alla volta.