ARPA CAMPANIA HA SEGNALATO, CIRCA UN MESE FA, LA PRESENZA DELLA GAZZA MARINA NEL GOLFO DI NAPOLI. TIPICA DEL NORD EUROPA, LA SPECIE DI VOLATILE HA RAGGIUNTO IL MEDITERRANEO STABILENDOSI ANCHE SU DIVERSI TRATTI COSTIERI DELLA PENISOLA
Il Golfo di Napoli non finisce mai di stupire. Da un mese circa è stata segnalata la presenza di un uccello marino il cui nome scientifico è Alca torda, comunemente conosciuto come Gazza marina.
La specie di volatile è tipica del Nord Europa, dove le maggiori colonie si trovano in Norvegia, Irlanda e Regno Unito. In Italia, invece, la sua presenza risulta molto rara ma, nonostante ciò, è stata individuata durante un sopralluogo dell’Unità Operativa Mare dell’Arpa Campania.
L’Unità è, infatti, impegnata nelle attività di monitoraggio volte alla salvaguardia dell’ambiente marino e dal 2018 effettua anche lo studio dell’avifauna marina. Per le conoscenze specialistiche necessarie in tale campo, l’Agenzia si avvale della fattiva collaborazione dell’Asoim, l’Associazione studi ornitologici Italia meridionale.
Gazza marina, centinaia di esemplari hanno raggiunto il Mediterraneo
I primi avvistamenti di Alca torda sono avvenuti nelle acque antistanti il porto di Mergellina. In breve tempo, però, le segnalazioni sono aumentate, interessando diverse località costiere campane.
Si tratta della decima segnalazione per la Campania e la quarta per la città di Napoli. In precedenza, l’ultima segnalazione risaliva ai primi mesi del 2000 e si riferiva a un piccolo stormo in volo nel porto di Pozzuoli.
Il fenomeno, tuttavia, rientra in un accadimento più ampio a livello geografico: l’invasione delle acque del Mediterraneo centrale di diverse centinaia di esemplari. Difatti, la presenza della Gazza marina è stata registrata anche lungo diversi tratti costieri italiani, dalla Liguria alla Calabria.
Il sopralluogo in mare su distanze così elevate è stato realizzato in tempi relativamente brevi grazie a un mezzo veloce di recente acquisizione da parte di Arpac. Il mezzo consente di svolgere operazioni di monitoraggio marino, prelievo e conservazione campioni.
Da definire i motivi delle migrazioni verso il Mediterraneo
Allo stato attuale, il motivo della presenza di questi uccelli lungo le nostre coste rimane tutto da definire. In passato, tuttavia, non sono mancati analoghi casi di invasione da parte di specie distribuite a latitudini elevate.
Arpa Campania continuerà, in collaborazione con l’Asoim, a monitorare questo fenomeno. In ogni caso, vedere una specie così rara nei nostri mari rappresenta certamente un segnale incoraggiante. E suscita sempre una forte emozione in chi ha la fortuna di osservarla da vicino.




