L’INDUSTRIA DELLA COSMESI SI IMPEGNA A ESSERE PIÙ VERDE, CON L’OBIETTIVO DI DIVENTARE UNA LEADER NELLA SOSTENIBILITÀ
Cosmesi green: una evoluzione necessaria
L’industria green si sta facendo sempre più spazio nel mondo odierno, coinvolgendo tutti i settori produttivi, cosmesi compresa. Come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, ha sottolineato che «Il fatturato dei cosmetici connotati come naturali e sostenibili è in crescita evidente e attualmente rappresenta il 25% del mercato, superando i 3,1 miliardi di euro nell’ultimo anno».

Dunque, sono sempre di più i consumatori che scelgono di acquistare prodotti green, che rispettano l’ambiente.
Un convegno sulla cosmesi sostenibile per sensibilizzare i consumatori
nei giorni scorsi, all’Università Bocconi di Milano, si è svolto un convegno intitolato Bellezza, benessere e sostenibilità: ruolo, obiettivi e contributi dell’industria cosmetica, organizzato da GEO – Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi, in collaborazione con Cosmetica Italia.
L’evento, parte della Milano Beauty Week 2024, ha spiegato come la cosmesi e il rispetto del pianeta possano andare di pari passo per la realizzazione di un futuro sostenibile.
L’Osservatorio sulla sostenibilità del settore cosmetico
Durante l’incontro, è stato presentato il primo Osservatorio sulla sostenibilità del settore cosmetico, a cura di Fabio Iraldo dell’Università Bocconi e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il focus dell’Osservatorio è quello di monitorare, rendicontare e valorizzare le pratiche di sostenibilità esistenti, e spingere il mercato a continui miglioramenti.
L’industria cosmetica, rappresentata da multinazionali e piccole e medie imprese (PMI), sta dimostrando un sempre maggior impegno nell’impiego di azioni che contribuiscano a ridurre gli sprechi e utilizzare materiali ecocompatibili. Senza tralasciare anche l’importanza della trasparenza nei confronti dei consumatori e degli stakeholder.
Ecco perché, esperti come Simona Fontana di Conai e Silvia Scalia di GS1 Italy, hanno discusso su come una collaborazione lungo tutta la filiera possa accelerare l’adozione di pratiche sostenibili, garantendo così benefici sia per il settore sia per l’ambiente.

Sfide, obiettivi e opportunità nella cosmesi green
Durante il convegno, si sono svolte due tavole rotonde dedicate alla sostenibilità e al ruolo delle aziende cosmetiche. Tra i partecipanti, Stefano Brun di Shiseido Emea, Ambra Martone di ICR Industrie Cosmetiche Riunite e Domenico Scordari di N&B Natural is Better hanno condiviso le loro esperienze e sfide nel rendere la produzione più verde.
Uno degli obiettivi fondamentali emersi dal convegno è stato quello di mostrare come la sostenibilità, oltre ad essere un obbligo morale, possa diventare una leva competitiva per le imprese. Il settore cosmetico è infatti sempre più orientato a investire in innovazione sostenibile, il che include non solo formule più naturali, ma anche packaging ridotto e biodegradabile.

Secondo John Chave, Direttore Generale di Cosmetics Europe, l’evoluzione normativa dell’Unione Europea spingerà ancora di più le aziende verso pratiche sostenibili, grazie a progetti come “Commit for Our Planet”, che mira a un impegno comune da parte di tutte le realtà industriali.
Il ruolo delle istituzioni
Al convegno non poteva mancare Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che, a chiusura, ha sottolineato l’importanza del supporto istituzionale nel favorire il passaggio delle aziende a un modello più sostenibile. Le politiche ambientali, infatti, giocano un ruolo determinante nel facilitare l’adozione di buone pratiche e nel creare un contesto favorevole all’innovazione verde.
Uno sguardo al futuro della cosmesi verde
Le aziende, così come istituzioni e singoli cittadini, sono sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità. Per questo, è importante continuare a sensibilizzare e promuovere incontri ed eventi, come il convegno organizzato dalla Bocconi e da Cosmetica Italia. Un modo per far conoscere il mondo della bellezza non più solo da un punto di vista estetico, ma anche morale.