LA CRISI CLIMATICA NON SOLO STA ALTERANDO GLI ECOSISTEMI MA STA ALTERANDO ANCHE LE MAPPE GEOGRAFICHE. UN CASO PARTICOLARE È LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI SULLE ALPI CHE STA PORTANDO A RIDISEGNARE I CONFINI TRA ITALIA E SVIZZERA. INEZA UMUHOZA GRACE: LA CRISI CLIMATICA È STRETTAMENTE LEGATA ALLE DISUGUAGLIANZE SOCIALI
Un confine in movimento: Italia e Svizzera ridisegnano le frontiere
Il riscaldamento globale sta ridisegnando la geografia, tanto da cambiare i confini nazionali. A causa della fusione dei ghiacciai, il confine tra Italia e Svizzera, in particolare nella zona del Plateau Rosa, è destinato a spostarsi, riducendone drasticamente la superficie italiana.
Plateau Rosa: caratteristiche
Il Plateau Rosa è una vasta area glaciale situata a sud-est del Cervino. È una delle zone più colpite dal riscaldamento del nostro pianeta. La continua fusione dei ghiacciai ha modificato la linea spartiacque che tradizionalmente delimitava il confine tra i due Paesi.
Un nuovo accordo per un nuovo confine
Dopo anni di negoziati, Italia e Svizzera hanno trovato un accordo per spostare il confine di alcune decine di metri verso sud, rendendo l’Italia leggermente più piccola. Il patto è stato recentemente approvato dal governo svizzero ed è ora in attesa della ratifica da parte dell’Italia.
Oltre al Plateau Rosa, il cambiamento coinvolgerà anche altre aree simboliche come la Gobba di Rollin e la Testa Grigia, dove il ritiro dei ghiacci ha reso necessaria una revisione dei confini.
Impatti economici e strutturali del cambiamento climatico
La fusione dei ghiacciai sta mettendo a rischio le strutture e le attività economiche presenti nella zona, come i rifugi alpini e gli impianti sciistici. Una struttura come il rifugio Guide del Cervino, diviso tra Italia e Svizzera, si trova ora in una posizione di frontiera ancora più incerta, anche se i due Paesi sono stati fino a oggi molto bravi a collaborare sulla gestione delle attività.
Un fenomeno che accelera il cambiamento climatico
Il 2023 ha segnato una perdita del 4% del volume dei ghiacciai svizzeri, la seconda più grande mai registrata. Questa tendenza sembra destinata a continuare e, con essa, il continuo spostamento dei confini e l’alterazione del paesaggio alpino.
Sebbene lo spostamento di qualche metro possa sembrare insignificante, è un chiaro segnale delle profonde ripercussioni economiche, sociali e politiche legate al cambiamento climatico.
Ineza Umuhoza Grace e l’ecofemminismo
Ineza Umuhoza Grace è una delle nuove voci più forti del movimento ecofemminista. Cresciuta in Ruanda, ha vissuto in prima persona gli effetti devastanti del cambiamento climatico, vedendo la propria casa distrutta da eventi climatici estremi.
Fondatrice di The Green Protector, organizzazione no-profit guidata da donne, Ineza si dedica a sensibilizzare i giovani su tematiche ambientali e sociali.
Per Ineza, la crisi climatica è strettamente legata alle disuguaglianze sociali, e colpisce in modo particolare le donne e le comunità emarginate. «Tutti sono esposti al cambiamento climatico – afferma – ma il livello di vulnerabilità dipende dalle infrastrutture, dal sistema educativo e dalle risorse economiche».
Un attivismo globale e radicato nel territorio
Come coordinatrice globale della Loss and Damage Youth Coalition, Ineza lavora per dare voce ai giovani del Sud del mondo e aiutarli ad affrontare i danni causati dalla crisi climatica. Le sue campagne di riforestazione e i workshop educativi sono esempi concreti di come il suo impegno locale si estenda anche a livello internazionale, cercando di costruire un futuro più giusto per le generazioni future.