Biodiversità: ecosistema e perché è importante

Quando si parla di biodiversità, si parla anche di ecosistemi. Che cos’è l’ecosistema? Il concetto di biodiversità è strettamente connesso al concetto di ecosistema. La salvaguardia della prima aiuta a proteggere gli ecosistemi dal rischio di fragilità. 

L’ONA e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, hanno a cuore la tutela della salute, dell’ambiente ed ecosistema, messo a rischio, insieme ad altri fattori, dalla presenza di amianto e di altre forme di inquinamento.

Di questo argomento si è trattato anche nella quindicesima puntata dell’ONA TV: Economia, ambiente, salute e diritto penale

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In questa guida scopriamo cosa significa biodiversità e la definizione di biodiversità, scopriamo qualcosa sulla biodiversità in Italia e sulle politiche di salvaguardia negli ecosistemi naturali.

Biodiversità: cos’è e come si tutela?

Cos’è la biodiversità? Il significato di biodiversità è un concetto tanto semplice quanto è delicata la sua salvaguardia. Riguardo la biodiversità definizione indica l’insieme e la grande varietà di essere viventi che popolano il nostro pianeta.

La diversità biologica in ecologia è definita per l’appunto come la varietà di organismi viventi, nelle loro diverse forme, e nei rispettivi ecosistemi. Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per biodiversità entro un determinato ambiente, si intende appunto la varietà di ecosistema vivente in esso presente.

Ricapitolando questo concetto comprende l’intera variabilità biologica di geni e specie, dove le risorse genetiche sono considerate la componente determinante della biodiversità all’interno di una singola specie.

I vari livelli e le tipologie di diversità

In ecologia si considerano 3 diversi livelli:

  • diversità genetica, ovvero la somma complessiva degli esseri viventi che abitano il pianeta;
  • di specie, che indica l’abbondanza e la diversità tassonomica di specie presenti per la terra;
  • diversità di ecosistemi, con cui si indica l’insieme di tutti gli ambienti naturali presenti sul nostro pianeta.

Il significato di ecosistema e biodiversità

La biodiversità non è un valore fisso e stabile. Quella delle specie presenti in un determinato ambiente può aumentare o diminuire nel tempo a causa di diversi fattori che possono essere di carattere naturale e/o antropico, ovvero causati dall’uomo e dalle sue attività.

Cosa significa ecosistema? Ecosistema significato, in ecologia, indica la relazione tra le componenti viventi e quelle chimico fisiche di un determinato ambiente. Nella loro relazione ambiente e ecosistema degli esseri viventi creano un equilibrio dinamico che è fondamentale per la vita sulla Terra. L’importanza della biodiversità non è da sottovalutare. Infatti garantisce cibo, acqua pulita, ripari sicuri e risorse, fondamentali per la nostra sopravvivenza.

Se in un ecosistema naturale c’è una scarsa biodiversità questo ecosistema assume, in ecologia, la definizione di ecosistema fragile. È importante la tutela della biodiversità ambientale. La presenza di poche specie viventi e una scarsa varietà genetica lo rendono infatti più suscettibile allo stress e più a rischio. In altre parole una intossicazione o un qualsiasi altro cambiamento, come l’introduzione di una nuova specie, possono metterlo fortemente a rischio, molto di più di quanto accade in un ecosistema ricco, che è per definizione più resiliente.

Protezione e salvaguardia: il pericolo dell’inquinamento

Qui entrano in gioco inquinamento, uso massiccio della plastica, rifiuti e rifiuti radioattivi e pericolosi che minacciano la diversità ambientale rendendo un ecosistema più fragile e potenzialmente non in grado di garantire tutto ciò che serve all’ecosistema Terra.

La creazione di riserve naturali e di aree protette di qualunque genere gioca un ruolo fondamentale nella protezione della biodiversità e di interi ecosistemi. Tale protezione garantisce infatti che il fragile equilibrio ecosistema sopravviva.

Le politiche di contenimento di inquinamento, uso della plastica, corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi e riciclo dei rifiuti sono necessarie a mantenere intatto il delicato equilibrio degli ecosistemi e la ricca varietà di specie.

Allo stesso modo va tutelato l’ambiente da agenti pericolosi e cancerogeni, come l’amianto. L’Avvocato Bonanni ha approfondito questo tema nel suo libro “Amianto killer per l’uomo e per l’ambiente“.

Biodiversità vegetale e animale in Italia

L’Italia è uno dei paesi europei più ricchi di biodiversità, sia vegetale che animale, con un popolamento ricchissimo di forme endemiche. L’Italia, ad esempio, è lo stato d’Europa che conta il maggior numero di specie di piante con semi.

Questa ricchezza di diversità ambientale si spiega in diversi modi. Da un lato le glaciazioni pleistoceniche lasciarono il territorio italiano in gran parte sgombro di ghiacci, permettendo a flora e fauna di sopravvivere. In secondo luogo il clima sul territorio italiano è piuttosto vario andando dalle vette alpine al clima temperato fresco semicontinentale della pianura Padana, a quello mediterraneo delle coste centromeridionali e delle isole.

Il territorio italiano ha inoltre ambienti naturali piuttosto vari. In particolare le numerose colline e le montagne che occupano quasi l’intera estensione del paese hanno aiutato il proliferare di nicchie ecologiche, vicine nello spazio ma molto diversificate.

Biodiversità e legislazione interna e comunitaria

Nel tempo, sia le Nazioni Unite che la Comunità Europea hanno introdotto delle nuove normative per salvaguardare le specie viventi.

In questo contesto, è fondamentale la tutela dell’ambiente e degli habitat naturali, che recentemente hanno subito ulteriori sconvolgimenti.

Già in ambito internazionale sono state assunte diverse iniziative. Tra queste ricordiamo la Convenzione di Ramsar. La Convenzione di Washington, la Convenzione di Barcellona e la Convenzione di Berna.

E ancora, la Convenzione di Bonn, la Convenzione per le risorse genetiche per il cibo e l’agricoltura e la Convenzione sulla diversità biologica.

Infine, la Direttiva Habitat 92/43CEE e il Protocollo di Cartagena.

La Convenzione sulla Biodiversità biologica

Il trattato internazionale della convenzione sulla diversità biologica (Convention on Biological Diversity), è stato adottato nel 1992 per tutelare la biodiversità. La nozione di biodiversità equivale a diversità biologica. Questo bene fondamentale si tutela con l’utilizzazione dei suoi elementi e la ripartizione giusta dei vantaggi delle risorse.

Questa convenzione è stata adottata a Nairobi il 22 maggio 1992, ed è stata ratificata ad oggi da 196 Paesi.

A differenza delle altre convenzioni con ambiti di azione e obiettivi molto limitati, gli obiettivi della convenzione sulla biodiversità coinvolgono tutti gli organismi viventi della Terra. Sono oggetto di tutela sia le specie selvatiche che quelle selezionate dall’uomo.

Questi obiettivi primari si possono così sintetizzare: conservazione della diversità biologica; l’uso sostenibile dei componenti; la giusta equa divisione dei benefici.

Concetti ribaditi nel secondo Summit della Terra che si è tenuto nel 2002 in Sudafrica. Nel corso dell’evento i Governanti del Mondo hanno stabilito insieme l’obiettivo di ridurre notevolmente la perdita di biodiversità entro e non oltre il 2010.

Questo obiettivo è stato poi rinominato Obiettivo 2010 o 2010 Target.

Biodiversità e Legislazione Italiana

La tutela della diversità biologica, detta anche biodiversità, è tutelata anche nella legislazione italiana.

Non solo, l’articolo 9 della Costituzione, ma anche la ratifica della Convenzione sulla biodiversità (Legge 124/94). Infine, nel 2010 l’Italia ha adottato la cosiddetta Strategia Nazionale per la Biodiversità.