sabato, Ottobre 5, 2024

Francesca Singer: Una “lecture” sul rapporto diretto tra l’architettura dello studio SANAA di Tokio e la natura

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FRANCESCA SINGER, ARCHITETTO, PARTNER DI SANAA, STUDIO PLURIPREMIATO CON SEDE A TOKYO, IN GIAPPONE, HA PRESENTATO I LAVORI ULTIMI DI QUESTO IN UNA SUA “LECTURE”, OSPITE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI PAESAGGISTI E CONSERVATORI, DELLA PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI

Francesca Singer, coordinata da Greta Torsello, ha raccontato, a Trani nella sede dell’Ordine degli Architetti della BAT, in modo estremamente empatico e supportata da disegni, il rapporto diretto tra l’architettura dello Studio SANAA di Tokio e la natura. Dove il paesaggio naturale entra dentro di essa e lo sguardo umano esce fuori dall’architettura, attraverso le grandi vetrate poligonali continue.

Un’architettura ideata e composta con assenza di gerarchia, ma coerente e organica alle funzioni programmatiche, che si snoda tra grandi spazi a corte, aperti e interconnessi fisicamente tra loro, attraverso sentieri ondeggianti e la stratificazione in prospettiva delle pareti trasparenti.

Tutto è fluido

Spazi di larghezze e altezze diverse tenuti insieme da reti di connessione orizzontali e verticali. Dove la luce naturale mobile dei raggi del sole e la luce zenitale fissa, entra ovunque e si riflette sulle superfici orizzontali dei pavimenti continui e dei soffitti ondulati, morbidi e lucidi. Che riflettono i colori e le immagini allungate delle piante e degli alberi, che compongono giardini avvolgenti, inseriti nelle forme organiche della composizione architettonica.

Tutto è fluido, in un incastro perfetto che esprime un pensiero e un processo di progettazione etica, altamente definita, tra spazio pragmatico e spazio naturale.

Ogni luogo è ricco di luce naturale, calda, solare. Sostituita nelle ore notturne dalla luce artificiale di pari valore percettivo, soffice, morbida, continua tra l’interno l’esterno.

Tutto esprime il senso del “volare”

Tutto esprime il senso del “volare”; i soffitti volano, tra forme sottili e aeree continue, ora concave ora convesse. Trattati con una superficiale lucidità interna riflessiva, sospesi nell’aria tra le grandi trasparenze poligonali delle superfici verticali e i giardini.

L’accessibilità ai luoghi chiusi e aperti è totale, con onde lunghe di sentieri continui che seguono l’andamento del territorio. Che si snodano, fluttuanti, tra le grandi profondità prospettiche di vetrate sovrapposte e continue, connettendo visivamente tutti i luoghi programmatici.

Grandi spazi orizzontali a perdita d’occhio che si innestano nel paesaggio circostante. In un rapporto forte tra luogo e architettura adagiata sulla terra, cogliendo l’orografia del territorio originale. Dove, tutt’intorno, la quinta scenica è la natura e l’architettura che scompare bassa all’orizzonte.

L’architettura composta da padiglioni continui e trasparenti si scioglie nell’ambiente, per creare una continuità effettiva e diffusa in un contatto continuo tra l’umanità e la natura.

Nulla nell’architettura dello studio SANAA di Tokio è aleatòrio, tutto è sostanzialmente ideato, verificato, composto, pensato e incastonato in una composizione architettonica fluida e organica.

Numero verde ONA

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