martedì, Maggio 20, 2025

Festival Impatti Distrupct, incontri per piani concreti (Video)

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Si è concluso ieri il Festival Impatta Distrupct, una manifestazione necessaria a livello globale per il pianeta Terra. Siamo stati presenti all’iniziativa nei tre giorni a Roma, dal 14 al 16 aprile 2025, presso la Casa del Cinema. Orientata verso l’innovability, è stata un’ importantissima occasione di incontri che ha permesso di approfondire e sbloccare il potenziale innovativo italiano per lo sviluppo sostenibile globale.  Non sono mancati anche momenti di leggerezza con Pippo Lorusso e Claudio Sacco che hanno intrattenuto il pubblico attraverso il loro spettacolo “Intelligenze Demenziali”.

Abbiamo intervistato alcuni Stakeholder.

A presiedere la forza dirompente di Pierluigi Sassi

“Questo evento non è solo un luogo nel quale decisori politici, economici e finanziari si incontrano per riflettere su come sbloccare il potenziale italiano dell’innovazione per generare quel rinascimento verde a cui la storia ci chiama, ma è anche un incontro fra generazioni.” ha affermato Sassi specificando intenzioni e mission del Festival.

Al Festival tanti i giovani presenti delle Università e delle Associazioni

Rivolgendosi  a loro, Sassi ha illuminato i presenti riguardo l’origine etimologica del termine idiota. “In genere si pensa che si tratti di una persona poco intelligente. In realtà l’espressione viene dal termine idiotes, cioè una persona che si concentra solo sul proprio tornaconto individuale e non sull’interesse collettivo. Quindi, se non volete essere governati dagli idiotes, dovete cercare di non essere idiotes nemmeno voi, quindi aprite gli occhi.” Ha invitato Sassi quindi ad assumere un ruolo attivo.

Deadline per salvare la Terra

Sassi ha inoltre ricordato che dinanzi alla crisi climatica globale siamo di fronte ad un countdown drammatico al quale purtroppo la politica non sta rispondendo né a livello locale né a livello mondiale nel giusto modo.

Le sfide dell’amianto, CO2 e metano fondamentali per uscire dai problemi

“Questo vuol dire che corriamo dei rischi pazzeschi senza probabilmente rendercene conto. Sfide come quella dell’amianto, della CO2 nell’atmosfera e quella del metano, sono cruciali per uscire dai problemi che ci stanno affliggendo. Dovremmo ascoltare di più la scienza, ma soprattutto dedicare il nostro ingegno ad un’innovazione che acceleri questo processo.” Ha ribadito Sassi.

L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto è impegnato da oltre 30 anni nella lotta contro questo pericoloso killer. “Una sfida non solo per l’ambiente, ma per la dignità umana. La lotta all’amianto va di pari passo con quella per garantire un futuro migliore per le future generazioni”. Ha dichiarato Bonanni.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Il Ministro Fratin ha ricordato che la tematica “ambiente” un tempo non era nemmeno citata nella Costituzione italiana. Questo perché per troppi anni è mancata l’attenzione, non vi era percezione.                                                     

“Il cambiamento climatico sta avendo una serie di conseguenze sullo spettro idrogeologico. Le precipitazioni e la siccità a pochi chilometri di distanza o in sequenza sullo stesso luogo determina che noi dobbiamo davvero attrezzarci a qualcosa a cui non eravamo abituati.“ Ha affermato Fratin durante il Festival.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Claudio Cosentino, Presidente Acea Ato 2

Per quanto riguarda l’Acqua, punto di riferimento assoluto è Acea. Purtroppo assistiamo ad una situazione drammatica riguardo la scarsità dell’acqua.

“Acea Ato2 è impegnata fortemente nella sostenibilità dell’approvvigionamento idrico e di tutto il ciclo del servizio di integrato. Stiamo lavorando sia nella tutela della risorsa, sia nella riduzione dei consumi della risorsa, sia nel rinnovamento di tutto il sistema idrico. Abbiamo stanziato per i prossimi, fino al 2028, circa 2 miliardi e mezzo di euro di investimenti nell’acqua, di cui una parte importante riguarda il rifacimento dei grandi acquedotti.È uno sforzo senza precedenti, che però è necessario perché la sfida dei cambiamenti climatici (ci impone di agire adesso per le generazioni future.” Ci ha confidato Cosentino ai microfoni.

Claudio Cosentino, Presidente Acea Ato 2

Gruppo Ferraro: un’eccellenza sul territorio

Oggi il gruppo Ferraro è un’azienda leader del settore edile. Una storia vincente che narra di un’impresa nata a conduzione famigliare e che oggi conta 700 dipendenti, ha un portafoglio lavori di 300 milioni di euro e punta ad un fatturato quest’anno di circa 150 milioni.

 “Io sono il direttore tecnico del Ferraro. – Ha esordito Grandinetti – “E’ un’azienda leader nata nel 1975. Quest’anno infatti celebriamo i 50 anni della nostra attività.”

Il gruppo Ferraro, insieme a Roma Capitale, stanno svolgendo l’intervento di efficientamento energetico del progetto di riqualificazione di via Satta facente parte del fondo complementare del PNRR.

A comunicarlo dal dipartimento lavori pubblici di Roma Capitale è Sara Ceccoli.

Gli interventi riguardano l’installazione di un cappotto termico sulle superfici opache disperdenti, la sostituzione degli infissi e la nuova distribuzione delle reti termiche, ottenendo come risultato un miglioramento energetico di ben due classi.

“Attraverso un semplice efficientamento energetico si può restituire qualità dell’abitare alle persone e anche un miglioramento sociale e una rigenerazione urbana dell’area.” ha specificato Ceccoli.
Il territorio infatti risultava abbandonato, oltre che possibile spazio di illegalità.

Non solo Festival, ma la motivazione del fare per cambiare davvero

“Vi faccio una profezia, se andiamo avanti così, l’anno prossimo in Emilia Romagna, in quelle zone a rischio idrogeologico, moriranno altre persone. Quindi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo unirci e lavorare. Una spinta propulsiva che parte da Giordano Fatali, presidente di CeoforLife attivo con Task Force Italia da Piazza Montecitorio 116 davanti al Parlamento.

“Dobbiamo mettere insieme le competenze migliori del nostro paese che abbiano voglia di mettersi a lavorare per costruire insieme un’Italia migliore.” Afferma Fatali.

L’idea è quella di mettere insieme amministratori delegati, manager, imprenditori, istituzioni centrali e locali, il mondo associativo, professionisti dei media, per fare gruppi di lavoro e task force nazionali.

“Lavoriamo per avere un Paese a zero femminicidi, zero disoccupazione, un Paese che non abbia problemi di risorse idriche o energetici, con una sanità giusta. Tutti insieme per realizzare progetti, leggi, cultura, progetti concreti. Dobbiamo recuperare la cultura della partecipazione. Il mondo ci sta portando sempre di più a un isolamento incredibile.

Noi dobbiamo invece invertire la rotta, andare verso la collaborazione, la partecipazione.” Ha concluso Fatali.



 


 




 

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