ZONA 30, UN’AREA IN CUI IL LIMITE È DI 30 CHILOMETRI ORARI. IN BASE A UNA INDAGINE SULLA MOBILITÀ, IL LIMITE PIÙ BASSO IN ALCUNE ZONE NON TURBA GLI ITALIANI, CHE PERÒ NON CAMBIANO LE PROPRIE ABITUDINI
La zona 30 sembra essere una innovazione che non disturba gli italiani. Tale limite ribassato interessa circa 2.700 km di strade dei principali capoluoghi e non sembra influenzare le abitudini degli italiani: il 48% degli intervistati, infatti, si dice non incline a cambiare la propria routine per gli spostamenti in città; il 31% invece si dice disponibile a modificare gli orari giornalieri, usando comunque il proprio mezzo.
“Quasi l’80% delle persone, quindi, non sembra condizionato dalla spinta al cambiamento verso una mobilità sostenibile e non cambierà il modo di affrontare gli spostamenti in contesto urbano a seguito della riduzione dei limiti di velocità” – si legge in una nota. In tutto ciò il dato negativo è che solo il 17% sarebbe invece disponibile a usare il trasporto pubblico, per abbreviare i tempi di percorrenza in città.
È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata all’agenzia Nielsen.
Zona 30, un’area lenta per la “convivenza”
Una zona 30 è una zona in cui il limite di velocità per i veicoli è fissato a 30km/h invece dei 50 previsti dal codice della strada. La riduzione della velocità ha lo scopo di permettere una migliore convivenza tra auto, bici e pedoni.
Sono ormai molte le città che utilizzano aree come questa per rendere meno difficoltosa la convivenza tra i vari mezzi e i pedoni, soprattutto in zone sensibili come quelle in cui sorgono scuole, ospedali, o vicino ai centri storici.
È anche un fatto di sicurezza: ridurre la velocità, fa sì che anche eventuali incidenti siano meno gravi.
Riduzione della velocità in città, obiettivo europeo
L’istituzione delle zone 30 è un intervento che promuove l’Unione Europea, richiesto dal Parlamento Europeo nella risoluzione approvata il 6 ottobre 2021. L’invito agli Stati membri è quello di introdurre il limite di velocità a 30 chilometri orari nelle zone residenziali e in quelle zone frequentate da molti pedoni e ciclisti.
Oltre al fattore sicurezza, che punta a ridurre il numero di incidenti stradali e a rendere meno gravi quelli che comunque si verificano, la riduzione del limite di velocità nelle aree urbane con la zona 30, favorisce anche la riduzione del rumore e dell’inquinamento dell’aria.
Esistono città in cui tale strumento si sta radicalizzando, creando Città Trenta. Ossia città in cui il limite ridotto si estende all’intero territorio comunale e non più soltanto ad alcune zone.