TESTIMONIANZE DI UN EVENTO VULCANICO EPOCALE SUSSISTONO ANCORA LUNGO LE RIVE DEL LAGO SUPERIORE NEL NORD AMERICA, AL CONFINE TRA CANADA E STATI UNITI. UN VIAGGIO ATTRAVERSO CASCATE, GROTTE E IMPONENTI SCOGLIERE, CI FARÀ SCOPRIRE COSA È SUCCESSO OLTRE UN MILIARDO DI ANNI FA
In viaggio alla scoperta del Lago Superiore
Circa 1,1 miliardi di anni fa, da quella che ora è la vetta del Summit Peak in Michigan (Stati Uniti), i nostri antenati poterono assistere a uno spettacolo naturale travolgente.
Si scatenò uno scontro epico tra vulcani, probabilmente il più violento della Terra, con fumarole, rocce fonde e colate laviche che dominavano l’orizzonte.
Il risultato di questa manifestazione geologica fu la creazione di una spaccatura che si estendeva per oltre 2mila km, dal Lago Superiore (in inglese Lake Superior, in francese Lac Supérieur) all’attuale Kansas a ovest e in direzione dell’Ohio a est.
Dalla fenditura iniziarono a emergere colate di basalto e magma incandescente che hanno poi generato vulcani a scudo di modeste dimensioni.
«Si formarono crepe e spaccature enormi», racconta Esther Stewart, geologa del Wisconsin Geological and Natural History Survey, dipingendo una scena di caos e magnificenza, «potevano essere lunghe chilometri, con la lava basaltica che sgorgava da esse».
Del resto, come diceva lo scrittore americano Robert Green Ingersoll «in natura non ci sono né ricompense né punizioni: ci sono conseguenze».
Una storia epica tra rocce e rift
«È un caso molto insolito», spiega Tyrone Rooney, professore di petrologia ignea e geochimica dell’Università statale del Michigan, descrivendo il peculiare flusso di lava nel bacino del Lago Superiore. Questo magma, a differenza di molte altre colate, ha riempito un bacino preesistente, creando colonne di basalto incredibilmente spesse e imponenti.
Il Greenstone Flow, un flusso di lava massiccio, ha scolpito rocce verdi e nere nella penisola di Keweenaw, creando uno spettacolo unico nel suo genere.
Un dibattito riguardo alla formazione delle montagne a est del rift mediocontinentale
Ebbene, secondo molti geologi, il rift mediocontinentale (zona di estensione della crosta terrestre dove due placche tettoniche si sono separate) sarebbe stato causato da un’esplosione interna, un pennacchio del mantello, una sorta di zampillo roccioso che ha sprigionato la sua energia verso l’alto, creando tensione e spaccando il terreno, un processo simile a quello che ha dato vita alle isole delle Hawaii (pensate a una bolla di cera che si solleva e si incrina all’interno di una lampada di lava).
Un mistero ancora circonda il movimento del continente
Altri, come Stewart, ipotizzano che queste formazioni montuose abbiano invertito la spaccatura. Altri ancora, come Rooney, credono che sia stato il continente stesso a muoversi ad alta velocità, causando un’accelerazione eccezionale (molto più rapida dei ritmi odierni) che ha portato a questo fenomeno.
«Questa è un’area di ricerca ancora attiva», sottolinea Rooney, evidenziando il mistero che ancora circonda il movimento del terreno.
Indipendentemente dalle cause, il rift mediocontinentale ha prodotto una massa di roccia vulcanica incredibile, oltre un milione di chilometri cubi in circa 30 milioni di anni, pari a quarantaquattro volte il volume di tutti i Grandi Laghi messi insieme. Questo è solo l’inizio della saga. Immaginate ora, se potessimo guardare al di sotto delle acque.
Cosa succede sotto al Lago?
«È incredibile ciò che si cela al di sotto del Lago Superiore», svela George Hudak, geologo senior dell’Istituto di ricerca sulle risorse naturali dell’Università del Minnesota.
Lo studioso descrive come strati di rocce sedimentarie si siano accumulate nel rift, nascondendo un vasto mare di magma. «Uno dei più grandi eventi magmatici mai avvenuti sulla Terra», aggiunge, sottolineando l’enormità e la grandiosità di questo passato vulcanico.
Questi sedimenti, derivati da quel tumulto vulcanico, hanno dato vita a luoghi iconici come le Apostle Islands e il Pictured Rocks National Lakeshore. Sono questi tesori nascosti, questi frammenti di storia antica, che rendono il passato geologico del Lago Superiore un viaggio epico tra montagne di roccia e paesaggi affascinanti.
Alla scoperta dei tesori nascosti tra rocce e cascate
«La Penisola Superiore del Michigan è un paradiso per gli amanti dei vulcani», afferma Rooney, accendendo la fantasia dei vulcanologi. Le Porcupine Mountains, affascinanti per la loro ricchezza di riolite (roccia vulcanica, di composizione felsica), offrono uno spettacolo di colate laviche visibili lungo la strada M-41, fino a Copper Harbor, nella contea di Keweenaw.
Qui, tra le formazioni rocciose, i visitatori possono scoprire le stromatoliti, fossili antichissimi che raccontano storie lontane di minuscole forme di vita.
Sulla punta della penisola di Keweenaw, a High Rock Bay, si delinea un incontro tra strati di conglomerato e colate laviche, un punto d’interesse per gli appassionati alla ricerca di agate preziose. Ma il viaggio vulcanologico non si ferma qui.
Le cascate Elliot Falls, che si gettano nel Lago Superiore, racchiudono segreti sedimentari provenienti da antiche attività vulcaniche, contribuendo alla bellezza del Pictured Rocks National Lakeshore.
Muovendosi oltre il Michigan, lungo la costa settentrionale del Wisconsin, i vulcanologi si imbattono nelle Potato River Falls e nel Copper Falls State Park, dove la transizione dalla roccia vulcanica a quella sedimentaria è un racconto visivo. Stewart indica altre gemme del Wisconsin: lo Saint Croix National Scenic Riverway, il Pattison State Park con la sua cascata regale, e l’Interstate State Park, teatro del fluire profondo del fiume St. Croix tra le falesie di basalto.
E il viaggio continua
Il viaggio prosegue a Duluth, Minnesota, e nella sua North Shore, un territorio selvaggio e misterioso. nella contea di Keweenaw. «Nei dintorni di Duluth, si possono osservare le prime intrusioni legate al rift mediocontinentale», sottolinea Hudak.
Luoghi come il Leif Erikson Park con le sue colate pahoehoe, simili a quelle delle Hawaii e dell’Islanda, il Palisade Head nel Tettegouche State Park, e le Gooseberry Falls, testimonianza di colate laviche che hanno modellato cascate e percorsi.
«Ma il mio posto preferito – svela Hudak -, è a est di Spirit Mountain, a Duluth. Lì, sotto la colata lavica numero uno, si percepisce l’impatto di un evento che ha cambiato il mondo. Un’esperienza davvero spettacolare».
Questo viaggio tra rocce e cascate, tra paesaggi sconvolgenti e misteri geologici, si rivela un’autentica epopea per gli appassionati di vulcani e avventurieri della storia terrestre. E, se come diceva Winston Churcill, «non si può ammirare la natura per procura», la descrizione di questi luoghi incantati suona decisamente come un invito alla partenza.
Fonte
National Geographic