martedì, Giugno 17, 2025

L’inquinamento dell’aria nei luoghi di lavoro e studio

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UNA RICERCA SULLA “VALUTAZIONE INTEGRATA DELL’ESPOSIZIONE AL PARTICOLATO INDOOR”, PRENDERÀ IN ESAME LE CORRELAZIONI TRA LE MISURE DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E LE CONDIZIONI MICRO CLIMATICHE IN AMBIENTI CONFINATI, COME QUELLI DI LAVORO E STUDIO

È sempre più necessario valutare gli effetti sulla salute dei livelli di particolato atmosferico in relazione al microclima nei diversi ambienti di lavoro al chiuso.

Per questi motivi, l’INAIL ha avviato lo studio “VIEPI – Valutazione Integrata dell’Esposizione al Particolato Indoor”. L’Istituto ha intrapreso il progetto insieme con ENEA, Sapienza Università di Roma, Università di Cagliari e CNR.

Per ENEA questo è il primo progetto sul tema della qualità dell’aria in ambienti confinati, come quelli di lavoro e studio. Il suo compito riguarderà, in particolare, l’analisi tossicologica del particolato ultrafine.

La composizione chimica del particolato ultrafine è materia complessa e oggetto di continue ricerche. Queste particelle sono costituite sia da una componente carboniosa (carbonio organico ed elementare) sia da una componente inorganica come solfati, nitrati, elementi in traccia e metalli.

Tutto questo è in relazione alla loro sorgente emissiva. Negli ambienti indoor, alcune importanti fonti di particolato ultrafine includono caminetti, fornelli a gas ed elettrici, fumi di cottura, riscaldamento a gas e fumo di tabacco.

Ricomprendono, tuttavia, anche strumenti di lavoro come fotocopiatrici, computer e stampanti.

Il progetto VIEPI negli ambienti di lavoro e studio

Una nuova indagine scientifica nell’ambito del progetto “VIEPI – Valutazione Integrata dell’Esposizione al Particolato Indoor” studierà le correlazioni tra le misure di particolato atmosferico e le condizioni micro climatiche negli ambienti indoor, per la comprensione delle implicazioni legate alle esposizioni lavorative.

Negli ultimi anni è emersa l’esigenza di approfondire le conoscenze sull’inquinamento indoor, soprattutto di fronte all’aumento di evidenze scientifiche sugli effetti dannosi per la salute dell’uomo. La concentrazione degli inquinanti, infatti, può variare nel tempo e dipendere dalla natura delle sorgenti, dalla ventilazione, dalle abitudini e dalle attività svolte dagli occupanti stessi.

Inoltre, l’esposizione è un aspetto fondamentale nella valutazione degli effetti dell’inquinamento dell’aria. Nei Paesi industrializzati, specialmente negli ambienti urbani, la popolazione trascorre più del 90% del tempo in ambienti chiusi, ossia casa, ufficio, auto, scuole.

Il progetto VIEPI studierà il particolato ultrafine, la frazione dimensionale che merita maggiore attenzione per la sua capacità di penetrare nel corpo umano, colpendo diversi organi. Queste particelle, costituite da un complesso cocktail di componenti chimici, possono esercitare la loro azione tossica sugli organi bersaglio.

Possono, pertanto, provocare patologie importanti perché generano stress ossidativo, indebolimento delle difese immunitarie e aumento delle infiammazioni delle vie aeree e dell’organismo in generale.

Di recente, è stato messo in luce come anche la presenza e il movimento degli individui costituiscano una sorgente importante di particolato indoor. Ciò si aggiunge alle altre sorgenti interne e alle infiltrazioni provenienti dall’esterno, in particolare dal traffico veicolare. Gli individui costituiscono, quindi, sia una fonte, sia un recettore dell’inquinamento stesso.

ENEA già al lavoro nei laboratori

Il team di ricercatori ENEA è già al lavoro in laboratorio per la coltura in vitro di cellule bronchiali umane sane. Una volta pronte, le colture cellulari saranno trasferite in un’aula di università e “respireranno”, per un intero giorno, la stessa aria di studenti e professori.

Sarà utilizzata una tecnica innovativa nel campo della tossicologia ambientale in vitro che permette un contatto diretto del sistema cellulare con l’aria dell’ambiente.

In questo modo, si riuscirà a studiare la potenziale tossicità di inquinanti ambientali in condizioni di reale esposizione umana e non più solo in laboratorio. Successivamente, le cellule bronchiali torneranno in laboratorio.

Qui il team di ricerca ENEA svolgerà test biochimici e molecolari per analizzare la risposta tossicologica legata all’esposizione all’inquinamento indoor.

Numero verde ONA

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