Il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie sia raccomandate, in atto dal 2013, ha ridotto la copertura vaccinale media nel nostro Paese, che è scesa sotto il 95%.
Copertura vaccinale media nel nostro Paese drasticamente ridotta
Soglia raccomandata dall’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati.
Il Decreto legge 7 giugno 2017 , n. 73, Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, convertito in Legge il 28 luglio 2017, dispone quali vaccinazioni sono obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati.
Com’è ormai noto, con l’entrata in vigore della legge, la vaccinazione diventa un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.
Bambini e ragazzi possono, invece, accedere alla scuola primaria e fare gli esami ma chi non è vaccinato può incorrere in sanzioni amministrative da 100 a 500 euro e la Asl attiva per questi un percorso di recupero della vaccinazione.
Sono esonerati dall’obbligo vaccinale bambini e ragazzi resi immuni a causa di una malattia naturale e coloro per i quali, a causa di specifiche condizioni cliniche, la vaccinazione presenta controindicazioni.
«Con la legge sui vaccini proteggiamo i nostri figli e le prossime generazioni», il commento di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute del governo uscente.
Con il Decreto vaccini, il numero di immunizzazioni obbligatorie nell’infanzia e nell’adolescenza è passato da quattro a dieci.
Uno studio pubblicato sulla rivista Academic Pediatrics, un giornale di impact factor intermedio, esclude la presunta pericolosità degli adiuvanti a base di alluminio – l’idrossido di alluminio – utilizzati nei vaccini, perché la quantità di alluminio nelle soluzioni iniettate – da 0,125 a 1,5 milligrammi – è inferiore a quella del cosiddetto alluminio ambientale, cioè quello che tutti i giorni assimila nutrendosi e respirando. Inoltre, sempre secondo la ricerca, l’alluminio non si accumula nel nostro organismo perché eliminato dall’attività renale. E non c’è nessuna relazione – afferma Skeptical Raptor – tra la concentrazione di alluminio e disturbi cognitivi o dello sviluppo.
Tesi sostenuta anche dal gruppo di ricerca dell’ospedale pediatrico di Boston, che ha confrontato le concentrazioni di alluminio presenti nel sangue e nei capelli di bambini sottoposti a copertura vaccinale e non vaccinati.
Gli adiuvanti a base di alluminio sono l’oggetto principale della protesta dei NoVax, che hanno ottenuto consensi anche dalla Lega di Matteo Salvini e del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio. I quali hanno espresso perplessità sulla Legge Lorenzin.
E si identifica con le idee del Movimento ma soprattutto con le sue il ministro della Salute del governo Conte, Giulia Grillo, la quale ha più volte affermato – scrive oggi il Corriere della Sera – che «non sono contraria però non ci deve essere l’obbligo» della profilassi vaccinale.
La strategia vaccinale del neo ministro pentastellato è quella dell’immunologo Guido Silvestri, noto ricercatore negli USA, il cui principio è quello, poi condiviso anche dalla Lega, di “vaccini sì, senza obbligo, con la persuasione dei cittadini”.
Movimento di opposizione per la perdita della disponibilità del proprio corpo
Intanto, il movimento che si oppone, nel mondo intero, alla pratica indiscriminata delle vaccinazioni di massa obbligatorie è inarrestabile. E sabato 2 giugno, scendono in strada uomini, donne, nonni, genitori e bambini, per prendere parte a una manifestazione planetaria che dall’Argentina alla Bulgaria, dall’Uruguay all’Ucraina, dagli Stati Uniti alla Serbia, dall’Australia al Cile, dalla Germania all’Italia, per ribadire il rifiuto dell’idea di “perdere la disponibilità del proprio corpo, assoggettando neonati e infanti a trattamenti medici invasivi e rischiosi, senza alcun riguardo per il principio di precauzione”.
Nel nostro Paese sono numerose le città che aderiscono all’iniziativa, da Genova a Padova, da Roma a Macerata, da Pescara a Bari.
Si chiama Freedom and Health – International Revolution for choise – il movimento internazionale che ha organizzato la seconda International Protest Against Mandatory Vaccination.
Una manifestazione priva di connotazioni politiche, che unisce milioni di persone in tutto il mondo a garanzia dei diritti fondamentali dell’individuo, che scendono in strada per difendere la libertà di scelta.
Sulla questione interviene l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, perché «in Italia, si è veramente esagerato. In particolare con la normativa interdittiva alla frequenza della scuola per i minori, compresi coloro che frequentano l’asilo nido e la scuola dell’infanzia. Infatti – continua Bonanni -, si vorrebbe impedire a questi bambini di entrare in asilo o nella scuola addirittura con l’intervento dei Carabinieri, per una condotta che, peraltro, sarebbe attribuibile ai genitori: mi sembra veramente un’assurdità per un Paese che ha enormi problemi di delinquenza organizzata, prima tra tutti la Camorra, la Ndrangheta e la Mafia. Strano che per il problema amianto, nelle scuole in particolare, – conclude il presidente dell’ONA – che è un cancerogeno assai dannoso, il ministro Lorenzin non abbia avuto la stessa solerzia nelle bonifiche».