RICORRE, OGGI, 28 APRILE 2023, LA “GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO”. DAL 2003 L’INTERNATIONAL LABOUR ORGANIZATION (ILO) CELEBRA L’EVENTO PER DARE VITA A UN MOMENTO DI RIFLESSIONE E CONFRONTO SULLE TEMATICHE DELLA PREVENZIONE SUL POSTO DI LAVORO
Ricorre, oggi, 28 aprile 2023, la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”. L’International Labour Organization (ILO), per dare vita a un momento di riflessione e confronto sulle tematiche della prevenzione, istituì la ricorrenza nel 2003.
Per Celebrare l’evento, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro scelse il 28 aprile per ricordare la data della promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, adottata nel 1981 (Fonte INAIL).
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha così commentato l’evento: «La tutela della salute e la sicurezza di tutti i lavoratori è un obiettivo centrale nelle politiche di promozione della salute e di prevenzione del nostro Dicastero». Ha, quindi, continuato: «Abbiamo riattivato di recente il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Un importante strumento di condivisione su un tema che considero di grande rilievo nella nostra agenda».
Ma oggi, si celebra anche la “Giornata mondiale per le vittime del lavoro e dell’amianto”.
“Liberi dall’amianto”, conferenza di Fratelli d’Italia
In previsione dei due eventi, ieri, 27 aprile, l’avv. Ezio Bonanni è intervenuto alla conferenza “Liberi dall’amianto”, promossa dal Dipartimento tutela vittime, di Fratelli d’Italia. L’incontro, organizzata dal gruppo parlamentare FdI al Senato, si è tenuto nella sala Caduti di Nassirya, a Palazzo Madama, a Roma
L’avv. Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nella circostanza, ha auspicato che «il governo istituisca con urgenza un tavolo interministeriale sulla questione amianto per affrontare, competenza per competenza, le questioni giuridiche, normative e previdenziali».
La strage della fibra killer: dati allarmanti, istituzioni assenti
Il presidente dell’ONA ha reso note le rilevazioni aggiornate dell’Osservatorio, a tutto l’anno 2022. Si parla di 2mila casi di mesotelioma, indice di mortalità al 93%, un numero di decessi che solo per questa neoplasia sfiora i 1.900 casi; 4mila sono i casi di tumore al polmone asbesto correlati, con un indice di mortalità dell’88% e, quindi, un numero di decessi che sfiora le 3.550 unità. Con le ulteriori patologie asbesto correlate si giunge a 7mila decessi, con oltre nuovi 10mila malati.
«Si continua a morire di malattie asbesto correlate», ha denunciato Bonanni. «Eppure, la politica tace e le istituzioni sono assenti. Una vera e propria emergenza, con 40milioni di tonnellate di amianto e materiali contenenti amianto ancora da bonificare».
Ma l’amianto non provoca solo dolorose e nefaste neoplasie. Alle vittime, infatti, non sempre sono riconosciuti i propri diritti. Servono, infatti, lunghissimi procedimenti giudiziari per ottenere i benefici amianto e i relativi risarcimenti.
«Altre norme ancora – ha aggiunto Bonanni -, hanno posto un limite temporale alla presentazione di domande per avere i benefici contributivi amianto, negando diritti già maturati. E, come ha sancito ultimamente la Corte di Cassazione con sentenza n. 2243/2023, quel termine non è legittimo e la questione va, ora, risolta».
Una raccomandazione alla premier
Pertanto, l’avvocato ha rivolto l’invito alla politica a risolvere, quanto prima, il problema della fibra killer. In particolare, Bonanni, ospite di Fratelli d’Italia, ha indirizzato a Giorgia Meloni la raccomandazione che la premier, «fortemente formata sui problemi sociali, possa avere a cuore il tema degli uomini e anche delle donne vittime dell’amianto. Donne che si sono ammalate solo perché hanno lavato le tute ai loro compagni di vita. Così come le migliaia di orfani, che subiscono le conseguenze di questa strage».