L’Italia per la prima volta ha un coordinamento nazionale per la meteorologia civile, che cambierà il panorama delle previsioni e dei servizi che dipendono da queste: si chiama ItaliaMeteo, l’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia.
Meteorologia civile mirata puntuale e specifica
Dalle autorità sul territorio, agli enti locali, all’operatore economico, al fornitore di servizi, ai singoli cittadini, tutti desiderano un servizio meteo mirato, puntuale e specifico. Una richiesta che può essere assolta con un servizio nazionale attivo che preveda strutture locali.
Con l’Agenzia ItaliaMeteo, istituita dalla Legge di bilancio 2017, l’Italia, per la prima volta, avrà un coordinamento nazionale per la meteorologia civile. Il nuovo polo di ricerca nel campo della meteorologia andrà, inoltre, a costituire un polo scientifico insieme con il Data centre del Centro europeo di previsioni a medio e lungo termine (Ecmwf).
Come sede dell’Agenzia è stata scelta Bologna, dove nel tempo è stato realizzato un sistema di infrastrutture e di centri di eccellenza nei settori della meteorologia e della geofisica; con un servizio meteo regionale che è il più antico e funzionale del Paese, inoltre l’Università emiliana si e sempre occupata di Fisica dell’atmosfera e di meteorologia. Bologna, poi, ospita le sedi del Cineca, il principale Centro di calcolo nazionale e del CNR che si occupano di meteorologia, clima e fisica dell’atmosfera e del Cmcc, il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici.
La nascita di ItaliaMeteo mette a sistema campi finora distinti, come la Protezione civile, il Servizio meteo nazionale, la ricerca ecc., sotto un’unica organizzazione, con componenti distribuite sul territorio, come in altri Paesi. Il contributo delle regioni sarà prezioso e sarà centrale la funzione di coordinamento dei servizi regionali.
Una direttrice tra gli attuali servizi meteo regionali con competenze istituzionali e la nuova Agenzia ItaliaMeteo è la norma del presidente del Consiglio dei ministri del 27/02/04, pubblicata su GU n. 59 dell’11/03/04, che assegna già al Dipartimento di protezione civile nazionale (Dpcn) le linee guida del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di Protezione civile.
Innovazione tecnologica, comunicazione, e formazione degli operatori
Una sfida, quella di ItaliaMeteo, che mette di fronte l’agenzia ad aspetti come l’innovazione tecnologica, la comunicazione, la formazione degli operatori, le continue esigenze di adattamento al cambiamento climatico, il supporto alla pianificazione e la gestione operativa delle situazioni di rischio.
La nuova legge affida a un Comitato d’indirizzo per la meteorologia e la climatologia, la vigilanza su ItaliaMeteo; il collegio, composto di tredici esperti del settore, di cui sette di nomina statale e sei regionale, avrà il compito di previsione e monitoraggio meteorologico e meteomarino e della relativa informazione alla popolazione, di ricerca e sviluppo applicate nel campo delle previsioni globali e ad area limitata.