venerdì, Dicembre 6, 2024

L’Umbria onora il buon cibo con The Edible Planet Summit

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DAL 16 AL 19 SETTEMBRE AVRÀ LUOGO A TODI E A PERUGIA IL PRIMO INCONTRO MONDIALE DEDICATO A TUTTO IL SISTEMA DEL FOOD

L’Umbria è pronta a ospitare, dal 16 al 19 settembre, The Edible Planet Summit, il primo summit mondiale in tema di cibo. Qui si incontreranno oltre centocinquanta esperti di livello internazionale. Lavoreranno insieme per definire strategie e linee guida al fine di traghettare l’attuale sistema del food verso un modello più sostenibile.

«Oggi un numero sempre maggiore di persone abbraccia nuove modalità di consumo, rendendosi garante della transizione verso un nuovo paradigma economico e culturale– precisa Sharon Cittone, fondatrice di Edible Planet Ventures e ideatrice dell’incontro-. Questa mobilitazione porta con sé l’idea di un sistema alimentare radicalmente diverso rispetto a quello attuale. Questo sistema deve rigenerare il pianeta, restituire alle persone la loro dignità e promuovere la salute di tutti. E in un pianeta con 9miliardi di individui da sfamare, le sfide sono tante e non più rimandabili. Innovare è importantissimo. Non riguarda semplicemente l’innovazione del prodotto, ma di tutto il processo agroalimentare, dalla trasformazione alla logistica, dal packaging fino alle grandi sfide climatiche. Ormai non è più tempo di indugiare».

L’idea è quindi quella di riunire il più alto numero di attori della food chain per affrontare, con tutti gli strumenti e le tecnologie a disposizione, i problemi critici legati alla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione e al consumo di cibo. «Il food system non comprende solo il cibo, ma anche energia, acqua e mette insieme tanti tipi di industrie– chiarisce Sharon Cittone-. Il nostro scopo è quello di cambiare i modelli lineari di business in modelli circolari o rigenerativi».

Criticità e opportunità del sistema agroalimentare

Così, durante questi tre giorni, i rappresentanti dell’industria alimentare e dell’agricoltura di tutto il mondo, compresi i Paesi in via di sviluppo, Ong, istituzioni internazionali come la Fao, influencer, politici, investitori e ricercatori universitari si confronteranno su diversi temi:

  • AgTech (Agriculture technology), biotech e agricoltura rigenerativa;
  • food waste, cioè lo spreco alimentare;
  • nuovi sistemi agricoli;
  • prodotti alternativi;
  • salute e nutrizione;
  • rinnovamento della politica e dei sistemi alimentari circolari.

I partecipanti esploreranno quindi le sfumature dell’innovazione alimentare e agricola e le opportunità. «Le criticità del sistema agroalimentare sono complesse e la frammentazione del sapere contribuisce a rallentare il progresso – continua Cittone-. Ogni Stato e multinazionale ha tra le sue priorità la food security, definendo delle proprie linee guida e dei propri obiettivi di sostenibilità. La verità, però, è che i problemi sono di tale portata che nessuno ce la può fare da solo. Serve un approccio che guardi da più punti di vista i problemi dell’attuale modello di produzione e consumo di cibo. È necessario disegnare un nuovo sistema alimentare progettato dall’uomo per l’uomo».

The Edible Planet Summit: obiettivi e partecipanti

Questo “ritiro rigenerativo” sarà un evento fortemente pragmatico, durante il quale i partecipanti verranno coinvolti in vari incontri one-to-one, attività di co-design, workshop e networking. Si utilizzeranno metodologie di design thinking per trovare i punti di connessione e le soluzioni per rendere il sistema alimentare più sostenibile.

«Abbiamo bisogno di dialoghi, non di monologhi – sostiene l’ideatrice dell’evento Sharon Cittone -. Dobbiamo cambiare le nostre azioni, costruire relazioni profonde e supportare gli sforzi reciproci. Solo se saremo in grado di lavorare assieme, armati di ambizione e di creatività, questi sforzi verranno ripagati».

Il confronto che avrà luogo al The Edible Planet Summit sarà utile a identificare soluzioni concrete. Saranno poi inserite nell’Edible Planet Charter, un documento che delineerà le strategie necessarie che tutti gli attori della filiera dovranno impiegare per raggiungere concretamente gli obiettivi dell’Agenda 2030. «Le sfide non sono più rimandabili –dichiara Sharon Cittone- bisogna innovare e trovare soluzioni concrete»

Tra coloro che prenderanno parte all’evento ci saranno Hunter Lovins, autore del libro “Natural Capitalism”, Mark Brand di “A Better Life Foundation”, Million Belay dell’AFSA (Alliance for Food Sovereignty in Africa), Marc Oshima, fondatore di AeroFarms, Jessica Fanzo, scienziata e docente alla John Hopkins University, e Alexandria Coari di ReFED, organizzazione no-profit che mira a porre fine lo spreco di cibo.

Umbria, il luogo prescelto di The Edible Planet Summit

Non a caso The Edible Planet Summit, per parlare di cibo e di rinnovamento agroalimentare, ha scelto l’Italia come location. L’evento punta, infatti, a promuovere il nostro Paese come centro nevralgico del panorama internazionale della Food Innovation. Si crea così anche un terreno fertile per la nascita di investimenti e progetti atti a fornire sostegno alla ripresa economica italiana.

In particolare è stato scelto il territorio ospitale dell’Umbria, luogo ricco di cultura e tradizione, ma soprattutto di eccellenze gastronomiche. «Si è lavorato per dare forma a un progetto in grado di coinvolgere, oltre ai massimi livelli nazionali, tutta l’Umbria – dichiara il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano-. Dalla Regione all’Università degli Studi, da Sviluppumbria al Parco 3A, dalle organizzazioni di categoria alle imprese, tutti sono la vera linfa dell’agroalimentare regionale».

Inoltre Sharon Cittone conferma come l’Umbria sia stata la scelta ovvia per un incontro che si incentra sul passato, sul presente e sul futuro del sistema alimentare. «C’è un rapporto così forte con le tradizioni, ma allo stesso tempo vi è anche un occhio attento verso il futuro e verso le possibilità che questo può offrire all’ecosistema alimentare –spiega -. È il luogo ideale per riflettere ed entrare in contatto con la natura, per tornare alle basi e costruire un domani migliore».

Chi è l’ideatrice dell’evento, Sharon Cittone?

Ma chi è Sharon Cittone, colei che ha organizzato questo importante appuntamento per il settore del food? Definita dalla rivista Forbes come una delle donne più potenti al mondo che plasmeranno il futuro del cibo, è fondatrice e CEO di Edible Planet Ventures. È la piattaforma olistica dove gli stakeholder della catena alimentare globale possono condividere know-how, risorse e best practice per favorire la transizione verso un sistema agroalimentare equo e sostenibile.

Infatti Sharon Cittone è convinta che per trasformare il sistema alimentare globale sia essenziale promuovere la cooperazione tra player a ogni livello della filiera, dal contadino a chi si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Questo è l’unico modo per coniugare qualità e innovazione, e nutrire, conservare e distribuire in modo più efficiente il cibo. Così, per conseguire questo obiettivo, ha ideato The Edible Planet Summit e, in precedenza, The Global Food Innovation Summit, per anni il più importante evento internazionale dedicato al futuro del cibo.

Attualmente fa parte del comitato consultivo del World Food Programme Italia dell’ONU. È membro fondatore del consiglio dell’associazione AgriFood-Tech Italia, ed è stata nominata Global Chair for Food Innovation del G100, una rete internazionale di più di cinquanta donne che ha lo scopo di incentivare la leadership femminile nel mondo. Inoltre è anche parte del team di NOW Partners, composto da imprenditori, innovatori ed esperti impegnati a combattere il cambiamento climatico e a proteggere il pianeta per le generazioni future.

Numero verde ONA

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