I ministri Cingolani e Franceschini hanno bocciato con decreto la messa in produzione di due trivelle di gas in una concessione in provincia di Chieti
“È espresso giudizio negativo di compatibilità ambientale per il “Progetto di sviluppo concessione Colle Santo”, e quello di “Messa in produzione del giacimento naturale di Colle Santo”. Lapidario l’articolo 1 del decreto del ministero della Transizione Ecologica, di concerto con il ministero della Cultura che danno giudizio negativo alle trivelle. Il “Giudizio di compatibilità ambientale”, espresso dai titolari dei suddetti dicasteri, Roberto Cingolani e Dario Franceschini, boccia i due progetti.
Un piccolo miracolo di inizio autunno
È un piccolo miracolo di inizio autunno all’Abruzzo, questo: i ministeri della Transizione Ecologica e dei Beni Culturali, guidati rispettivamente da Roberto Cingolani e da Dario Franceschini hanno bocciato la “Concessione Colle Santo” come inizialmente proposto dalla CMI Energia nel 2016.
Si tratta della messa in produzione di due pozzi di gas in una concessione che riguarda la provincia di Chieti. Interessa i territori dei comuni di Bomba – nella foto di copertina –, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta.

Le trivelle e il progetto di CMI Energia
Il progetto prevedeva la messa in produzione del giacimento di gas naturale “Colle Santo”. I pozzi sono denominati “Monte Pallano” 1 e 2 e sorgono nel comune di Bomba.
Oltre ai due pozzi “Monte Pallano”, la CMI Energia avrebbe successivamente perforato ulteriori due o tre pozzi estrattivi. Quindi avrebbe costruito un gasdotto di circa 21 km con tubatura di 20 cm di diametro, collegando Bomba a Paglieta. Infine l’impresa avrebbe realizzato una centrale di trattamento gas a Paglieta.
Cinque anni di scambio di carte bollate
Dopo cinque anni di carteggi, il parere espresso dal governo il 6 ottobre scorso, è stato negativo.
Fra i motivi della bocciatura, il fatto che il progetto avrebbe compromesso le aree protette del Bosco di Mozzagrogna (Sangro), del Lago di Serranella e delle Colline di Guarenna. Inoltre hanno espresso parere negativo la Regione Abruzzo e, in particolar modo, il Comune di Paglieta. E non ultime le numerose osservazioni inviate da pubblico, associazioni ambientaliste e dai Comuni di Altino, Atessa, Bomba, Roccascalegna, Mozzagrogna, Perano, Santa Maria Imbaro.
I pareri seguenti sono stati allegati al decreto e ne hanno costituiscono parte integrante
- a) il parere negativo della Regione Abruzzo reso con Deliberazione di Giunta Regionale n. 554 del 25 agosto 2016, acquisita con prot. 21460/DVA del 29 agosto 2016, costituito da 69 pagine;
- b) il parere negativo della Regione Abruzzo reso con Deliberazione di Giunta Regionale n. 30 del 24 gennaio 2018, acquisita con prot. 1902/DVA del 26 gennaio 2018; costituito da n. 20 pagine;
- c) il parere negativo n. 2848 del 26 ottobre 2018 della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS, acquisito con prot. 24383/DVA del 29 ottobre 2018, costituito da n. 116 pagine;
- d) il parere negativo del Ministero per i beni e le attività culturali, reso con nota prot. 3029-P del 31 gennaio 2019, acquisito con prot. 2309/DVA del 31 gennaio 2019, costituito da n. 7 pagine;
- e) il parere negativo della Regione Abruzzo reso con Deliberazione di Giunta Regionale n. 141 dell’11 marzo 2020, trasmessa con nota acquisita con prot. 23935/MATTM del 3 aprile 2020, costituito da n. 80 pagine;
- f) il parere negativo n. 75 del 26 marzo 2021 della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS, acquisito con prot.35413/MATTM del 7 aprile 2021, costituito da n. 82 pagine;
- g) il parere negativo del Ministero della cultura, reso con nota prot. 13153-P del 21 aprile 2021, acquisito con prot. 42457/MATTM del 23 aprile 2021, costituito da n. 16 pagine.
Per visionare il decreto clicca qui
Questa bocciatura è un altro passo in avanti nella salvaguardia del lago di Bomba.
Emerge sulla scia di vittorie precedenti contro le trivelle della Forest Oil nello stesso circondario. Ma anche grazie al gran lavoro fatto dal “Comitato di Gestione Partecipata del Territorio”, guidato da Massimo Colonna per oltre dieci anni.
È molto raro che il duetto Cingolani-Franceschini bocci una concessione e lo stop a Colle Santo deve essere motivo di celebrazione per noi. Spero che sia utile nel rafforzare le coscienze ambientali e lo spirito civico d’Abruzzo specie nelle generazioni più giovani.
In questo momento un pensiero di affetto e gratitudine va a Fabrizia Arduini. Indimenticabile mia compagna di viaggio nelle battaglie contro il Centro Oli e Ombrina Mare, Fabrizia si è adoperata anche contro Colle Santo e tanta energia ha posto nel voler salvare l’Abruzzo intero dalle trivelle.