“Transizione verde e gusto del futuro. Da soli non si può”, è il titolo della XIX edizione del Seminario Estivo di Symbola e la IX del Festival della Soft Economy.
L’1,2,3 e 7 settembre, la Fondazione Symbola pianifica il Festival della Soft Economy (vedi il programma a fondo pagina).
Come afferma il Manifesto di Assisi, la “transizione verde” è una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più sostenibili, più forti. E per questo più capaci di futuro.
Oggi, avere una chiara visione del futuro, significa essere consapevoli che affrontare con coraggio la crisi economica prodotta dalla pandemia da COVID19 e la crisi climatica è necessario.
Di questo se ne parla l’1,2,3 e 7 settembre, nel corso del Festival della Soft Economy, pianificato dalla Fondazione Symbola (vedi il programma a fondo pagina).
“Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato” Friedrich Nietzsche
La nostra sfida per il futuro
La Green Economy e l’Economia Circolare sono il cuore della nostra sfida per il futuro. Crescono le imprese che scelgono modelli sostenibili e aumentano la loro competitività con effetti positivi su fatturato, export e occupazione.
Ad affermarlo è la Fondazione Symbola, attraverso visioni, analisi e storie che spiegano perché l’Italia è tra le principali economie green d’Europa.
“È una sfida di enorme portata che richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali. Va portata avanti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”.
L’Europa ha accettato questa sfida – dichiara l’istituzione -, mobilitando importanti risorse per la coesione, la transizione verde, l’economia digitale e l’innovazione. E assumendo l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.
Il contributo dell’Italia alla “transizione verde”
L’Italia può dare un importante contributo in questa direzione – conferma la Fondazione – grazie alla sua capacità di tenere insieme competitività, ambiente e coesione sociale, innovazione e tradizioni antiche, empatia e tecnologia, bellezza, capitale umano e comunità.
Molte delle imprese italiane, nonostante la crisi prodotta dal Covid-19, non hanno rinunciato a innovare e scommettere sulla sostenibilità ambientale. Anzi, alcune hanno deciso di alzare la posta per essere ancora più competitive e resilienti. Il lavoro di queste imprese spinge il Paese verso frontiere avanzate della sostenibilità.
Italia campione europeo nell’economia circolare
Siamo, infatti, – asserisce la Fondazione – il campione europeo nell’economia circolare e nell’efficienza dell’uso delle risorse.
L’Italia, secondo i dati Eurostat, è in assoluto il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti: 79%. Il doppio rispetto alla media europea (solo il 39%) e ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei (la Germania è al 43%).
Nel complesso, il recupero di materiali nell’economia italiana comporta un risparmio pari a 23milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63milioni di tonnellate di CO2. Si tratta di valori equivalenti al 14,6 % della domanda interna di energia e al 14,8% delle emissioni climalteranti (2018).
«Il Next Generation EU e quindi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – sono cruciali per affrontare la crisi e costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa. E la transizione verde è il suo cuore insieme alla coesione e al digitale».
Affrontare con coraggio la crisi climatica
Inoltre, come attesta, infatti, il Manifesto di Assisi, promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento, “affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.
FESTIVAL DELLA SOFT ECONOMY
MERCOLEDÌ 1 SETTEMBRE
ore 11,00 – 13,00
LE AZIONI DEL MANIFESTO DI ASSISI
per una nuova Italia
in collaborazione con la Rivista di San Francesco di Assisi
GIOVEDÌ 2 SETTEMBRE
ore 11,00 – 13,00
BOSCHI E FORESTE NEL PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)
per una filiera nazionale forestale, del legno arredo e delle costruzioni
in collaborazione con Coldiretti, Legambiente, Uncem
VENERDÌ 3 SETTEMBRE
ore 11,00 – 13,00LA RINASCITA DELLE AREE INTERNE
quali suggestioni dall’esperienza AttivAree?in collaborazione con Fondazione Cariplo
MARTEDÌ 7 SETTEMBRE
ore 11,00 – 13,00
BORGHI, COMUNITÀ E TERRITORI
legge 158/17 e Pnrr: per un’Italia che fa l’Italiain collaborazione con Anci Piccoli Comuni, Borghi più belli d’Italia, Camera di Commercio delle Marche, Coldiretti, Federparchi, Legambiente, Uncem