È uno dei più grossi carichi di rifiuti speciali mai bloccati dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e monopoli (Adm), in collaborazione con i Carabinieri per la tutela dell’Ambiente (Noe), di Perugia.
15 tonnellate di rifiuti speciali, non dichiarati come tali
Le tonnellate sono state scoperte all’interno di un container di proprietà di una società umbra che opera nel settore del trattamento delle scorie. Il carico era diretto al porto di Ancona, per essere poi imbarcato su una nave, destinazione Turchia.
I funzionari delle Dogane sono stati insospettiti da irregolarità riscontrate nei documenti di accompagnamento della spedizione. Dopo un approfondito controllo della merce presso la sede della ditta, coadiuvati da tecnici dell’Arpa Umbria, l’ingente carico di rifiuti speciali è stato posto sotto sequestro presso la sede stessa della società.
Ulteriori verifiche dei tecnici dell’Arpa Umbria sono previste anche nei prossimi giorni.
L’operazione portata a termine dal Noe e dalle Dogane ha messo fine a un business milionario.
Il legale rappresentante della società esportatrice è stato denunciato per traffico illecito di rifiuti e di falso ideologico.
Il traffico di rifiuti e la tutela dell’ambiente
L’accaduto dei rifiuti Umbria non è purtroppo un caso isolato. Quando si parla di smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese si è spesso costretti a citare un fenomeno che reca ingenti danni all’ambiente e agli esseri viventi che lo abitano: ecomafie.
Eppure lo smaltimento corretto dei rifiuti è una tra le più importanti azioni di salvaguardia dell’ambiente. La tutela ambientale è fondamentale anche per proteggere la salute delle persone.
Per questo motivo l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, sono in prima linea per la tutela del benessere del pianeta, oltre che delle vittime.
Tra le prestazioni che mette a disposizione ai cittadini l’ONA ci sono i servizi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.