sabato, Settembre 30, 2023

Tartarughe nel laghetto del parco, Earth: “Basta abbandoni”

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L’ASSOCIAZIONE EARTH DENUNCIA GLI ABBANDONI DI TARTARUGHE A ROMA. LE TRACHEMYS STANNO COLONIZZANDO IL LAGHETTO DEL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI: A RISCHIO L’ECOSISTEMA E LE TARTARUGHE NOSTRANE

Nel Parco degli Acquedotti a Roma, nel VII Municipio, si stanno riproducendo le tartarughe Trachemys. La causa è nella cattiva prassi degli abbandoni da parte di persone che hanno comprato questi animali nei negozi e poi non se ne sono prese cura.

Le tartarughe Trachemys sono considerate animali dannosi, perché entrano in competizione con le tartarughe nostrane, le Emys, molto più timide e fragili. Si tratta di specie aliena, perché originaria delle Americhe: principalmente Stati Uniti, Messico, Sud America e isole caraibiche.

tartarughe parco
Parco degli Acquedotti a Roma

Riproduzione nel laghetto, ecosistema a rischio

Lo scorso aprile, l’associazione Earth ha incontrato la dirigenza dell’Ente Parco degli Acquedotti perché questi animali erano in pericolo per la siccità che aveva quasi prosciugato il laghetto.

In tale occasione Earth aveva sottolineato la necessità di impedire che le tartarughe raggiungessero la terra morbida per deporre uova apponendo una rete di recinzione del laghetto“. Così l’associazione ambientalista, in una nota di luglio.

L’auspicio è che non si arrivi mai agli abbattimenti, perché per questa eventualità Earth annuncia sin da subito un’azione legale per salvaguardare gli animali.

tartarughe
Tartaruga Emys

Tartarughe Trachemys, dannose per le specie nostrane

Le Trachemys sono tartarughe aliene all’Italia, ossia estranee al nostro habitat ma in grado di colonizzarlo e modificarlo a discapito delle altre specie. Sono tartarughe onnivore e il loro regime alimentare comprende insetti, piccoli anfibi, pesci, vegetazione acquatica ed anche alcuni tipi di vegetali. Le Trachemys sono robuste e adattive, vivono infatti sia sulla terra che in acqua.

In alcuni Paesi sono diffuse come animali da compagnia. Tra questi Paesi c’è anche l’Italia, che però dal 2019 ne ha vietato il commercio e la detenzione in casa da parte di privati. Eccezion fatta soltanto per coloro che ne abbiano denunciato il possesso al ministero dell’Ambiente. Si tratta di animali voraci, in grado di modificare l’ecosistema in cui vivono e non ne è permessa la riproduzione.

Numero verde ONA

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