SCIENCE BASED TARGETS INITIATIVE (SBTI) HA APPROVATO LE SOLUZIONI ADOTTATE DA DANFOSS PER RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA E RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AGENDA ONU 2030
La multinazionale danese Danfoss fa sapere che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (ossia Greenhouse Gases – GHG), sono conformi con i criteri e le raccomandazioni stabiliti dall’organismo internazionale SBTI.
Obiettivi prefissati dall’accordo di Parigi, per prevenire l’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta.
Il Target Validation Team di SBTI ha determinato che il progetto di Danfoss è in linea con le limitazioni all’1,5 ºC del riscaldamento globale.
Infatti, l’azienda ha stabilito di ridurre le emissioni di almeno il 46,2% entro il 2030, in conformità con le direttive 1 e 2 della norma ISO 14064 “Greenhouse gases”.
Allo stesso tempo, per raggiungere l’obiettivo Net Zero, Danfoss afferma che ridurrà le emissioni del 15% nel rispetto della direttiva 3 della ISO 14064.
Diventare “partner carbon neutral” preferito
«Danfoss ha realizzato una solida base di Environment, Social, Governance (ESG), per raggiungere l’obiettivo del 2030 – ha dichiarato Kim Fausing, presidente e CEO di Danfoss -. Il nostro principio basato sulla scienza estende i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni di GHG oltre la nostra attività. Riflette la nostra continua dedizione ad agire sui cambiamenti climatici e diventare il “partner carbon neutral” preferito sia dei nostri fornitori sia dei clienti».
A marzo scorso, Danfoss ha annunciato di aver raggiunto il suo obiettivo di sviluppo sostenibile con nove anni di anticipo. Generando, nel periodo 2007 – 2021, il doppio del prodotto, con lo stesso consumo di energia.
Quindi il gruppo scandinavo ha affermato che avrebbe messo la sostenibilità al centro della sua strategia Core & Clear 2025. E mira ad assumere posizioni di rilievo nell’ambito di decarbonizzazione, circolarità, diversità e inclusione.
Maggiore trasparenza nell’operato. Chi si preoccupa vince
«I nostri clienti, i dipendenti e il pubblico richiedono sempre più trasparenza e una maggiore azione di ESG – ha affermato Martin Rossen, responsabile della comunicazione e della sostenibilità del gruppo Danfoss -. Le aziende non possono cavarsela semplicemente dicendo che stanno facendo. Devono documentare l’operato. L’obiettivo basato sulla scienza fornisce un vantaggio competitivo alle aziende che si preoccupano e agiscono veramente. Il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan una volta ha detto che vince chi si preoccupa. E noi crediamo che le aziende che si preoccupano vincono».
Danfoss è sulla buona strada per realizzare il suo quartier generale Carbon Neutral di 250mila m2 a Nordborg, non lontano da Sønderborg. Lo stabilimento di Nordborg è stato una delle tappe dei ministri intervenuti a Sønderborg durante la 7a Conferenza Globale Annuale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), sull’efficienza energetica, che si è svolta dal 7 al 9 giugno scorsi.
Sviluppo sostenibile: le attività del gruppo Danfoss
Il gruppo danese si occupa di refrigerazione, aria condizionata, riscaldamento, conversione di potenza, controllo del motore e di macchine industriali, attrezzature automobilistiche e marittime elettrificate. Punta su soluzioni di efficienza energetica e sull’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili.
Fornisce anche soluzioni per l’energia rinnovabile, come solare ed eolico, nonché infrastrutture di energia distrettuale per le città.
Nata nel 1933, Danfoss è di proprietà familiare, impiega più di 40mila persone, serve clienti in oltre cento Paesi con l’ausilio di 95 fabbriche in tutto il mondo.
Nella foto di copertina Copenhaghen capitale della Danimarca.