UNA STRUTTURA MILITARE SORGERÀ NEL PARCO NATURALE DI MIGLIARINO-SAN ROSSORE-MASSACIUCCOLI. VIBRATE LE PROTESTE DEL PRESIDENTE DEL PARCO E DEGLI AMBIENTALISTI.
Il Parco naturale toscano di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli è stato scelto dall’attuale presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, per accogliere una struttura militare.
L’opera sarà realizzata con i fondi del PNRR, come riportato dal Dpcm del 23 marzo scorso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Sarà Coltano, nei pressi di Pisa, ad ospitare la base militare. Utilizzare così i fondi del PNNR è subito apparso insensato, visti gli annunci del governo nei mesi scorsi.
Annunci che assicuravano la loro destinazione, almeno in buona parte, alla transizione ecologica dell’Italia.
Invece, si apprende adesso che essi saranno investiti per distruggere una parte importante e preziosa del nostro patrimonio paesaggistico, per sostituirlo, addirittura, con una enorme base militare.
Al governo è sfuggito, inoltre, un piccolo particolare: Coltano sorge all’interno del Parco naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.
Un Dpcm per accelerare le procedure dell’ennesima cementificazione
Si è servito di un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il governo per deliberare la cementificazione di un’area vastissima situata all’interno di un Parco nazionale. Probabilmente per accelerare le procedure.
Poiché si tratta di “opera destinata alla difesa nazionale”, la nuova cittadella militare può essere costruita in una zona vincolata senza richiedere alcuna autorizzazione.
Il progetto è già stato autorizzato, sebbene il Parco e gli enti locali abbiano espresso parere negativo. Saranno sacrificati alberi, fauna e terreni agricoli.
Un progetto impattante e imposto dall’alto
La costruzione della nuova struttura militare è subito sembrata una imposizione. Il governo, dopo aver individuato delle opere destinate alla difesa nazionale, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 marzo scorso che sarà realizzata «una struttura funzionale – si legge nel testo del decreto – dedicata per il gruppo intervento speciale del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del Centro cinofili, centri di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, impegnati nell’attività antiterrorismo e nella sicurezza delle rappresentanze diplomatiche a rischio, nonché nelle attività delle forze speciali e delle forze per operazioni speciali delle Forze armate».
La decisione è stata assunta in virtù del decreto-legge 77/21 (convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108) “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”.
Cittadella militare, istituzioni e associazioni escluse dalla decisione
Sulla realizzazione della base militare è mancato non solo un percorso di partecipazione con le istituzioni e la cittadinanza, ma anche una discussione pubblica sull’impatto ambientale.
Un impatto che interesserà un’area di circa 730mila mq, occupata in passato da edifici militari.
Si sarebbe dovuto, pertanto, pensare a un recupero dell’area militare già esistente, evitando ulteriori cementificazioni e la distruzione del patrimonio naturalistico del Parco naturale.
Scendendo nei dettagli, si apprende che la costruzione della base militare nell’ex Centro radar di Coltano prevede:
- 729mila mq di nuovi fabbricati,
- una pista di atterraggio per elicotteri,
- laboratori, magazzini, palestre
- due poligoni di tiro,
- infermeria, mensa, 18 villette
- caserme,
- centri di addestramento,
- uffici, piscine e officine.
Il parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli
È un’area naturale protetta istituita con una legge regionale della Toscana nel 1979. Il Parco si estende sul territorio della fascia costiera pisana e lucchese e comprende:
- il lago di Massaciuccoli,
- la tenuta di San Rossore,
- le foreste di Tombolo, di Migliarino e della Macchia Lucchese,
- le foci dei fiumi Serchio, Arno e Fiume Morto.
La tenuta di San Rossore si estende su una superficie di 4.800 ettari. Altre tenute di notevole importanza sono quelle di Migliarino, di Tombolo e di Coltano. Quest’ultima presenta una variegata biodiversità.
Il presidente del Parco, Lorenzo Bani, ha dichiarato che l’impatto della base sull’area naturale protetta sarà “devastante” e che la zona è sottoposta a vincolo paesaggistico e vincolo ambientale.
Bani, nei mesi scorsi, ha più volte detto che il progetto non è sostenibile, nonostante ciò, il Parco si è trovato il progetto imposto dall’alto.
Ciò a dispetto della necessità di piantare alberi per contrastare il cambiamento climatico, necessità condivisa dal ministero della Transizione ecologica.
Il sospetto è che la transizione sia solo un bluff e la trovata della costruzione della base militare lo conferma in pieno. In realtà, non si desidera tutelare il paesaggio italiano, ma incrementare le aree militari e gli investimenti sulla guerra, ossia soldi e distruzione.