LE RISORSE MINERARIE IN FONDO AGLI OCEANI ATTIRANO L’AVIDITÀ DI TANTI UOMINI D’AFFARI E DANNEGGIANO IRREVERSIBILMENTE I FONDALI MARINI
L’oceano profondo, quello di un blu così blu da sembrare nero, è una porta affascinante verso l’incognito. Sì, perché nonostante sia solcato e sondato, buona parte rimane sconosciuto. Allo stesso modo del nostro pianeta, di cui oltre due terzi della sua superficie è per gran parte sconosciuto, inesplorato.
I fondali marini sono un mondo dove la vita segue regole diverse dalla superficie. Difatti, le specie si sono adattate negli anni a condizioni difficili. Per questi motivi, sotto gli oceani c’è un equilibrio fragilissimo. Essi svolgono un ruolo vitale per la regolazione del nostro clima e sono pieni di risorse.
Gli oceani e le loro risorse
Sono proprie le risorse di questi ad attirare uomini d’affari senza tanti scrupoli. Moltissime aziende, infatti, stanno iniziando l’estrazione mineraria in regioni oceaniche rimaste fino ad oggi totalmente incontaminate.
Trivelleranno fondali alla ricerca di metalli e minerali, come cobalto, litio e nichel, fondamentali per produzione di batterie per dispositivi elettronici.
Ma questa pratica avrà rischi e conseguenze che, anche se riguardano il profondo del mare e non appaiono immediatamente evidenti, devono essere considerati.
Il valore potenziale dell’estrazione mineraria in alto mare è stimato tra i 2 e i 20miliardi di dollari.
È molto, ma se guardiamo all’economia marittima generale, che con queste attività estrattive sarebbe compromessa gravemente, notiamo che i numeri sono ben più alti.
Il WWF si oppone alle trivellazioni
La ricchezza degli oceani è imparagonabile e passa troppo spesso inosservata. Va dall’assorbimento di CO2 alla protezione delle coste dall’erosione, arrivando al turismo e alla pesca.
A beneficiarne sono Stati e comunità costiere, oltre che ognuno di noi. Il WWF attraverso inchieste, lavoro di lobby e report, sta denunciando e facendo pressioni sui tavoli di lavoro e sulle aziende.
Ciò perché prima di portare avanti ulteriori trivellazioni si faccia luce sui rischi reali e le ancora troppo numerose incognite. Eppure basterebbe immergersi, senza temere che l’acqua entri negli occhi e li faccia bruciare, tenerli aperti e guardare cosa accade sul globo terracqueo.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per portare avanti azioni concrete. Clicca qui se vuoi partecipare all’operazione salva oceani