NEL 2007 LA CITTADINA DANESE DI SØNDERBORG HA SVILUPPATO “PROJECTZERO”. IL PROGRAMMA CHE HA COINVOLTO CITTADINI, IMPRESE, ISTITUZIONI, SOCIETÀ DI SERVIZI PUBBLICI, HA L’OBIETTIVO DI RAGGIUNGERE LO “ZERO NETTO” DI EMISSIONI ENTRO IL 2029. E RIDURRE I COSTI DELLE BOLLETTE
Case basse e variopinte, affacciata sul Mar Baltico, è Sønderborg, in Danimarca, quasi al confine con la Germania.
Nel 2007, un gruppo di cittadini lungimiranti, prima ancora che la crisi climatica diventasse una priorità nelle agende dei governi di quasi tutti i Paesi del mondo, ha appianato “ProjectZero”.
Un partenariato pubblico-privato che ha lo scopo di sviluppare conoscenze e competenze per ridurre le emissioni di carbonio.
Net Zero entro il 2029
L’obiettivo di cittadini, imprese e politici locali è raggiungere lo “zero netto” di emissioni entro il 2029. Un anno di anticipo sull’Agenda ONU 2030 e rispetto alle cento città europee che hanno sottoscritto l’impegno.
In quindici anni, Sønderborg, i cittadini, le imprese, le istituzioni educative e le società di servizi pubblici hanno sviluppato un efficiente programma energetico senza compromettere affidabilità ed economia.
Per esempio durante i mesi freddi i residenti riscaldano le proprie abitazioni grazie alla rete energetica distrettuale di teleriscaldamento. Sfruttando, quindi, il calore prodotto in eccesso delle aziende. Oppure utilizzando il calore generato da grandi centrali di cogenerazione – cioè in grado di produrre allo stesso tempo anche energia elettrica – bruciando biomasse. Il calore generato dall’acqua riscaldata a 55ºC arriva, poi, nelle case attraverso tubazioni. Si aumenta, così, il rendimento e si abbattono i costi.
Come pure in città è stato incentivato l’uso di auto elettriche, che gli utenti ricaricano di notte per ridurre la pressione sul consumo di energia.
Anche il traghetto che collega Sønderborg alle isole di Ærø e Als è elettrico. Le eliche sono spinte da un “pacco” batterie, che permette al ferry di navigare per oltre 50 miglia nautiche, pari a 92 Km, con una singola ricarica. Un record mondiale ottenuto dalla multinazionale Danfoss, azienda familiare che si occupa di raffreddamento, riscaldamento e altre soluzioni tecniche che qui ha sede e che ha prodotto gli accumulatori di “Ellen”, il ferryboat.
Da 700mila tonnellate di anidride carbonica (circa 9,2 tonnellate di CO2 pro capite), oggi Sønderborg vanta quasi il 52% di riduzione totale delle emissioni.
Sønderborg “capitale globale dell’efficienza energetica”
Un piano, “ProjectZero”, che ha ricevuto riconoscimenti a livello planetario.
Infatti, a giugno Sønderborg, soprannominata “La capitale globale dell’efficienza energetica” da Fatih Birol, direttore esecutivo dell’International Energy Agency, ha ospitato la “7th Annual Global Conference on Energy Efficiency”. La Conferenza Annuale Internazionale sull’Efficienza Energetica, pianificata dall’Agenzia Internazionale dell’Energia e dal ministero del Clima, dell’energia e dei servizi pubblici della Danimarca.
Delegazioni dei quarantuno Stati membri dell’IEA, dall’Africa, all’Oriente, dalle Americhe all’Europa – tutte tranne la delegazione italiana – si sono riunite qui, per discutere di efficienza energetica.
Tra gli argomenti trattati anche l’offerta e la domanda di petrolio, gas e carbone, le tecnologie per le energie rinnovabili, i mercati dell’elettricità, l’accesso all’energia, la gestione della domanda e molto altro.
Sønderborg città modello per il resto del mondo
Sono stato invitato alla Conferenza di Sønderborg insieme con colleghi giunti da mezzo mondo per documentare l’avvenimento.
Ho approfittato, quindi, per conoscere meglio una delle città più sostenibili del pianeta e dalla quale il resto del mondo può trarre ispirazione per facilitare la transizione verde.
Un’azione rilevante in “ProjectZero” lo ha l’amministrazione comunale, sollecitando la popolazione locale a cambiare le proprie abitudini e a distaccarsi dal sistema energetico basato sulle fonti fossili.
Sindaco Erik Lauritzen, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ha fissato il termine per raggiungere gli obiettivi climatici a livello globale. Secondo la IEA, entro il 2030 sarà possibile tagliare i consumi annuali dell’equivalente del fabbisogno energetico della Cina. Sønderborg ha dichiarato che raggiungerà l’obiettivo Net Zero entro il 2029: ci spieghi qual è il piano che la sua amministrazione ha stabilito per raggiungere questo obiettivo.
«ProjectZero si basa sull’ispirare cittadini e aziende a prendere parte alla transizione verde. E molti lo hanno già fatto. Lungo il percorso, le emissioni di CO2 sono state quindi ridotte di oltre il 50%. Abbiamo infatti raggiunto il 51,7 per cento nel 2020 e presto sarà pubblicato il risultato per il 2021. Viene fatto attraverso miglioramenti dell’efficienza energetica nelle case, cooperative edilizie, aziende e nello stesso palazzo del Comune di Sønderborg. Nonché convertendo la produzione di calore, elettricità e gas da fonti di energia verde, solare, eolico e biogas».
Sønderborg ha svoltato verso la neutralità carbonica già dal 2007, con la nascita di ProjectZero. In questi quindici anni, cittadini, imprese, istituzioni, società di servizi pubblici hanno sviluppato una visione comune: implementare un sistema energetico che non facesse uso di energia da combustibili fossili, senza compromettere l’affidabilità e il rapporto costo-efficacia. Da cosa nasce, secondo lei, questa lungimiranza?
«ProjectZero si basa su singolo cittadino e aziende, che assumono una maggiore responsabilità verso le proprie azioni. ProjectZero dovrebbe motivare e rendere più facile questo comportamento. Non deve avvenire per imposizione. ProjectZero aiuta fornendo le conoscenze necessarie. Questo accade, tra l’altro, nelle scuole e nelle istituzioni, dove bambini e ragazzi imparano a conoscere clima, innovazione e sostenibilità. Abbiamo anche sviluppato una serie di piattaforme che consentono a proprietari di case, residenti, inquilini, negozi, aziende e scuole di risparmiare energia e convertirsi all’energia rinnovabile».
Mentre a Sønderborg era in corso la “7a Conferenza globale sull’efficienza energetica“, lei ha sottoscritto con l’amministrazione di Chicago un protocollo d’intesa di cooperazione in merito all’efficienza energetica. Cosa stabilisce questo protocollo?
«Sønderborg e la città di Chicago condivideranno, tra le altre cose, le conoscenze sulle soluzioni ad alta efficienza energetica. Inoltre, presenteremo casi concreti che possano ispirare il modo in cui le soluzioni danesi possano essere implementate a Chicago. Le due città devono scambiarsi visite e organizzare seminari e workshop congiunti. Secondo il programma, il primo punto all’ordine del giorno è quello di esaminare le possibilità di efficienza energetica di un edificio pubblico a Chicago.
È l’inizio di una collaborazione più globale?
«Sønderborg vuole mostrare al mondo intero il percorso climatico intrapreso. Questo è il motivo per cui abbiamo presentato domanda (all’Unione Europea – ndr) e siamo stati selezionati tra le cento città intelligenti e a impatto climatico zero. Il comune di Sønderborg fungerà da modello per il resto del mondo. Senza proclami, ma semplicemente con la convinzione fondamentale che possiamo utilizzare la nostra energia molto meglio di quanto facciamo oggi».
Sindaco Lauritzen, è convinto che ProjectZero avrà successo? Secondo lei, Sønderborg sarà un esempio reale e concreto da seguire?
«Sì, certo. Ma abbiamo ancora molto da fare per raggiungere gli obiettivi. Ciò significa che dobbiamo continuare a lavorare adottando l’efficienza energetica. Nelle case e nelle imprese, mediante ristrutturazioni e conversione al teleriscaldamento e pompe di calore. Dobbiamo creare trasporti ecologici servendoci di più automezzi elettrici. C’è anche bisogno di investire nel biogas e nei parchi eolici. Noi andiamo avanti e possiamo insegnare ad altre città come possono realizzare al meglio la transizione verde».
Il programma ZEROfamily
Sono varie le soluzioni adottate nella città scandinava per migliorare l’efficienza energetica in diversi settori.
ProjectZero, ha sviluppato, per esempio, il programma ZEROfamily. Tra il 2010 e il 2014 un consulente ha visitato più di 1.400 case private, informando le famiglie su come diventare più efficienti dal punto di vista energetico.
Queste hanno investito migliorando l’isolamento delle pareti esterne delle case, sostituendo le finestre con infissi a taglio termico, eliminando gradualmente caldaie a gasolio e a gas e passando al teleriscaldamento e alle pompe di calore. Nonché l’installazione di impianti fotovoltaici e batterie integrati nel tetto.
Il risultato è che il 62% delle famiglie visitate che ha adottato le suddette misure ha risparmiato fino al 60% sui consumi di energia.
Le cooperative e le associazioni edilizie
Anche le cooperative edilizie di Sønderborg stanno investendo nel clima. Dal 2018, le sei associazioni edilizie senza scopo di lucro del posto hanno completato più di 190 progetti di rinnovamento energetico. Hanno investito oltre 25milioni di euro in efficienza energetica ed energia solare, nonché conversioni dal gas al teleriscaldamento o alle pompe di calore e nella nuova illuminazione a LED.
In futuro, ha spiegato Hans Peter Hollaender, Direttore della SOBO Housing Association, si potrà immagazzinare energia verde dalle celle solari fotovoltaiche nelle batterie e utilizzare l’elettricità solare nelle abitazioni anche la sera e nei giorni nuvolosi.
L’Energy Patrol
Alle scuole è lasciato il compito di trasformare gli studenti in partecipanti attivi alla transizione della società verde “dalla scuola materna al dottorato di ricerca”. Una pattuglia di otto studenti, l’“Energy Patrol”, visita le scuole della città e in ogni classe spiega cos’è la CO2 e perché è importante ridurre le emissioni. La “Pattuglia dell’Energia”, inoltre, segnala all’insegnate se ci sono computer, monitor, smartboard (lavagna elettronica) e luci accesi senza che ce ne sia bisogno. Questo consente all’insegnante di replicare alla classe come può migliorare.
La Certificazione ZERObutik o ZEROshop
La Certificazione ZEROshop è iniziata nel 2008, premiando i negozi che hanno ridotto le proprie emissioni di CO2 di un minimo del 10%. Un adesivo verde in vetrina indica che il negozio è attento al clima e all’ambiente. Questo incentiva gli acquirenti attenti al clima a concedere la propria preferenza a quel negozio rispetto a un negozio non certificato.
La maggior parte degli esercizi commerciali ha optato per il sistema di teleriscaldamento locale. Inoltre ha installato nuove luci a LED dotate di sensori di movimento per ridurre ulteriormente il consumo di energia. Beneficiando, quindi, del risparmio sulle bollette.
Da segnalare un panificio e macelleria in stile americano che per ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2, invece di lasciare il forno acceso tutto il giorno, cuoce tutto il pane al mattino e poi lo spegne fino al mattino seguente.
ZEROsport. Impianti sportivi ad alta efficienza energetica e carbon neutral
Più di un terzo dei residenti di Sønderborg svolge attività sportive. Gli oltre trenta impianti della città partecipano attivamente alla transizione verde, grazie agli sforzi congiunti di ProjectZero e del Comune.
I concetti di ProjectZero, nel 2007, hanno ispirato anche i manager sportivi di Sønderborg. I quali si sono concentrati interamente su nuove funzionalità e design moderni delle strutture, per raggiungere gli obiettivi di carbon neutral. Riducendo, nel tempo, le bollette energetiche del 50%. A cominciare dal “Palazzetto della cultura e dello Sport”.
La parola d’ordine è sempre la stessa: efficienza energetica.
Queste le aree di intervento:
- ottimizzazione delle fonti di riscaldamento, come pannelli solari termici per acqua calda sanitaria e riscaldamento a pavimento
- maggior utilizzo della luce naturale disponibile
- fotovoltaico per la produzione di energia elettrica integrato sul tetto
- efficiente protezione solare delle pareti
- illuminazione a LED, con sensori
- ventilazione naturale con recupero di calore e raffrescamento.
- monitoraggio frequente del consumo di energia e acqua
- teleriscaldamento verde.
Come hanno risposto le principali associazioni sportive del posto
La struttura del Sønderborg Rowing Club, club di canottaggio, è stata costruita nel 1935 dall’architetto Mundt. Completamente ristrutturato nel 2019/2020, oggi l’edificio ricava l’energia elettrica dall’impianto fotovoltaico montato sul tetto. È ben isolato in termini di pavimento, tetto, pareti, finestre, ventilazione. Una pompa di calore attira il calore dal mare di Alssund, vicino alla struttura.
Il consumo annuo energetico è sceso da 18 tonnellate di emissioni di CO2 l’anno a 1,9 tonnellate.
Il Circolo Ippico Broager aveva registrato nel 2010 un consumo di elettricità pari a 40mila kWh.
Il nuovo maneggio, ultimato a dicembre 2020, è coibentato secondo le più recenti normative. È riscaldato con pompa di calore aria-acqua. Per l’illuminazione il club ha scelto le lampade a LED. Non solo, la luce può essere accesa a zone e, su parti di tetto, hanno posizionato pannelli trasparenti per sfruttare la luce del giorno. Nonostante l’edificio sia stato ampliato del 20%, il consumo di elettricità, nel 2021, è di soli 21mila kWh, con un risparmio del 47,5%.
Concludendo, «il carburante principale – come ha detto Brian Motherway, presidente dell’IEA, al nostro microfono, giocando sulla parola carburante -, oggi è l’energy efficiency, l’efficienza energetica -. È questo il nostro messaggio oggi, per il futuro. È il primo campo di azione sul quale concentrarci. Perché così potremmo ridurre le emissioni e realizzare nuove energie. Ma è necessario che le multinazionali aumentino gli investimenti in questa area».
PHOTOGALLERY SØNDERBORG
Le foto sono di Gianni Avvantaggiato