Priolo, Melilli e Augusta, il cosiddetto “Triangolo della morte”, insieme con Siracusa, Floridia e Solarino, coprono una delle aree siciliane a più elevato rischio industriale. E parte proprio dal Comune di Priolo l’iniziativa di offrire alla gente servizi gratuiti, in sinergia con l’Osservatorio Nazionale Amianto.
Nasce a Priolo uno sportello ONA
È una strage che continua! Sicilia, dal 1998 al 2015, sono 1361 i casi di mesotelioma rilevati. Per fermare l’eccidio della fibra killer l’Osservatorio Nazionale Amianto apre uno sportello a Priolo Gargallo.
«I cittadini potranno rivolgersi fisicamente presso il Comune di Priolo Gargallo ai numerosi volontari dell’ONA», ha commentato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente nazionale dell’associazione; l’assistenza medica, gratuita, sarà curata dal dott. Pippo Gianni, medico legale e medico internista e componente del comitato tecnico scientifico nazionale ONA Onlus. «Fondamentali – continua Bonanni – sono i controlli sanitari al fine di ottenere la diagnosi precoce delle patologie asbesto correlate e, quindi, l’intervento tempestivo, oltre alla tutela legale».
L’on. Pippo Gianni, anche sindaco di Priolo, «fiero di poter continuare ad essere un medico al servizio dei miei concittadini», asserisce di essere «il primo sindaco ambientalista e con l’Osservatorio Nazionale Amianto trasformeremo l’isola nella prima regione italiana deamiantizzata e fermeremo la strage della fibra killer».
Secondo il Registro dei mesoteliomi della Regione Siciliana, tra il 1998 e il 2014, la provincia che ha avuto maggiori insorgenze di mesotelioma è stata Palermo, con 364 casi, seguita da Catania con 247 e Siracusa con 201 casi.
«Il 60 per cento delle morti per asbestosi a Palermo è legato all’esposizione all’amianto di operai del Cantiere Navale», afferma Domenico Mirabile, responsabile Cgil medici Palermo. «Per quanto riguarda la prevenzione, ancora si fa poco. La legge 10 obbligava i Comuni a dotarsi di piani sull’amianto. Su ottantadue Comuni del palermitano, solo venti hanno approvato i piani».
A Palermo sono già nove i processi, sette celebrati e due in dirittura di arrivo, istruiti in meno di 10 anni, per il decesso di 145 dipendenti dello stabilimento di Fincantieri. Quasi 400 le parti offese e solo 3 imputati, gli ex direttori dei cantieri navali. Nel 1992 l’azienda ammise che c’erano stati 1.750 lavoratori esposti, per oltre dieci anni, al rischio amianto.
L’inchiesta “Mare rosso” della Procura della Repubblica di Siracusa, invece, avviata nel 2003, portò all’arresto di diciassette persone tra dirigenti e dipendenti dell’ex Enichem con l’accusa di “associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito d’ingenti quantità di rifiuti pericolosi contenenti mercurio”; un altro filone di indagini coinvolge la Montedison, proprietaria dell’impianto di Cloro Soda, rea di aver scaricato in mare oltre 500 tonnellate di mercurio dal 1958 al 1980.
«L’ondata dei decessi» commenta l’avv. Fabio Lanfranca, legale di parte civile della Cgil, che assiste quasi tutte le famiglie delle vittime della fibra killer alla Fincantieri, «nella peggiore delle ipotesi, sappiamo che può ancora aumentare, dal momento che la malattia si può manifestare fino a 30-35 anni dopo Complessivamente i morti per amianto alla Fincantieri sono oltre 300 ma più della metà dei casi sono caduti in prescrizione e non potranno avere giustizia».
«È necessario fermare questa strage», manifesta Calogero Vicario, coordinatore regionale ONA Sicilia. «Sarò disponibile notte e giorno con i volontari dell’ONA per farmi promotore della necessità non solo della bonifica, ma anche della prevenzione, terapia e cura delle patologie asbesto correlate. Ringrazio l’on. Pippo Gianni, il quale come sindaco ambientalista e tutore della salute e già parlamentare nazionale sono ormai quasi 10 anni che ha preso a cuore la battaglia dell’ONA. Lo sportello nazionale amianto dell’ONA Onlus sarà articolato in tutta la Sicilia, comune per comune e assicurerà un servizio gratuito a tutta la collettività»
Lo Sportello Nazionale Amianto di ONA Onlus di Priolo Gargallo opera in piena sinergia con la sede nazionale per assicurare i seguenti servizi, gratuiti:
- assistenza tecnica per le bonifiche dei materiali di amianto
- assistenza medica per la prevenzione, terapia e cura
- assistenza legale per rendite, prepensionamenti e risarcimenti
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