DAL 22 NOVEMBRE È IN VIGORE UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA MINISTERO DELLO SPORT E I GIOVANI E MINISTERO DELL’AGRICOLTURA PER L’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE AGRICOLO. STANZIATI 7MILIONI DI EURO
È stato firmato il 22 novembre scorso il Protocollo d’intesa per l’istituzione del Servizio Civile Agricolo. A siglarlo, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Il Servizio Civile Agricolo coinvolgerà circa un migliaio di giovani nel primo anno. Questo grazie a un investimento di 7milioni di euro per la “promozione e sviluppo dell’agricoltura, in particolare quella sociale”.
In sostanza si vuole offrire ai giovani la possibilità di “acquisire competenze trasversali che aumentino le prospettive di occupabilità in ambito agricolo e agroalimentare, promuovendo e potenziando la conoscenza delle pratiche e della cultura contadina”.
Servizio civile agricolo, ambiti di attuazione
Sono diversi e vari i possibili ambiti di attuazione dei progetti di Servizio Civile Agricolo. Si va dall’agricoltura sociale alla promozione dei corretti stili di vita alimentari; dal sostegno a iniziative finalizzate alla riduzione dello spreco di alimenti, alla conoscenza della cultura contadina; fino alla tutela dei prodotti agricoli e alimentari italiani.
“Il Servizio Civile agricolo – ha sottolineato il ministro Abodi – è una meravigliosa opportunità di cittadinanza attiva, un allenamento alla generosità sociale, un’esperienza umana che merita di essere vissuta e può lasciare un segno positivo nella vita di una persona“.
I giovani nel comparto dell’eccellenza italiana
“Insieme al ministro Abodi, che ringrazio per la collaborazione – ha dichiarato invece il ministro Lollobrigida – abbiamo deciso di impegnarci per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere e contribuire alla crescita di questo straordinario settore. Un comparto strettamente legato all’eccellenza delle nostre produzioni, della nostra trasformazione e distribuzione. In questo modo diamo la possibilità ai giovani di apprendere il significato vero e proprio della “qualità” italiana. E toccare con mano le nuove tecnologie e l’innovazione che stanno sempre più caratterizzando le imprese agricole”.
Ora non resta che attendere il bando di progettazione per il reclutamento dei volontari, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane.