Si è svolto a Bari un importante appuntamento culturale intitolato “La scienza e la tecnica raccontate”; l’evento è stato organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) in collaborazione con altre due realtà di rilievo nel campo scientifico italiano cioè l’Ordine dei Geologi della Puglia e l’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna.
Promuovere la comunicazione in materia scientifica
L’iniziativa è stata promossa con il fine di promuovere la comunicazione in materia scientifica, presentando tre libri scritti da importanti studiosi italiani esperti di Scienza della Terra, rischio sismico ed estinzione dei dinosauri, temi interessanti dai quali però troppo spesso i giovani prendono le distanze.
Grazie però ad eventi come quello celebrato a Bari si offre l’opportunità a tutti di poter conoscere bene la storia del nostro pianeta e soprattutto i rischi in cui incorre la società moderna per quanto concerne i terremoti e altri fenomeni naturali.
Il primo dei tre testi presentati è stato scritto da Giuseppe Gisotti, presidente onorario della SIGEA e si intitola “La fondazione delle città”; il libro è una dichiarazione dell’autore in merito al poco interesse degli italiani nei confronti degli eventi calamitosi, tema scottante visto che la comunicazione e l’informazione sui rischi che corriamo ogni giorno dovrebbe essere di fondamentale importanza (a proposito di comunicazione potresti leggere anche questo articolo).
Alessandro Amato, geologo e sismologo di fama internazionale che dirige la ricerca presso l’INGV (istituto nazionale geofisica e vulcanologia), è l’autore del secondo libro presentato con il titolo di “Sotto i nostri piedi”.
Il secondo libro presentato tratta un tema molto particolare, cerca infatti di incoraggiare i lettori a non dare troppo credito ai cosiddetti ciarlatani che diffondono false informazioni sui fenomeni sismici, interessante è anche il modo con il quale l’autore mette in evidenzia che i social network rappresentano la principale causa della diffusione di cattiva informazione.
“Il meteorite e il vulcano” la mancanza della cultura scientifica
Il terzo ed ultimo volume presentato durante l’evento avvenuto a Bari si intitola “Il meteorite e il vulcano”. Sembra, dal nome, il titolo di una fiaba ma è invece un testo scritto da Aldo Piombino, geologo e blogger scientifico.
In questo libro viene trattato un tema molto particolare, cioè la mancanza evidente nella società di una cultura scientifica solida. Questo, secondo Piombino, è uno dei fattori determinanti della crisi italiana, una crisi che non si limita a rientrare solo nei parametri economici ma bensì anche in quelli sociali e culturali.
Anche in questa occasione così come nel libro di Amato, i lettori vengono esortati a non promuovere materiale scientifico inattendibile ma piuttosto, come è giusto, a dare grande spazio a materiale che fa riferimento a fonti attendibili.
Il blogger scientifico ha poi sorpreso i presenti con una diretta e chiara affermazione: «È demenziale applicare alla Scienza la democrazia: la Scienza è una datocrazia, perché si può dire tutto e il contrario di tutto, ma se e solo se quello che si sostiene rispetta i dati».
Invitando ancora una volta il pubblico a fare affidamento solo ed esclusivamente a dati scientifici provati.