AL MUSEO DELLA MONTAGNA DI TORINO, DAL PROSSIMO 12 APRILE, SI POTRÀ VISITARE LA MOSTRA DAL TITOLO “SCALARE IL TEMPO”, UN’ESPOSIZIONE DI OGGETTI E DOCUMENTI AUDIOVISIVI ORIGINALI DEL CINEMA DI MONTAGNA
La montagna ha conquistato il cinema già da tempo. Lo dimostra la collaborazione storica del Museo della Montagna con il Trento Film Festival. Da questo sodalizio è nata la tappa torinese della mostra dal titolo “Scalare il tempo”, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino.
Il progetto espositivo è stato prodotto dal Festival in una importante occasione: il suo settantennale. La mostra, che sarà inaugurata mercoledì 12 aprile 2023 al Museo della Montagna di Torino, racconta l’evoluzione delle fortune del cinema di montagna.
Un’evoluzione osservata in relazione ai cambiamenti della società italiana dalla seconda metà del Novecento ad oggi. Ciò attraverso l’esperienza della prima rassegna al mondo di cinema di montagna, avventura ed esplorazione, istituita a Trento nel lontano 1952. Il Festival di Trento è nato subito dopo il Festival del Cinema di Venezia ed è il primo al mondo a carattere tematico.
Scalare il tempo, la montagna in mostra
Il Festival di Trento ha rappresentato, e ancora rappresenta, un saldo punto di riferimento internazionale. L’accoglienza della critica e del pubblico, le caratteristiche delle produzioni, l’approccio di cineasti e tecnici, sono alcuni degli elementi raccontati nella mostra.
L’esposizione si snoda attraverso i materiali dell’archivio del Festival stesso. Ma anche attraverso le collezioni della Cineteca e delle Raccolte Iconografiche del Museo e della Cineteca Centrale del Club Alpino Italiano.
In mostra ci sono installazioni sonore, visive e interattive che restituiscono le atmosfere di un tempo insieme a quelle di oggi. Ciò grazie anche alle suggestioni di oggetti e documenti audiovisivi originali, come le storiche macchine da ripresa del Club Alpino Italiano.
Arricchiscono la mostra i materiali dell’Archivio K2 del Museo e i brani di pellicole che hanno fatto la storia della cinematografia di montagna. E anche i manifesti d’arte che hanno caratterizzato le diverse edizioni dalle origini.