QUASI 5MILA PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’EVENTO ORGANIZZATO A MILANO CON IL FAMOSO MISTICO INDIANO, SADHGURU, FONDATORE ANCHE DEL MOVIMENTO #SAVESOIL
“Il vostro benessere e la vostra malattia, la vostra gioia e la vostra infelicità, vengono tutti dall’interno. Se cercate il benessere, guardate dentro di voi”. Questo è l’insegnamento che Sadhguru, il famoso guru indiano, vuole condividere a tutto il mondo, compresa l’Italia.
Ad ascoltare le sue parole oltre 4300 persone che si sono riunite all’Allianz Cloud di Milano nel pomeriggio di domenica 1 ottobre. Nonostante l’elevato costo del biglietto, che variava da cento euro ad addirittura novecento euro, la folla dei seguaci non ha voluto perdere l’occasione di prendere parte a “Sadhguru a Milano – Incontra, interagisci e medita“, una delle più grandi meditazioni di massa, guidata passo per passo.
«Lo scopo della meditazione – sostiene Sadhguru – è creare l’ambiente interiore necessario perché tu viva con gioia, pace e possa sviluppare la tua genialità».
Il grande evento di meditazione a Milano
Il mistico indiano si è presentato sul palco, con la sua solita lunga barba bianca, il turbante e l’abito tradizionale blu, accolto da canti e dalla performance di ex allievi della Isha Samskriti, un sistema scolastico ideato da Sadhguru in cui gli studenti sono immersi nelle arti classiche indiane come stile di vita.
Poi è giunto il momento delle parole. Seduto a gambe incrociate sul palco ha dato inizio a cinque ore di testimonianza durante le quali ha illustrato il cuore del suo “credo” e il potere trasformativo dello yoga e della sua pratica di meditazione Isha Kriya che, secondo Beth Deaconess Medical Centre della Harvard Medical School, è in grado di ridurre l’ansia del 36% dopo 6 settimane.
Una dimostrazione è stata data proprio durante l’evento con 15 minuti di meditazione collettiva. Infine il Guru ha risposto alle domande del pubblico. In particolare uno degli spettatori ha espresso la sua preoccupazione per la situazione di tensione nel mondo e il clima di guerra attuale.
«Se non rendi la tua mente in pace come potresti rendere il mondo in pace – ha risposto Jagadish Vasudev, il vero nome di Sadhguru –. Il problema del mondo sono gli esseri umani, perché non sanno gestire la loro mente. Quello che succede nel mondo è frutto di quello che accade dentro di noi, per cui siamo tutti invitati a prendere il controllo del corpo, della mente, delle emozioni e delle energie, e vivere una vita gioiosa e appagante».
Sadhguru, il mistico indiano amato dalle star
Definito da Il Post un “guru neoliberale per tempi neoliberali”, il mistico con più di 11 milioni follower è amato anche da molte star alla ricerca del senso della vita, sia internazionali, come gli attori Will Smith e Matthew McConaughey, sia italiane.
«A che serve, anzi, a chi serve chiedersi qual è il significato della vita? – chiarisce Sadhguru – Qual è il significato del sole che sorge, di un fiore che sboccia, del sorriso sul viso di un bambino? È solo la mente umana che deve trovare un senso per fuggire alla follia».
L’incontro con gli artisti della musica italiana
Sempre a Milano ha incontrato, in un evento più ristretto sul tema “La creatività e la meditazione”, organizzato al Moysa, l’hub culturale fondato dal produttore musicale Shablo, gli artisti italiani Irama, Joan Thiele, Alessandra Amoroso, Roshelle, Venerus, Mace, Rkomi e Ghali. E proprio quest’ultimo chiede perché “sperimentiamo momenti di felicità?”.
«Perché parli al plurale? – ha risposto Sadhguru – Pensi di sapere quello che provano gli altri? Non facciamo questo errore, perché ci sono solo esseri umani individuali. Altrimenti si fa il gioco di chi vuole inserirci in qualche gregge: quando succede, in nome della religione o altro, l’uomo ha fatto nella storia le cose più terribili. Quindi ricordiamo sempre che ognuno ha sufficiente intelligenza per creare il proprio mondo.
Tutti abbiamo gli stessi bisogni, come mangiare e dormire, ma i nostri desideri sono diversi. Come trovare la felicità? Perché devi trovare la felicità? Quando eri bambino eri felice, poi cos’è successo? Il problema è la capacità cerebrale che la maggioranza degli esseri umani non sa gestire».
Ha poi voluto affrontare il delicato tema del credo. «Perché questo bisogno di credere? Perché non puoi essere sincero e dire: quel che non so, non so – continua -. Ma preferiamo credere. E a quel punto non accettiamo chi crede in qualcosa di diverso. Il processo spirituale avviene quando realizzi che non sai niente di questa vita e allora inizi a cercare. Una persona spirituale è un ricercatore. Un credente crede e basta. Ma la confusione è meglio delle conclusioni».
La storia di Sadhguru, il “Guru ignorante”
Da qui nasce anche il nome con cui è conosciuto. Sadhguru significa infatti “il Guru ignorante”, scelto perché si è sempre sentito diverso dagli altri: sapeva di non sapere nulla mentre gli altri sembravano sapere tutto.
All’età di 25 anni ha però avuto un’esperienza mistica che lo ha spinto a dedicarsi esclusivamente alla meditazione e allo yoga.
«Era il 23 settembre del 1982 – racconta -. Mentre ero su una collina seduto su una pietra ho avuto una rivelazione. Per tutta la vita ho pensato, questo sono io. Ma da quel momento l’aria che respiravo, la roccia su cui ero seduto, l’atmosfera intorno a me: tutto era diventato me».
Ha così cominciato a girare per il mondo per diffondere il suo “metodo” di meditazione. Infatti, fin da piccolo fu abituato a viaggiare per il Paese dato che il padre era un dipendente delle Ferrovie indiane. Non ha quindi perso questa sua attitudine, che è diventata uno dei suoi “marchi di fabbrica”. È riuscito così a farsi ascoltare in diversi forum mondiali, come le Nazioni Unite, l’Unesco e la Banca Mondiale, e ad attirare persino l’attenzione di Google e Microsoft.
«Se tu senti una bella battuta cosa fai? – ha dichiarato Sadhguru in un’intervista a Sky TG24 –Vai a casa e la ripeti a te stesso o racconti la barzelletta a chi ami, alle persone a cui tieni? La verità è che vuoi condividerla con chi ami. Il problema è che io sono innamorato di tutti nel mondo, e voglio raccontarla a tutti».
Nel 1992 crea la Fondazione Isha e un anno più tardi realizza un grande ashram, una comunità all’interno della quale si praticano riti iniziatici e religiosi, nel sud dell’India. Poi nel 2017, Sadhguru riceve il Padma Vibhushan, il secondo più alto riconoscimento civile del governo indiano.
L’impegno del Guru per il pianeta: #SaveSoil
Non è la prima volta che il Guru indiano arriva in Italia per trasmettere il suo importante messaggio. Sadhguru aveva già visitato l’Italia lo scorso anno durante il suo viaggio in moto di 30mila chilometri, durato cento giorni, per il movimento #SaveSoil (Salva il suolo), di cui è il fondatore.
Durante l’itinerario ha avuto modo di incontrare politici, celebrità e influencer, con cui ha dibattuto di temi ambientali e del grave problema della desertificazione.
«Il danno che causiamo all’ambiente è una conseguenza di come siamo dentro di noi – spiega-. Se ci rendiamo conto che mantenere il nostro clima interiore è nelle nostre mani, capiremo anche che agire per l’ambiente è nelle nostre mani».