LA RIVOLUZIONE GREEN PARTE DAL SUD ITALIA CON PROVVEDIMENTI NORMATIVI AD HOC SUL TEMA DELLE RINNOVABILI IN ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA
La rivoluzione green parte dal Sud Italia con normative ad hoc delle energie rinnovabili nelle Regioni di Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria tra le prime a legiferare sul tema.
«Quelle del Sud sono state anche le prime regioni a sostenere la legge base numero 8/2020 — la cui origine normativa risiede in una direttiva europea sulle rinnovabili — testo di conversione di un decreto che ha introdotto nel nostro ordinamento il concetto di autoconsumo collettivo e di comunità energetica». A sottolinearlo è Edi Lala, fondatore di Multicompel Technology, con sede in Abruzzo e attiva su tutto il territorio nazionale.
Ormai da anni, nel Sud Italia si sostengono comunità di “prosumer”, ossia i produttori-consumatori di energia generata da fonti rinnovabili.
Rivoluzione green: la chiave è l’energia solare
La chiave della transizione al Sud può avvenire sfruttando la fortuna di avere la maggiore disponibilità di risorsa solare, che può rendere le aziende veramente competitive con i giusti modelli di sviluppo.
La legge regionale della Puglia già prevede un contributo erogato tramite bando pubblico per la predisposizione del progetto di comunità energetica e di tutta la documentazione necessaria nelle fasi preliminari di costituzione.
I buoni esempi della rivoluzione green
In Campania un buon esempio è quello di San Giovanni a Teduccio. In questo quartiere di Napoli, infatti, attraverso una partnership tra Legambiente e Fondazione Famiglia di Maria, è nata la prima comunità energetica solidale d’Italia che sostiene 40 famiglie in condizioni di estrema povertà.
Un altro esempio è nel comune di Villetta Barrea (L’Aquila), nel cuore del Parco Nazional d’Abruzzo. Qui è stato realizzato il primo progetto italiano di “comunità a impatto energetico quasi zero”. Scopo raggiunto con la riqualificazione di una piccola centrale idroelettrica, grazie ad una collaborazione pubblico-privato che vede il coinvolgimento diretto dei cittadini.
Poi ci sono le comunità energetiche in Sicilia a Ferla (Siracusa) dove è nata la prima comunità energetica dell’Isola ed a Sferro (Catania). E poi ancora in Sardegna a Nule (Sassari), a Villanovaforru (Cagliari) ed a Ussaramanna (Medio Campidano).
Vantaggi dell’energia da fotovoltaico
Gli impianti fotovoltaici di ultima generazione permettono di abbassare notevolmente i costi in bolletta, arrivando ad abbattere questi costi fino anche all’80%.
Un impianto fotovoltaico porta infatti significativi risparmi, ed a volte anche un guadagno. Infatti questo avviene se si opta per il meccanismo dello “scambio sul posto” (SSP). Esso permette di rivendere al GSE l’energia prodotta in eccedenza rispetto al proprio fabbisogno energetico.
Inoltre con i sistemi di accumulo (le batterie) è possibile utilizzare successivamente l’energia prodotta e non autoconsumata, così da avere sempre una scorta di energia verde. Quest’ultima tornerà utile quando sarà buio oppure in giornate non abbastanza soleggiate.
Un altro vantaggio è che il fotovoltaico aumenta il valore degli immobili perché contribuisce in modo significativo all’efficientamento energetico di case ed aziende.
Case green, verso gli obiettivi 2030
L’obiettivo internazionale è che dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi immobili residenziali dovranno essere a emissioni zero provenienti da combustibili fossili. Per gli edifici non residenziali l’obbligo invece scatterà a partire dal 2028.
Inoltre, entro il 2030 i consumi energetici medi dovranno essere ridotti del 16% negli immobili residenziali più inquinanti; entro il 2035 la riduzione dovrà essere al 22%. Per gli edifici non residenziali invece la riduzione dovrà essere del 16% entro il 2030 e del 26%.
Entro il 2040 stop anche agli impianti di riscaldamento a combustibili fossili (le vecchie caldaie inquinanti). Mentre l’obbligo di installazione dei pannelli solari riguarda: dal 2030 gli edifici residenziali nuovi, dal 2025 gli edifici pubblici e i non residenziali di grandi dimensioni.