È STATO PRESENTATO IL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CITTÀ-PARCO A TRIGORIA (ROMA). UN MODO PER PROMUOVERE LA RIGENERAZIONE URBANA ANCHE NEL SUD DELLA CAPITALE. UNO SPAZIO DEDICATO ALLA FORMAZIONE, ALLA RICERCA, ALLA CURA E AL DIALOGO INTERGENERAZIONALE CHE AFFONDI LE SUE RADICI NELLA NATURA E TRAGGA ISPIRAZIONE DALLO SPAZIO CIRCOSTANTE
L’iniziativa di rigenerazione urbana sarebbe a firma degli specialisti del Campus Bio-Medico di Roma. L’obiettivo è quello di creare un’area verde che faccia da ponte di collegamento tra il tessuto urbano di Trigoria e la Riserva Naturale di Decima Malafede.
Il progetto sarebbe già stato presentato nella sala delle Bandiere del Campidoglio, sede amministrativa e di rappresentanza di Roma Capitale, all’attenzione del sindaco Roberto Gualtieri. Un’iniziativa che mirerebbe alla riqualificazione urbana in chiave sostenibile, promuovendo anche un messaggio di tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Rigenerazione urbana e ambiente: un progetto per la città
Masterplan One Health è il nuovo progetto presentato dal Campus Bio-Medico di Roma al Comune per la riqualificazione del paesaggio urbanistico di Trigoria.
Si tratta di un programma di sviluppo a servizio della comunità e della scienza, con lo scopo di proseguire il percorso di rigenerazione urbana e trasformazione sociale, economica e ambientale della periferia a sud di Roma. E allo stesso tempo, soddisfare la crescente domanda di offerta formativa e di servizi di cura e assistenza rivolti al territorio.
Il piano, il cui plastico è stato svelato per la prima volta alla presentazione ufficiale del progetto in Campidoglio, comprende anche un ampliamento del polo medico e universitario.
«Siamo onorati di presentare il Masterplan One Health, un progetto della città e per la città […] rigenerazione integrale e infrastrutturale di un pezzo della nostra Capitale. Il concept e la visione a lungo termine ci hanno consentito di porre le basi per rendere visibili e concreti i primi risultati: da qui è nato il CUBO, Cultural Box, il nuovo incubatore di innovazione e competenze che da settembre dello scorso anno ospita ingegneri, esperti di sostenibilità, infermieri, la futura classe dirigente, ricercatori e medici che cureranno pazienti e si faranno carico di relazioni con i malati e i familiari. Con il completamento di questo polo sanitario e di formazione internazionale vorremmo realizzare un grande laboratorio a cielo aperto per promuovere in modo concreto una cultura One Health», ha spiegato nel corso dell’evento Domenico Mastrolitto, direttore generale del Campus Bio-Medico.
Sostenibilità e ricerca attraverso la rigenerazione urbana
L’obiettivo del Campus Bio-Medico è quello di promuovere allo stesso tempo sostenibilità e ricerca. Il polo universitario situato nel sud della Capitale, infatti, da tempo offre attività di formazione universitaria attraverso tre facoltà dipartimentali: Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health con circa 3mila studenti iscritti ai quattordici corsi di laurea attivi.
Non solo, anche attività di assistenza, attraverso il Policlinico Universitario con 31mila accessi al Pronto soccorso, 28mila ricoveri, 1,4milioni di prestazioni ambulatoriali.
E, infine, attività di ricerca scientifica, orientata alla bio-medicina, bio-ingegneria, robotica. Oltre ad aree correlate alle scienze per la vita con cinquantatré unità di ricerca, oltre venti laboratori e 400 ricercatori.
Il Masterplan One Healt vuole porre l’accento proprio sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente, incitando i cittadini di Trigoria a una maggiore consapevolezza sulla tematica. Ma anche sulla rilevanza della ricerca in ambito medico, a volte non adeguatamente evidenziata.
Proprio grazie al dedito lavoro di medici e scienziati si raggiungono nuove conoscenze anche nel campo delle terapie ai mali incurabili del XXI secolo. La tutela della salute – obiettivo comune alla ricerca scientifica – e salvaguardia dell’ambiente sono due tematiche legate più di quel che possa sembrare.
Ambiente e salute: l’amianto insegna
La forte correlazione tra ambiente e salute è stata dimostrata negli anni anche con il tema amianto. Questa sostanza all’epoca “miracolosa”, infatti, si è rivelata un killer silente, che tutt’oggi miete moltissime vittime. L’avv. Ezio Bonanni, pioniere nel suo ruolo e sulla tematica, nonché presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), negli ultimi venticinque anni si è occupato attivamente della tutela legale delle vittime di questa sostanza pericolosa. Il suo largo utilizzo, infatti, e gli ulteriori interessi economici alla base di quest’industria, negli anni hanno rallentato la bonifica, che in Italia è ancora in corso.
L’amianto ha dimostrato come le sostanze tossiche agiscono allo stesso tempo sulla salute pubblica e sull’ambiente. Le polveri e le fibre rilasciate da questo materiale nell’aria, infatti, restano sospese causando potenziali pericoli. Non solo per lo sviluppo di flora e fauna nell’ambiente, ma anche sulla salute umana, determinando la diffusione di quasi un’epidemia di casi di patologie asbesto correlate.