«La Regione Puglia ha avviato, nelle more dell’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti urbani, una programmazione impiantistica a sostegno e chiusura del ciclo dei rifiuti da raccolta differenziata, affidandone l’esecuzione, come da normativa, all‘Ager (Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti)».
La Giunta approva il Piano strategico dell’Ager
siglata intesa con i gestori di cinque impianti privati per la raccolta dell’organico
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Gianni Stea, dopo la sottoscrizione di una bozza di intesa tra l’Amministrazione regionale, il direttore generale Ager, Gianfranco Grandaliano e i gestori di cinque impianti privati di compostaggio nella regione: Tersan Puglia Spa, Aseco Spa, Eden 94, Maia Rigenera e Progeva srl.
«Particolare attenzione», ha continuato Stea «è stata data agli impianti di trattamento della frazione organica, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero previsti dalle norme comunitarie e nazionali e in linea con i principi dell’economia circolare».
La novità importante del protocollo d’intesa sulla raccolta dell’organico è la tariffa unica per tutti gli impianti
«essendo necessario definire, nelle more della realizzazione delle strutture di natura pubblica programmata, un rapporto di collaborazione con gli impianti di trattamento in Puglia».
L’accordo ha la duplice finalità di «migliorare qualità della raccolta differenziata e contenere i costi per i Comuni, anche al fine di premiare sotto il profilo economico i cittadini virtuosi con la riduzione della Tari», ha sottolineato Stea.
Infatti, se l’organico conferito nell’impianto è selezionato bene a monte, si evitano maggiori impurità e quindi maggiori costi di trattamento, che vanificherebbero i benefici dell’intesa.
Secondo il verbale di accordo, i gestori privati offrono all’Ager la disponibilità ad accogliere e trattare nei propri impianti circa 300mila tonnellate annue di Forsu, (frazione organica del rifiuto solido urbano, cioè materiale che proviene dalla raccolta differenziata dell’organico, detto “umido”), nei primi tre anni.
Al quarto anno la disponibilità si ridurrà del 90 percento e al quinto anno dell’80 per cento, in attesa che siano realizzati i sei impianti pubblici previsti dal Piano strategico dell’Ager, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.
L’umido è quella frazione organica con un grado di impurità inferiore all’1 percento, che viene recuperata tramite la produzione di compost; se la percentuale di impurità è maggiore di 1, la parte della frazione che eccede finirà in discarica. Di conseguenza è previsto un aumento proporzionale della tariffa concordata, nella misura di 6 euro in più per ogni frazione o punto percentuale in più di impurità riscontrata.
La tariffa da applicare sarà pari a 100 euro per tonnellata oltre Iva.
I gestori degli impianti applicheranno solamente ai Comuni su cui insistono gli impianti una tariffa agevolata ridotta del 20%; l’Ager svolgerà controlli per evitare che stime sbagliate sulla purezza dell’umido, facciano levitare i costi per le Amministrazioni comunali.