Rifiuti agricoli riciclati per salvaguardare l’ambiente
PolieCo (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene) preleva cumuli di rifiuti di origine plastica stoccati nelle aziende agricole. Per poi avviarli alle attività di riciclo e di recupero. Si riducono, così, quantità di rifiuti smaltiti in discarica con conseguente minor consumo di materia prima.
Questo è un Consorzio senza scopo di lucro che obbliga, secondo lo statuto di cui al D.M. del 23 maggio 2019 gli importatori e i produttori, gli utilizzatori e gli agricoltori ad adempiere ai loro doveri ambientali nel riciclo dei rifiuti.
Il progetto si basa sulla promozione di iniziative mirate alla costruzione di filiere virtuose del riciclo per i rifiuti plastici provenienti dall’agricoltura.
Infatti, ha sottoscritto da poco l’Accordo di Programma per la gestione dei rifiuti agricoli in polietilene prodotti in Puglia.
In virtù di questo protocollo, Regione Puglia – Dipartimenti Agricoltura e Ambiente -, l’Agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti, Ager Puglia e le organizzazioni agricole pugliesi (Coldiretti Puglia, Confagricoltura Puglia, CIA Puglia, COPAGRI Puglia, Confcooperative, Legacoop, UEcoop, UCI Puglia, UNCI, Liberi Agricoltori, AGCI, UGL) si impegnano ad attuare azioni sostenibili su tutto il territorio pugliese e a sensibilizzare gli agricoltori a un corretto percorso di raccolta, conferimento e riciclo dei materiali dismessi e inutilizzabili in plastica.
PolieCo in Sardegna
Un accordo con la Regione Sardegna, prevede che, poi, i rifiuti plastici come teli da serra, ali gocciolanti e altri materiali residui dell’attività di lavorazione dei campi siano destinati alla corretta filiera del riciclo, sull’isola.
L’iniziativa è stata promossa dal Consorzio dei rifiuti dei beni in polietilene PolieCo e dal Comune di Bari Sardo, nella provincia di Nuoro.
«Questo primo step è soltanto l’avvio di un percorso che si pone l’obiettivo di mettere a sistema la gestione corretta dei rifiuti agricoli – commenta il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli –. Abbiamo ricevuto dal PolieCo un’ampia disponibilità che ci ha permesso di dare un importante segnale di pratica green e siamo intenzionati a divulgare il nostro progetto pilota in tutto il territorio ogliastrino perché i modelli virtuosi vanno replicati e implementati. L’obiettivo è anche quello di dare una mano concreta a un comparto fondamentale per la nostra economia».
Claudia Salvestrini: direttrice PolieCo
«Il consorzio PolieCo impronta ogni azione alla promozione di una vera economia circolare – sottolinea la direttrice del consorzio Claudia Salvestrini – attraverso la costruzione di modelli in grado di definire strade certe, a tutela della legalità ambientale e della concorrenza leale, per quei rifiuti che oggi, purtroppo, troppo spesso sfuggono ai circuiti virtuosi».
Come sostiene Salvestrini, in questo momento, in Italia, c’è una grave carenza di impianti di riciclo e il sistema della gestione dei rifiuti è viziato da forme incentivanti che hanno finito per trasformare molti imprenditori in meri commercianti, senza che si sia davvero mai puntato a politiche industriali risolutive.
Oggi però il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) può essere un’opportunità concreta per rilanciare il riciclaggio, ricordando sempre che è stato proprio questo la salvezza del nostro Paese, visto che di certo non possiamo contare sulla grande disponibilità di materie prime.
«La mancanza di impianti è endemica del sistema e rende la situazione particolarmente complessa – continua la direttrice. – Tuttavia, attraverso la disponibilità di aziende nostre associate, stiamo compiendo ogni sforzo per programmare e attuare un piano in grado di dare una risposta immediata. Questo, partendo dalle aree più a rischio e valorizzando rifiuti che, quando vengono inseriti nei cicli virtuosi, diventano l’esempio per eccellenza della vera economia green».
Il progetto PolieCo anche nella “Terra dei Fuochi”
Anche in Campania, nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” è in corso un’iniziativa progettuale che vede in prima linea il Consorzio su un doppio fronte. Da un lato la creazione di una filiera virtuosa che includa il corretto conferimento dei rifiuti da parte dei produttori agricoli e l’avvio al riciclo dei rifiuti; dall’altro un’azione di formazione e informazione attraverso corsi in presenza e lezioni online.
Attualmente è in fase di ultimazione una ricognizione dei siti in cui sono stoccati i rifiuti, attraverso una stretta collaborazione con l’associazione di categoria Coldiretti, un censimento che mira a definire quantità e tipologia dei rifiuti, così da poter organizzare eottimizzare la gestione della raccolta e del trattamento.
In particolare, il censimento punta a effettuare una stima delle quantità dei teli da copertura, dei teli da pacciamatura, dei cassoni (bins) e delle ali gocciolanti (manichette). Una volta che si avrà un quadro completo degli stoccaggi presso le aziende, si adotteranno formule per il prelievo e l’avvio al riciclo dei rifiuti che oggi non riescono a trovare facile collocazione.
I rifiuti agricoli sono inviati a piattaforme di selezione e, successivamente, a impianti di riciclo dove sono sottoposti a varie lavorazioni. Infine si concludono con la produzione di nuova materia prima, da destinare alla realizzazione di altri manufatti.