L’ITALIA GUIDA IL PARTENARIATO PER LA BLUE ECONOMY. QUASI 500MILIONI DI EURO GLI INVESTIMENTI E VENTICINQUE I PAESI COINVOLTI PER LA TUTELA DI OCEANI E MARI
Sono quasi 500 i milioni da investire, venticinque i Paesi coinvolti, sessanta i partner pubblici e privati e sette gli anni di attività di ricerca.
Questi i numeri del partenariato europeo per la tutela degli oceani, della biodiversità e delle risorse ambientali marine, denominato Sustainable Blue Economy Partnership (SBEP).
Un progetto impegnativo che sarà coordinato, in tutte le attività, dall’Italia, attraverso il ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
È la prima volta che l’Italia riceve la delega sui temi dell’economia blu sostenibile. “Sustainable Blue Economy Partnership” è stato presentato oggi, gennaio 2023 a Roma, all’Accademia delle Belle Arti.
All’inaugurazione di SBEP sono intervenuti il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e – in video collegamento – la Commissaria Europea per la Ricerca, l’Istruzione, la Cultura, e la Gioventù, Mariya Gabriel, e il ministro norvegese per la Pesca e la Politica Oceanica, Bjørnar Skjæran.
Le dichiarazioni del ministro dell’Università e della Ricerca
«Siamo riconoscenti per questo ruolo e siamo decisi a fare del nostro meglio». È quanto ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel messaggio di apertura dell’evento. «Per l’Italia, con i suoi 7.500 km di coste e più di 600 comuni costieri – ha aggiunto il ministro – la blue economy rappresenta il 9 per cento del valore aggiunto nazionale. In più, nel 2020, siamo stati il primo Paese in Europa per trasporto marittimo di passeggeri. Investire in questi ambiti significa dare nuove opportunità alle attività legate al mare ma anche impegnarsi a svilupparne di nuove».
Sustainable Blue Economy Partnership
Sustainable Blue Economy Partnership è un partenariato voluto dalla Commissione Europea per riuscire a conciliare non solo ecologia e sviluppo, ma anche tecnologia e sostenibilità.
Prevede un investimento di circa 500milioni di euro. È uno dei quarantanove partenariati istituiti nell’ambito del Programma per la Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea Horizon Europe.
Il Ministero dell’Università e della Ricerca guiderà, per l’Italia, il coordinamento del consorzio internazionale. Il co-coordinamento sarà della Norvegia.
Affiancheranno il MUR:
- il ministero delle Imprese e del Made in Italy,
- l’Istituto Idrografico della Marina Militare,
- il Consiglio Nazionale delle Ricerche,
- l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia,
- l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale,
- la stazione Zoologica Anton Dohrn.