sabato, Dicembre 14, 2024

Il riccio è l’amico del giardiniere

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Per la sua dieta è l’amico del giardiniere

Il riccio è un mammifero notturno che si muove attraverso siepi e altri sottoboschi alla ricerca del suo cibo preferito. Il riccio cosa mangia? I ricci si nutrono di piccole creature e parassiti come insetti, vermi, millepiedi, lumache, topi, rane, lucertole, uova e serpenti.

Questo tipo di dieta ha rivendicato al riccio di terra la reputazione di “amico del giardiniere”. Infatti, in questo modo il riccio svolge un ruolo cruciale nella bellezza dei nostri giardini. Spesso il cibo distribuito per cani e gatti nei giardini fornisce anche un pasto per il nostro simpatico animale. 

Di cosa si nutre il riccio? Il riccio è un mammifero che ama bacche, ghiande, frutta e soprattutto le mele come alimentazione. Inoltre, i ricci sono intolleranti al lattosio. Dunque per poterlo dissetare, è sufficiente lasciare una ciotola con dell’acqua e rispettare alimentazione del riccio.

I ricci specie a rischio di estinzione

Secondo l’African Wildlife Foundation (AWF), i ricci di terra possono mangiare un terzo del loro peso corporeo in una sola notte.

Peccato, però, che come animale il riccio sia finito nella cosiddetta “Lista rossa“. Cioè un inventario completo e dettagliato di tutte le specie a rischio di estinzione.

Questo allarme è fondato perchè la “Lista rossa”, è redatta da più di 1.400 organizzazioni, composte da 15mila esperti della natura, in oltre 160 Paesi. Anche il riccio animale, protagonista del nostro articolo, fa parte di questa lista. 

IUCN e la Lista Rossa delle specie minacciate

riccio
Negli ultimi tredici anni, i ricci sono diminuiti di circa il 46%

A lanciarle l’allarme è l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Questa organizzazione mondiale indipendente che sostiene l’integrità e la diversità della natura. Quest’ultima identifica la totalità dei fenomeni e delle forze dell’universo, composto dal mondo fisico e dalla vita, compresa la fauna e la flora.

Fondata nel 1948, la IUCN è diventata un’autorità globale sullo stato del mondo naturale e sulle misure necessarie per proteggerlo. 

La Lista Rossa IUCN è un database delle specie minacciate del mondo. È un potente indicatore della salute della biodiversità mondiale. Quindi, utilizzandolo come strumento indispensabile per informare i piani di conservazione è molto utile.

Infatti, in questo modo, possono essere identificate le specie in via di estinzione ed adottare i necessari provvedimenti. Così, in questo modo, si salvaguarda l’ecosistema che presuppone la tutela di questo delicato equilibrio e con esso dell’ambiente.

Perché i nostri ricci stanno morendo?

Negli ultimi tredici anni, i ricci sono diminuiti di circa il 46% e sono a rischio di estinzione. Secondo gli scienziati, le ragioni del declino dei mammiferi differiscono a seconda di ogni animale. Così anche per i ricci.

In cima alla lista, i soliti sospetti come la distruzione dell’habitat naturale, frammentato nelle aree urbane, l’uso di sostanze chimiche, l’agricoltura intensiva e l’introduzione di specie non autoctone. Inoltre, l’inquinamento ambientale gioca un ruolo decisivo nel rischio di estinzione del riccio.

Ciò ha portato a popolazioni isolate e a una riduzione della diversità genetica, rendendo gli adorabili piccoli mammiferi vulnerabili all’estinzione.  

Il riccio è tutelato in Italia dalla legge

Il Riccio occidentale (Erinaceus europaeus) si trova facilmente nei campi e nei giardini. In Italia è presente in tutto il territorio, comprese le isole. La caccia al riccio è stata praticata in passato, ma oggi la specie è tutelata ai sensi della L.11/02/1992, n.157, in quanto considerata specie non cacciabile.

Il riccio: abitudini di caccia e caratteristiche

Durante la caccia al cibo, si affida principalmente ai sensi dell’udito e dell’olfatto perché la sua vista è debole sebbene gli occhi siano adattati per la visione notturna.

Per quanto riguarda riccio caratteristiche, ha un muso particolarmente allungato oltre la parte anteriore della bocca che usa procurarsi il cibo.

Con le sue piccole zampe arriva a percorre fino a 3 kilometri in una sola notte.

Di giorno invece dorme raggomitolato in un nido che si costruisce da solo sotto cespugli o fitti arbusti. Le tane possono essere profonde fino a 50 cm. A volte, occupa tane che altri animali hanno lasciato. Spesso dopo la pioggia, il riccio di terra si aggira anche di giorno.

Il nome inglese del riccio: hedgehog

In inglese, si chiama hedgehog, dove “hedge” vuole dire siepe, il luogo in cui si aggira questo animaletto e “hog” indica la famiglia dei suini. Mentre si muove attraverso le siepi il riccio terra emette, infatti, piccoli sbuffi / grugniti, simili a un maiale / facocero.

Le caratteristiche fisiche del riccio

Il corpo del riccio adulto è lungo da 14 a 30 centimetri e la coda può aggiungere da 1 a 6 centimetri.  Secondo l’African Wildlife Foundation, il il riccio ha circa 5mila/7mila spine fatte di cheratina, che si alzano e abbassano per rispondere a situazioni minacciose. 

Quando i ricci nascono, le loro spine sono morbide e corte. Ma subito dopo la nascita, le spine dei ricci si induriscono e diventano più rigide, più affilate e più lunghe.

Esse sono cave ed elastiche con un collo flessibile e sono erette dai muscoli. Alla base c’è una palla liscia che si piega all’impatto.

Ogni spina dorsale del riccio dura circa un anno, dopodiché si interrompe la crescita e ne nasce una in nuova in sostituzione.

Questo cappotto fornisce ai ricci una formidabile difesa contro predatori quali ad esempio la volpe e i tassi. Una volta raggomitolato su sé stesso, il riccio protegge lo stomaco, il punto più vulnerabile.

Istrici e ricci: differenze ed affinità

Nonostante le loro apparenze simili, istrici e ricci non sono strettamente imparentati. Infatti, l’istrice, detto anche porcospino, è un roditore di grandi dimensioni, diversamente dal riccio.

A differenza dei porcospini, gli aculei di riccio non si staccano facilmente dai loro corpi, secondo Animal Planet. 

Ci possono essere fino a 500 pulci su un riccio, ma la pulce specifica del riccio (nota come Archaepsylla erinacei) raramente morde gli umani.

La sua temperatura corporea va da 34° a 4°C.

L’auto unzione e il letargo del riccio

riccio
I ricci sono mmuni a certe piante velenose

Questi incredibili animali sono immuni a certe piante velenose, che mangiano prima di produrre una saliva schiumosa in bocca. I ricci animali poi si leccano le spine, spargendo la saliva con il veleno della pianta su tutte le punte.  Gli scienziati ritengono che questo possa aiutare i ricci a nascondere il loro odore ai predatori o dare a essi un brutto shock in caso di attacco. Questa tecnica di chiama auto unzione

Come animale riccio di terra va in letargo nei climi freddi. Nei deserti, il riccio dorme durante le ore calde e nei periodi di siccità in un processo simile chiamato “estivazione“, che è differente da riccio letargo. Invece, i ricci rimangono attivi tutto l’anno nelle località più temperate.

Dove vivono i ricci? Ci sono quindici diverse specie di riccio animale nel mondo: in Europa, Asia, Africa e Nuova Zelanda, secondo National Geographic.  Possono vivere in una vasta gamma di habitat, tra cui savane, foreste, deserti, boscaglie e giardini suburbani.  

Ognuno è simile ma ha piccole differenze carismatiche e abituali.

Sebbene queste fantastiche creature rimangano principalmente a terra, sono abbastanza bravi nuotatori e possono anche arrampicarsi sugli alberi.

I ricci: creature solitarie e l’accoppiamento

I ricci hanno una sola cucciolata ogni anno (un solo parto annuale), con cucciolate da una a undici esemplari. Già alla nascita pesano tra i 3 e i 25g.

Essi rimangono con le madri solo da quattro a sette settimane prima di uscire da soli.  A nove – undici mesi sono completamente maturi e possono vivere da tre a otto anni in natura o fino a dieci anni in cattività.

Trascorrono quasi tutta la vita da soli, a eccezione del periodo dell’accoppiamento ricci. 

Tra i predatori da cui le femmine devono guardarsi durante questo periodo di riproduzione ci sono altri ricci maschi, che a volte cacciano i piccoli della loro specie.  

Pare inoltre che, durante riccio riproduzione, le madri di riccio mangino i loro piccoli se il nido è disturbato o anche se vengono spostati semplicemente in un nuovo nido.

Impedire l’estinzione del riccio mammifero autoctono

Sebbene il ripopolamento abbia avuto successo in alcuni casi, non affronta la radice dei problemi che risiedono principalmente nel degrado dell’ambiente e nella perdita del riccio habitat.

Per essere rimossi dalla Lista Rossa, le popolazioni devono aumentare. Ciò è possibile solo proteggendo e ripristinando vaste aree di habitat idoneo.

Nel complesso, questi animali hanno bisogno di più spazi selvaggi per recuperare le loro popolazioni e formare connessioni migliori per creare un ecosistema sano e fiorente.

Cosa può fare l’uomo per aiutare il riccio?

Nel Regno Unito, la Mammal Society ha creato un’App chiamata Mammal Mapper, che consente alle persone di registrare segni e avvistamenti del riccio così come degli altri mammiferi.

Ci sono anche molte organizzazioni di appassionati della natura che aiutano si occupano di monitorare questo dolcissimo animale e metterlo in sicurezza in apposite aree.

Se capita di trovare un riccio in giardino, possiamo lasciarlo in un’area naturalmente trascurata.

Qui, il riccio mammifero potrà creare un rifugio adatto e trovare un’abbondanza di insetti di cui nutrirsi, in attesa di contattare qualche associazione di volontariato.

Il riccio come animale domestico: è legale?

Possedere un riccio è vietato in Alabama, California, Georgia, Hawaii, Maine, Pennsylvania e Vermont, secondo Millermeade Farms, un allevatore di ricci. Mentre la proprietà è limitata in Arizona, New Jersey e Oregon.  Secondo Animal Planet, possedere un riccio è illegale anche a Washington, DC e New York City.

Anche in Italia il riccio erinaceus europeus autoctono, il riccio selvatico per intenderci, non si può tenere in casa.

A tutelarlo esistono diverse leggi regionali e nazionali: nel caso di ritrovamento di un esemplare autoctono è bene dunque rivolgersi alle autorità competenti.

È invece legale avere in casa è il riccio africano o atelerix albiventris. Si tratta di una specie esotica che da qualche tempo viene considerata come riccio animale domestico.

Numero verde ONA

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