giovedì, Aprile 25, 2024

Reggio Calabria, i Carabinieri reprimono reati ambientali

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I CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA HANNO SCOPERTO NUMEROSI ATTACCHI AL PATRIMONIO PAESAGGISTICO CALABRESE E SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO DIVERSE ABITAZIONI

I Carabinieri di Reggio Calabria, nell’ambito delle attività concernenti la repressione dei reati ambientali, hanno sequestrato una discarica abusiva e delle abitazioni nel reggino.

L’operazione, pianificata in quattro mesi allo scopo di reprimere la depauperazione del patrimonio ambientale, è giunta dopo un’attenta attività d’indagine e vigilanza sul territorio.

Il monitoraggio dei territori ha permesso di scoprire le numerose espressioni di attacco al patrimonio paesaggistico e ha interessato diversi centri del sud della Calabria. Tra questi Motta San Giovanni, Montebello Jonico, Melito di Porto Salvo, Bova Marina e Condofuri.

Tredici persone sono state denunciate per diverse violazioni alle leggi quadro in materia di edilizia. Avevano eseguito interventi in totale difformità del permesso di costruire e avevano avviato attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

I sequestri eseguiti

I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo diverse abitazioni, relative pertinenze e piscine costruite in violazione dei vincoli paesaggistici e di rischio sismico.

Anche varie attività commerciali sono state sequestrate per inottemperanze riscontrate alle norme edilizie e ambientali. Tra queste, una impresa ove è stato verificato lo smaltimento non autorizzato di rifiuti liquidi, elettrodomestici e moto d’acqua.

In un altro rimessaggio, è stata riscontrata l’occupazione abusiva dell’area demaniale marittima esterna con quindici barche e carrelli e altro esercizio commerciale. Questo aveva all’interno una piscina costruita abusivamente in violazione dei vincoli paesaggistici e ambientali.

In ultimo, sequestrato anche un terreno adibito a discarica di materiale inerte, di rottami di autoveicoli, costituenti rifiuto speciale in località Mortara San Leo. Non meno sintomatico dello spregio ambientale è stato, in particolare, il sequestro di un manufatto abusivo nel reggino.  

La missione verde dell’Arma

L’attività svolta rappresenta, tuttavia, la prosecuzione della complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura da parte dei Carabinieri reggini. Questi sono costantemente impegnati nel contrasto dei fenomeni di inquinamento ambientale, di abusivismo edilizio nelle aree protette e di smaltimento illecito di sostanze tossiche.

Impediscono, soprattutto, le ripercussioni estremamente negative che queste sostanze possono avere sulla salute umana e animale dai centri urbani alle zone più periferiche. Questa è la “missione verde” dell’Arma che si espleta attraverso la quotidiana azione di prossimità ambientale.

Numero verde ONA

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