IL TRIBUNALE DI PALERMO CONDANNA L’INAIL A RICONOSCERE LA RENDITA DI 200MILA EURO AI FAMILIARI DI VINCENZO SABATO, EX MACCHINISTA DELLE FS DECEDUTO PER MESOTELIOMA
Il giudice del Lavoro Fabio Civiletti ha emesso una condanna nei confronti dell’INAIL, imponendo all’Istituto il pagamento della rendita di 200mila euro alla vedova di un ex macchinista delle Ferrovie dello Stato. Vincenzo Sabato è deceduto, nel 2007, a causa del mesotelioma pleurico contratto dell’esposizione all’amianto.
Già dal 2015, la signora Giuseppa Consiglio aveva lottato per ottenere giustizia per suo marito. Ma quando la giustizia ha fatto il suo corso per la vedova era troppo tardi. Infatti, la donna è deceduta l’anno scorso. “… la defunta Consiglio Giuseppa, vedova ed erede del medesimo, aveva diritto alla rendita ai superstiti sin dal 21/08/2007…”, è scritto nella sentenza.
Quando la giustizia arriva tardi è una vittoria a metà
Ora, l’INAIL è tenuto a versare questa somma ai cinque figli della vittima. Il Tribunale, infatti, “Condanna l’I.N.A.I.L. al pagamento in favore dei suddetti eredi, nei limiti della rispettiva quota ereditaria, dei relativi ratei dal 21/08/2007 al 12/10/2022, data del decesso della signora Consiglio, con gli accessori come per legge”. Così è descritto nel dispositivo.
«Quando la giustizia arriva tardi è una vittoria a metà – sottolinea l’avv. Ezio Bonanni, legale della famiglia – perché, nonostante il risultato nessuno potrà restituire ai figli un padre, in questo caso anche una madre che per lunghi anni ha atteso il riconoscimento di un diritto».
È importante notare che tra i dipendenti delle Ferrovie, si sono verificati numerosi casi di malattie legate all’amianto, come il mesotelioma, a causa della natura ad alto rischio dell’esposizione a questa pericolosa fibra. L’amianto era stato utilizzato nelle guarnizioni e nei rivestimenti delle locomotive a vapore, e a partire dagli anni ’50, era stato utilizzato anche per l’isolamento termico dei nuovi rotabili, estendendosi successivamente a tutte le 8mila carrozze circolanti.
Amianto utilizzato in modo abnorme dalle Ferrovie dello Stato
«Le FS hanno utilizzato amianto in modo abnorme nonostante si conoscessero già le sue capacità lesive per la salute umana – ha commentato il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto –. Solo in seguito alle numerose condanne hanno avviato un tardivo processo di bonifica. Ora però occorre risarcire i danni alle vittime e ai loro familiari».
Difatti, la bonifica di queste sostanze dannose è stata completata solo agli inizi degli anni 2000, dopo che l’amianto era stato vietato negli anni ’90.
L’ultimo Rapporto ReNaM dell’INAIL, giunto alla settima edizione, ha identificato circa 160 casi di malattie legate all’amianto, di cui quasi 70 riguardano i macchinisti.
Invero, il giudice del Lavoro Fabio Civiletti, nella sentenza “Dichiara che il defunto Sabato Vincenzo è deceduto in conseguenza della malattia professionale (mesotelioma pleurico), eziologicamente riconducibile all’esposizione ad amianto durante l’attività lavorativa”.