PUGLIA, COSTA JONICA ORIENTALE. IMPRESSIONI DI UN GIORNO DI MEZZA ESTATE
Puglia, Costa Jonica Orientale, spiagge accecanti e dorate dal sole e, di notte, azzurre, bianche lunari.
Pineta lunga bassa sullo sfondo azzurro del cielo.
Acqua marina blu cobalto, striata di linee sottili di verde e rosa corallo.
Scogli d’oro morbidi, porosi.
Forme sinuose scolpite dal vento e da maree lente, al ritmo del ciclo della Luna.
Conchiglie, pesci, alghe ondeggianti nel flusso delle correnti.
Torri d’avvistamento al limite tra Mare e Terra.
Terra – Mare, Grande Eden, Paradiso Terrestre. Satura di profumi di ciclamini, gelsomini, fichi, uva, pesche, albicocche cotte dal sole.
Campagna, case sparse, spiaggia, mare, tramonti infiniti d’un arancione caldo, d’Oriente, che sfuma verso l’alto, azzurro.
Tronchi solitari portati dal vento e dalle correnti. Grigi e naturali, profumanti d’essenze africane, risuonanti di musica etnica, al tocco di una mano.
Tutt’intorno musica naturale di cicale attaccate agli ulivi, tra il fruscio del vento fra i fiori morbidi e piumati dei canneti, ai bordi di acque dolci e salmastre insieme.
Risacche di mare al ritmo dolce del vento caldo.
Paesaggio antico abitato da uomini e donne che cercavano terre e baie d’approdo. Porti per villaggi di pescatori.
Un tesoro vissuto da pescatori e contadini, nel silenzio tra Mare e Terra, in un sodalizio infinito, ricco di equilibri naturali, mai spiegati, ma sentiti attraverso la sensibilità umana.
Puglia, dove la Natura è una speranza di vita naturale
Qui la Natura non è un ultimo rifugio, un’estrema speranza di vita naturale.
È vita naturale, quotidiana, in equilibrio tra cielo, terra, mare e umanità diffusa, ricca di storia orale e racconti fedeli a un codice etico Umanità-Natura, mai violato.
Struttura di uno stile di vita pieno di qualità dove, vita ideale e realtà quotidiana, coincidono.
Dove il Mare, più della Terra, segna i giorni con il vento di Favonio, di Ponente o di Maestrale.
Allontanando nuvole, cumuli bianchi sospesi e cirri.
Delfini corrono contro corrente, mostrando a tratti e a salti, la schiena blu grigia, striata di viola lucente ai raggi riflessi del sole sull’acqua.
Sott’acqua, a riva, sulla sabbia bianca, movimenti di luce, sinusoidali bianchi, s’intrecciano come grafiche onde sonore continue.
Al largo, frotte di pesci volanti, appaiono al volo verso il tramonto.
Ragazzi, camminano sugli scogli affioranti a pelo d’acqua, al largo, sull’acqua. Una dimensione biblica, silenziosa, tra il Sole che tramonta sull’orizzonte di Ponente e la Luna che nasce a Levante, piena, bianca nell’azzurro lento movimento bilanciato, Cosmico, dell’Universo.
Foto Archivio Domenico Tangaro