“FESTAMBIENTE”, IL FESTIVAL NAZIONALE DI ECOLOGIA E PACE DI LEGAMBIENTE HA MESSO IN EVIDENZA L’IMPORTANZA DI PROMUOVERE PRATICHE SOSTENIBILI E LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE
Festambiente, il festival nazionale di ecologia e pace di Legambiente è giunto alla sua 35a edizione. La manifestazione si è tenuta a Rispescia (GR) dal 2 al 6 agosto. In evidenza l’importanza di promuovere pratiche sostenibili e la tutela della biodiversità nelle aree protette
Nel contesto dell’obiettivo di guidare i Parchi verso la neutralità climatica (NetZero), Il Cigno Verde ha assegnato il “Premio Parchi Emissioni Zero 2023”. Questo riconoscimento ha premiato le buone pratiche attuate all’interno delle aree protette, coinvolgendo enti gestori, Comuni, imprese e operatori locali che promuovono la transizione ecologica, riducono le emissioni di gas serra e promuovono la bioeconomia circolare.
Premio Parchi Emissioni Zero 2023
Sei i vincitori: il Parco regionale dell’Aveto per la categoria Acquisti Verdi per la continuità con cui negli anni ha garantito l’applicazione dei criteri di performance del Green Pubblic Procurement. Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per la categoria Parchi Rifiuti Free ed economia circolare: secondo il dossier “Parchi nazionali rifiuti free” di Legambiente (elaborazione dati ISTAT) in un solo anno (dal 2020 al 2021) ha avuto la maggiore riduzione di secco residuo individuale nei propri comuni, con una Raccolta Differenziata che è passata dal 34,01% al 54,57%. Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la categoria Green Communities per aver adottato un Piano Pluriennale Economico e Sociale che definisce anche priorità (come la Dieta Mediterranea, la filiera agroalimentare, la gestione equilibrata e sostenibile dei rifiuti, l’energia, la mobilità sostenibile) che orientano il suo territorio verso una Green Community. Parco regionale della Maremma per la categoria Mobilità sostenibile per il turismo attivo che ha permesso il completamento del tratto ciclabile per mountain bike da Alberese a Talamone, rendendo l’area protetta sempre più accessibile e fruibile attraverso strumenti di mobilità sostenibile. Il Parco nazionale del Vesuvio per la categoria Agroecologia avendo promosso un’agricoltura sostenibile attraverso il sostegno ad agricoltori e produttori locali, e l’accompagnamento della nascita di strumenti collettivi (es. Consorzi, Strada del vino Vesuvio e dei prodotti vesuviani, GAL Vesuvio Verde, etc.). Infine, il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna per la Gestione sostenibile delle foreste e delle filiere forestali che, per conservare l’enorme patrimonio naturale e storico, sostiene una ricerca sui “Legni Storici” per caratterizzarli e qualificarli.
Il Premio Biodiversità di Festambiente 2023, alla memoria di Assunta Brachetta
L’associazione ambientalista ha assegnato anche il Premio Biodiversità di Festambiente 2023, in memoria di Assunta Brachetta, una figura storica di Legambiente impegnata nella conservazione della natura. Legambiente ha conferito il premio alla Bio Cantina Orsogna per il progetto “Pè nin perde la sumente” (“per non perdere il seme” in dialetto abruzzese) attraverso il quale la Cantina, in collaborazione con la banca del germoplasma del Parco nazionale della Maiella, ha recuperato le varietà locali di vitigni delle aree marginali della montagna abruzzese.
I vincitori si sono distinti nella promozione della biodiversità e nella sensibilizzazione verso gli obiettivi ambientali e climatici del Green Deal Europeo.
La cerimonia di premiazione è avvenuta nel corso del dibattito intitolato “Gli obiettivi per la biodiversità: il mare e le foreste per realizzare la transizione ecologica nei territori delle aree protette”.
L’importanza dei Parchi come motori di crescita sostenibile
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha rimarcato l’importanza dei Parchi come motori di crescita sostenibile. «È perciò fondamentale – ha sottolineato – che consolidino le azioni di tutela e investano maggiormente in buone pratiche di sostenibilità ambientale impegnandosi a fermare il consumo di suolo e la perdita di biodiversità, aumentare le pratiche di agroecologia per ottenere il 100% di produzione biologica, puntare sulla gestione sostenibile e la certificazione forestale per l’utilizzo dei boschi, favorire la fruizione del territorio secondo i principi del turismo attivo e sostenibile, garantire la mobilità sostenibile, realizzare azioni di economia circolare per migliorare la gestione dei rifiuti, sviluppare l’utilizzo delle energie rinnovabili e le comunità energetiche e promuovere le Green community affinché i parchi diventino laboratori territoriali della sostenibilità».
Contenere nei Parchi le emissioni climalteranti
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e aree protette e biodiversità di Legambiente, ha evidenziato l’interconnessione tra la perdita di biodiversità e la crisi climatica. «Per questo – ha detto – è importante che le aree protette, oltre a mantenere efficienti gli ecosistemi e tutelare le specie a rischio, assumano sempre più un ruolo determinante nelle politiche di sviluppo sostenibile per contenere nei loro territori le emissioni climalteranti e attuare azioni innovative basate sulla qualità ambientale, la tutela della biodiversità e la coesione territoriale. L’attenzione verso l’efficienza energetica, l’economia circolare e, in generale, la sostenibilità ambientale per un Parco rappresenta un elemento importante e qualificante, sia rispetto alla salvaguardia e riqualificazione del territorio, sia rispetto al generale obiettivo di dimezzare l’attuale livello di emissioni entro il 2030 raggiungendo la neutralità climatica entro il 2040 all’interno di ogni area protetta».
Il festival ha proseguito, poi, con un dibattito sul valore dei territori attraverso la sostenibilità, focalizzandosi sulla connessione tra produzione agricola e consumo sostenibile. I partecipanti hanno esaminato il ruolo dei territori nel promuovere pratiche agricole e alimentari ecologiche e di qualità.