LA RECENTE CRISI INTERNAZIONALE E I VENTI DI GUERRA CHE STANNO INVESTENDO IL PIANETA METTONO A RISCHIO L’USO DELLE RISORSE DEL PNRR? PER LA COSTIERA AMALFITANA UN’OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE
Quale futuro si sta delineando per la Costiera Amalfitana in vista delle risorse del PNRR? Il termine “sviluppo” deve comportare sempre uno stravolgimento delle caratteristiche più importanti del territorio? Quale è la percezione dei cittadini nei confronti di un territorio Patrimonio UNESCO?
Sono alcune delle domande su cui si è dibattuto nel corso dell’incontro pubblico organizzato alla Biblioteca di Amalfi, il 4 marzo scorso. Il dibattito è stato seguito anche in diretta StreamYard attraverso il sito giornalistico di Positano News.
Transizione ecologia e fondi PNRR nel nuovo scenario della crisi internazionale
Tutti i tredici sindaci della Costiera sono stati invitati all’approfondimento organizzato da Italia Nostra Salerno, Club per l’Unesco di Amalfi, Centro di Cultura e Storia Amalfitana, il Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana.
Tema dell’incontro: “La Costiera della transizione ecologica“, argomento diventato di stringente attualità, dopo che le recenti vicende internazionali fanno intravedere il rischio di una revisione al ribasso delle tematiche ambientali.
«Avevamo annunciato un momento di confronto e di riflessione su questi temi già durante la Settimana Unesco – ha dichiarato Maria Rosaria Sannino, presidente del Club Unesco di Amalfi – e insieme a una parte del Coordinamento delle Associazioni si è riflettuto sulla necessità di portare all’attenzione del territorio alcune tematiche che sembrano essere completamente assenti dall’agenda delle amministrazioni locali. Si tratta di annose questioni, in alcuni casi diventate vere emergenze ambientali, che rischiano di eclissarsi dietro la cortina fumogena della crisi internazionale».
Paesaggio e benessere degli abitanti in Costiera Amalfitana
I Piani paesaggistici si dovranno confrontare necessariamente con gli investimenti e gli interventi del PNRR.
«Tra le risorse più trascurate c’è quella legata alla conoscenza, alla fruizione e alla conseguente tutela del paesaggio e dell’ambiente della nostra Costiera – ha affermato Gioacchino Di Martino, vice presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana -, eppure le ragioni poste a base del tanto celebrato riconoscimento UNESCO esaltano la ricchezza paesaggistica, frutto sia dell’intervento dell’uomo, sia della mano benevola della natura. Ma questa armonia creata dalle passate generazioni, in troppi casi viene manomessa per dare spazio a decisioni e a interventi incompatibili con gli elementi essenziali e distintivi della nostra costa».
Nel corso dell’incontro, l’architetto Christian De Iuliis ha mostrato alcuni progetti alternativi alla galleria. Per esempio, come l’architettura può intervenire migliorando le condizioni degli abitanti e creando bellezza.
“Istruzioni per l’uso” è il titolo dell’approfondimento a cura di Secondo Squizzato, componente del direttivo del Club per l’Unesco di Amalfi. Squizzato ha focalizzato tutte le opportunità che il territorio potrebbe avere e che, invece, con molta probabilità sta perdendo.
Di “Intangibilità dei Piani Paesaggistici attraverso l’azione unilaterale delle Regioni” ne ha parlato, invece, Luigi De Falco, vice presidente di Italia Nostra Campania. L’associazione è da sempre impegnata a salvare la bellezza del paesaggio, che spesse volte lo deturpano.