UN NUOMERO WHATSAPP PER INCHIODARE LE AZIENDE CHE CONTINUANO AD INONDARE IL NOSTRO PIANETA CON TONNELLATE DI PLASTICA USA E GETTA INUTILE.
Greenpeace ha attivato su WhatsApp il numero di Plastic Radar per segnalare la presenza di rifiuti in plastica che inquinano spiagge, mari e fondali. Una grande indagine collettiva, quella di Greenpeace, per segnalare quali sono i rifiuti più presenti. Ma soprattutto per mettere con le spalle al muro le aziende che continuano a produrre tonnellate di plastica usa-e-getta senza curarsi dell’ambiente, delle nostre vite del pianeta.
I volontari dell’associazione ambientalista sono in azione in tante spiagge italiane per pulire e catalogare i rifiuti.
Però chiunque può contribuire a denunciare l’inquinamento da plastica con PLASTIC RADAR, ecco come funziona.
Fiumi, mare, spiaggia
«I fiumi sono dei veri e propri nastri trasportatori di rifiuti plastici dai centri urbani fino al mare – specifica Greenpeace -. Quello che sta diventando, ormai, la più grande discarica del pianeta».
Si stima che il 94% della plastica che finisce in mare si depositi sui fondali (5% in spiaggia, 1% superficie del mare). Senza parlare delle microplastiche, invisibili quanto pericolose, che possono risalire la catena alimentare arrivando fino alle nostre tavole.
Dal supermercato, alle case, al mare
A partire dagli anni cinquanta le multinazionali hanno prodotto un quantitativo di plastica pari al peso di 47milioni di balenottere azzurre. Tonnellate di plastica utilizzata per l’usa-e-getta, per confezionare alimenti, bevande, prodotti per l’igiene domestica e personale. Prime su tutte le bottiglie di PET. In Italia ne consumiamo più di 11miliardi l’anno! Siamo tra i primi tre Paesi nel mondo e il primo in Europa per il consumo di acqua minerale e confezionata in bottiglie di plastica.
Il Mar Adriatico vera e propria discarica a cielo aperto
Un team di attivisti di Greenpeace sta navigando il Mar Adriatico – uno dei più inquinati d’Italia – per documentare l’inquinamento da plastica.
Il Mar Adriatico è invaso dalla plastica. Il 91% della sabbia presente sui litorali risulta inquinato. Secondo alcuni istituti di ricerca, l’Adriatico è, ormai, una vera e propria discarica a cielo aperto. E ciò che stupisce di più è l’enorme presenza di cotton fioc. Seguono i sacchetti, i contenitori per alimenti e le posate.
Particolari correnti marine che caratterizzano l’alto Adriatico creano una specie di vortice che avanza in senso antiorario. Questo frangente favorisce l’accumulo di rifiuti – in particolare plastica – sulla costa. Inquinando, così, alcune fra le più importanti località balneari di tutto il nord Italia, come la rinomata Lignano Sabbiadoro.
Inoltre, è stata riscontrata una massiccia presenza di reti da pesca, abbandonate in acqua. Queste, purtroppo, creano grossi problemi soprattutto alle tartarughe marine e ad altre specie che vivono nei fondali marini.
Come se non bastasse, alcuni studi documentano che l’inquinamento svolga un ruolo primario nel favorire i cambiamenti climatici.
Plastica e crisi climatica
Il 99% della plastica prodotta è fabbricata con petrolio e gas fossile. Dalla sua produzione all’incenerimento, il ciclo di vita della plastica emette una quantità di gas serra equivalente a quelle di circa 200 centrali a carbone!
Gli impatti ambientali sono ancora maggiori, se si considera anche il trasporto, con conseguente inquinamento dell’aria e produzione di ulteriore CO2.
È di vitale importanza, quindi, evitare che uno degli ecosistemi più interessanti del mondo sia devastato in maniera irreparabile.
Quindi, se vedi un rifiuto di plastica in mare, spiaggia, lago, fiume… non stare a guardare!
Invia una segnalazione tramite WhatsApp al numero
Come funziona Plastic Radar
Scatta una foto al rifiuto in plastica trovato in mare, spiaggia, fiume, lago. Deve essere riconoscibile il tipo di rifiuto / oggetto e il marchio del produttore.
Invia la foto con il rifiuto in plastica ben visibile, su Whatsapp al nostro numero
+39 342 37 11 267
Rispondi alle domande del sistema
I messaggi che invii non vengono letti da una persona in carne e ossa ma da un assistente virtuale.
Segui le indicazioni rispondendo alle domande, per completare la segnalazione e fornire tutte le informazioni necessarie.
Quindi, getta il rifiuto negli appositi cassonetti della raccolta differenziata.
La tua segnalazione sarà elaborata in tempo reale e i risultati della ricerca saranno pubblicati sul sito plasticradar.greenpeace.it
Importante!
L’indagine collettiva funziona solo se siamo in tanti a partecipare: condividi l’iniziativa sui tuoi gruppi WhatsApp e invita altre persone a segnalare i rifiuti in plastica!
Se hai ancora dubbi, vai sul sito plasticradar.greenpeace.it dove trovi i risultati delle indagini e tante altre informazioni utili per partecipare.
Grazie per il tuo impegno
P.S. Fai sapere a tutti che Plastic Radar è di nuovo attivo! Copia-incolla il testo qui sotto, e invialo sui tuoi gruppi Whatsapp.
Ciao, Greenpeace ha attivato un servizio via Whatsapp per segnalare i rifiuti di plastica che trovi in spiagge, mari, fondali.
IL NUMERO È +39 342 37 11 267
Su plasticradar.greenpeace.it trovi più info sulla Campagna e su come partecipare!
Salva il numero di Greenpeace in rubrica per poter inviare le segnalazioni.
PASSAPAROLA!