venerdì, Marzo 29, 2024

Perego: equiparare le vittime del dovere e le vittime del terrorismo

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IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA DIFESA, MATTEO PEREGO, È INTERVENUTO STAMATTINA AL CONVEGNO “GUERRA E PACE: VITTIME DEL DOVERE”, ORGANIZZATO DALL’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO. UNA RIFLESSIONE SULLE VITTIME DEL DOVERE, SUI RISCHI NASCOSTI CUI VANNO INCONTRO I NOSTRI MILITARI DURANTE LE MISSIONI DI PACE E NON SOLO

«Condivido il principio di equiparazione tra le vittime del dovere e le vittime del terrorismo”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego all’incontro “Guerra e pace: vittime del dovere».

Il convegno promosso dall’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, si è tenuto questa mattina in Campidoglio, a Roma.

Il seminario è stato motivo di riflessione sulle “Vittime del dovere”, sui rischi nascosti cui vanno incontro i nostri militari durante le missioni di pace e non solo.

Ma, soprattutto, nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla difficoltà nell’ottenere i risarcimenti e sulla volontà di superare la discriminazione tra vittime del dovere e del terrorismo. Un particolare che riguarda particolarmente gli orfani.

Resta il fatto che nel nostro Paese il dibattito su nesso causale è ancora in discussione tra chi lo nega, per interesse e chi lo sostiene nonostante, ormai, molteplici studi scientifici e sentenze favorevoli alle vittime.

Attenzione alta verso i servitori dello Stato

«Quando si tratta di servitori dello Stato che hanno perso la vita o contratto invalidità e delle loro famiglie, e di tutti i servitori dello Stato che comunque compiono dei grandi sacrifici, l’attenzione deve essere alta». Così, ha sottolineato Perego, che ha portato i saluti del ministro della Difesa Guido Crosetto e ringraziato l’ONA per lo stimolo e l’impegno profuso per una Giustizia giusta.

«La mia presenza qui oggi sta a significare quanto questo governo abbia a cuore la questione – ha affermato il sottosegretario -. C’è già oggi da parte del ministero della Difesa un supporto alle vittime del dovere. Inoltre posso dire che le distinzioni tra vittime del dovere e del terrorismo, che ora riguardano soltanto gli orfani non a carico, non sono corrette. Si tratta di persone che in un caso o nell’altro sono decedute in servizio. Come facciamo, nei fatti, a risolvere la questione? Nel 2015 si è riunito un Tavolo tecnico ministeriale. Il nostro impegno è quello di riprendere gli esiti di quel Tavolo e lavorare sulla base di questo. È necessario ci sia da parte di tutti i ministeri la stessa volontà, ma non mancherà l’impegno».

Bonanni ha quindi ringraziato l’onorevole Matteo Salvini per aver sostenuto, in sede di legge di bilancio, l’iniziativa di una normativa in favore degli orfani delle vittime del dovere.

Sanare l’irragionevole disparità di trattamento

«Pur non avendo ottenuto il risultato sperato – ha detto il presidente ONA – consideriamo molto importante l’attenzione che l’onorevole e il gruppo parlamentare della Lega hanno offerto alle nostre istanze. Da molti anni siamo impegnati nel tentativo di sanare l’irragionevole disparità di trattamento tra vittime del dovere e vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. È infatti nostra convinzione che chi, per ragioni diverse e in contesti diversi abbia perso la vita servendo il nostro Paese, debba essere egualmente tutelato dallo Stato: una convinzione che le istituzioni hanno sancito in via di principio ma mai del tutto applicata».

Hanno preso la parola anche il giudice di Cassazione, Nicola De Marinis, il professore Marcello Migliore, il professore Fabrizio Proietti, il colonnello Carlo Calcagni che ha ribadito la sua ormai nota vicenda, il dott. Pasquale Montilla, il generale dei Carabinieri Pasquale Cardillo e il presidente del Comitato nazionale “Fair Play”, Ruggero Alcanterini.

Ha moderato gli interventi il prof. Massimo Lucidi, direttore editoriale “The Map Report”.

Numero verde ONA

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